2017 - 11 - 04: Prof. Renato Lo Schiavo - L'altro versante: Trapanesi in Tunisia nell'Ottocento

Sabato 4 novembre 2017 alle ore 18.15 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 si è tenuto il tradizionale incontro pevisto dl programma del XXXI Corso di cultura per l'anno 2017. 

L'oratore, Prof. Renato Lo Schiavo è stato accolto dal Presidente e dai presenti con cordialità e simpatia. Professore emerito di Latino e Greco, uomo di cultura e scrittore, ha sempre accolto con piacere l'invito dell'Associazione a relazionare cosa che ha fatto assiduamente e per molti anni e dallo stesso ritenuto ormai un appuntamento annuale aspettato come se fosse un esame ed un avvenimento a cui non mancare.

Aperti i lavori della serata, il Professore Valenti, dopo i convenevoli di rito, gli ha ceduto subito la parola.

Si riporta di seguito una breve sintesi di quanto detto nel corso della serata che è stato accompgnato, ad integrazione di quanto riferito, dalla proiezione di una serie di diapositive che gentilmente rese disponibili sono di seguito inserite. 

Il Prof. Lo Schiavo, dopo aver ringraziato l'Associazione per l'invito ancora una volta rivoltogli ed i presenti, è entrato subito in argomento precisando che il '' versante '' inserito nel titolo del tema della serata è da paragonare a quello di una montagna al cui crinale si può arrivare da un lato o dall'altro. Tale è quindi la zona del Mediterraneo compresa fra la Sicilia e l'Africa settentrionale che a seconda delle condizioni storiche, politiche ed economiche è stata attraversato da un senso e dall'altro da flussi, che migratori in questi ultimi tempi per il miraggio di un eden non sempre corrispondente a quanto immaginato, in passato sono stati originati da situazioni politiche, economiche e coloniali create da condizioni del tutto diverse.

A commento dei vari punti trattati il Prof. Lo Schiavo ha associato quella carta dei 22 arcani dei tarocchi che meglio si adattava alla situazione al fine di decodificare quanto avveniva. Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto riferito nel corso dell'incontro 

Il primo evento riferito è l'arrivo dal Nord Africa in Sicilia dell'elefante nano di cui si sono rinvenuti vari reperti nei quali, per la loro forma e secondo l'ipotesi di un'ambientazione dell'Ossidea in Sicilia da parte del Butler nel suo saggio '' The authoress of the Odyssey '', in cui ipotizza anche che l'autore del poema non sia Omero ma una donna, sono identificati i ciclopi con cui nell'Odissea si incontrò Ulisse nelle sue peregrinazioni.

Il successivo passo è stato dall'oratore identificato nell'arrivo dei Fenici in Sicilia che fondando Mozia nel corso dei loro traffici si espansero ulteriormente dopo la fondazione di Cartagine.  Sul territorio tuttavia esistevano già sia Segesta che Erice, fondate dagli esuli della guerra di Troia ( Elimi ) che divennero poi protette da Cartagine, e Selinunte che era la più occidentale colonia greca della Sicilia, sempre in conflitto per il territorio con Segesta. Lo scontro fra queste due città condizionò la storia della Sicilia occidentale.
Nel 409 a.c. Selinunte che era appoggiata dai Siracusani fu distrutta da Annibale chiamato in aiuto insieme ad Atene da Segesta, nel 397 a.c. Mozia fu distrutta dai Siracusani per cui i Cartaginesi si rifugiarono a Lilibeo fortificandola ulteriormente, ma a sua volta anche Segesta fu distrutta dai Siracusani nel 307 a.c. ma ritornò sotto l'influenza dei Cartaginesi nel 276 a.c. dopo l'accordo degli stessi con Pirro. 
In tutto questo  contesto di alleanze varie e multiple l'oratore ha inserito il primo arcano il '' bateleur '' ovvero il prestigiatore o bagatto in considerazione anche delle diverse alleanze che si stipularono in concomitanza della 1^ guerra punica.

Contatti vari fra le due sponde si avevano anche per motivi sacrali legati al culto di Venere con il volo delle colombe in base al quale un gruppo di esse partiva dalla Colombaia di Trapani per arrivare dopo un percorso molto lungo ed improbabile alla città di Sicca Venerea , al confine con l'Algeria, per poi ritornare indietro.

Nel 297 a.c. mentre i Cartaginesi assediavano Siracusa, i Siracusani con Agatocle andarono ad assediare Cartagine ma questa spedizione finì male per loro.
Dal 264 al 241 a.c. fu combattuta la 1^ guerra punica. I Mamertini assediati dai Siracusani avevano chiesto l'aiuto dei Cartaginesi, ma successivamente stanchi del loro sopravvento si erano rivolti ai Romani che valutati i pro ed i contro si erano decisi per l'intervento che inevitabilmente si estese quindi ai Cartaginesi. In tale situazione i Siracusani visti i successi dei Romani si allearono con loro. Nel 256 il conflitto passò sul territorio africano e si concluse poi, dopo alterne vicende, con la sconfitta di Cartagine.

Terzo arcano '' Ll'abbattimento della torre '': la 3^ guerra punica. Perse le due guerre precedenti Cartagine era attenta a non provocare Roma dove Marco Porcio Catone insisteva perchè fosse definitvamente distrutta. Il pretesto cui Roma ricorse fu quello di intimare a Cartagine l'abbattimento delle mura a ridosso del mare, ma la città che viveva di traffici rifiutò. Ciò diede a Roma il pretesto per l'intervento, ma in realtà l'obiettivo era Massinissa, potente capo berbero, che avendo esteso i suoi territori, mirava anche a Cartagine, per cui l'intervento di Roma limitò definitivamente le sue aspirazioni e quindi furono raggiunti contemporaneamente due obiettivi. Cartagine successivamente e dopo tre tentativi divenne una colonia romana abitata da veterani ma è chiaro come essa attraesse popolazioni da ambo le sponde.

Nell'Africa romana, provenienti dalla Spagna, poi arrivarono i Vandali che non si comportarono bene nei rispetti delle popolazioni locali e la stessa cosa fecero poi i Bizantini arrivati dalla Sicilia. 

La tappa successiva fu l'arrivo degli Arabi che fondarono la loro prima capitale Keruan. Al loro interno tuttavia esistevano molte discordie e diverse fazioni. La popolazione berbera, il cui significato è uomini liberi, che fin dal tempo di Massinissa aveva dato dei problemi, non si volle sottomettere anche per motivi di carattere religioso provocando ancora lotte.

In quel periodo era governatore della Sicilia per l'impero bizantino Eufemio che concepita l'idea di rendere indipendente la Sicilia dall'impero stesso, contrastato da altri governanti, si recò in Africa per cercare alleanze con il risultato che fu dagli arabi utilizzato per conquistare l'isola e successivamente ucciso perchè ritenuto un traditore: arcano '' Le pendu ''.

Seguì una nuova dinastia quella Fatimida che proveniente dalla Siria e dall'Egitto conquistò la Tunisia fondando una nuova capitale a Mahdiyya, città dalla forma molto simile a Trapani, che governò dal 908 al 1171. Essa fu molto contrastata dalle Repubbliche Marinare e nel 1087 una spedizione pisana e genovese la assediarono riuscendo a conquistarla in parte. Per l'occasione fu composto anche un carme.

Dalla Sicilia successivamente nel tentativo di ampliare il loro regno arrivarono i Normanni che con Ruggero II conquistarono la Tunisia creando il Regno d'Africa che tuttavia ebbe poca durata. L'arcano '' L'empereur '' si riferisce all'impero bizantino ai cui territori i Normanni anelavano estendere il proprio dominio.

La riscossa fu realizzata successivamente dalla dinastia degli Almoravidi che governarono in Spagna e Marocco, dagli Almohadi e dagli Hasidi che invece governarono in Algeria e Tunisia per lungo tempo con capitale a Tunisi.

Nel 1270 con l'VIII crociata condotta da S. Luigi IX contro l'emirato di Tunisi (forse per volere di Carlo d'Angiò, che fu l'unico a trarne vantaggio, o forse per un errore di prospettiva geo-politica) e su pressione di Teobaldo, lo stesso sovrano di Francia morì non di peste, come comunemente si crede, ma di dissenteria per la mancanza di acqua potabile. La crociata rappresentò per Luigi IX una forma di devozione religiosa e di compimento del mestiere di re. A Trapani il corpo venne bollito e disossato: una parte fu inumato nella cattedrale di Monreale mentre le ossa furono trasferite in Francia nella Basilica di Saint-Deni. A Trapani furono sepolti nella Chiesa di S. Domenico anche alcuni dei dignitari che lo accompagnavano nella spedizione. Ne approfittò anche Carlo d'Angiò che conquistò in Africa alcune località e nel Mediterraneo l'isola di Pantelleria nel 1285.

In seguito alla guerra del Vespro, che vide la cacciata dalla Sicilia degli Angioini e la venuta degli Aragonesi, i Trapanesi acquisirono il privilegio di tenere un fondaco a Tunisi e quindi di avere una rappresentanza diplomatica stabile in quel territorio. Nel 1314  ci fu un ulteriore privilegio in cui era stabilito che non si dovevano portare da Trapani in Africa meretrici, pena punizione per i contravventori, perchè esse cristiane non dovessero sottostare ai maschi islamici perchè ciò avrebbe apportato danno alla fede cristiana.

Nel '400 Enrico il Navigatore per i Portoghesi sconfisse i Mori nella penisola iberica, e passò in Africa conquistando il Marocco e quindi dopo una serie di campagne militari a cui parteciparono anche i Catalani ed i Genovesi essi riuscirono ad ottenere una serie di privilegi commerciali e si stabilirono in alcune città come Tabarka.

Si arriva al 1492 quando Ferdinando il Cattolico, conquistando la Spagna, decise di espellere gli Ebrei e parte dei Mori che ritornando nel Nord Africa andarono ad accrescere l'attività della guerra da corsa che era già iniziata e successivamente trasformatasi in pirateria. Ad essa parteciparono attivamente e con alterne vicende anche i Trapanesi,  ma nel corso delle periodiche tregue tutti, sia da una parte che dall'altra, tornavano a commerciare tranquillamente testimoni di una fiorente attività commerciale . 
Fra i corsari trapanesi c'era anche, come riferito da Tommaso Guardati detto Masuccio Salernitano in una sua novella, Felice Serisso le cui vicende familiari sono oggi sinteticamente riportate su di una targa murata nei pressi dei resti di quella che era nella Trapani antica una delle porte di Trapani denominata appunto Serisso.
Fra i pirati del tempo si distinsero particolarmente Barbarossa e Dragut che furono particolarmente feroci nelle loro scorrerie ed incursioni.

Nel 1534-35 l'imperatore Carlo V di Spagna per combattere anche la pirateria organizzò in Africa una spedizione nel corso della quale conquistò Tunisi, sconfisse i pirati e nel viaggio di ritorno, come è noto, si fermò a Trapani confermandole i privilegi che le erano stati concessi dai suoi precedessori e dichiarandola inoltre una delle chiavi del regno. Ritorna quindi di nuovo l'arcano '' L'imperatore'' riferito questa volta al suddetto sovrano.

Lo storico Pugnatore riferisce che mentre Carlo V era a Trapani un tizio riuscì ad ottenere dal sovrano il privilegio per lo sfruttamento di un banco di corallo esistente nei pressi di Tabarka della cui esistenza aveva sentito parlare durante la sua prigionia in Barbaria. In seguito a ciò altri corallari lo  seguirono, lo sequestrarono e gli strapparono il privilegio impedendogli di poterne usufruire in esclusiva. In realtà anche loro non lo poterono fare perchè la concessione non restò libera ed il sovrano la consesse successivamente ai genovesi rendendo inutili le loro macchinazioni. Quindi l'arcano '' Il diavolo '' che fa le pentole ma non i coperchi.

La conquista di Tunisi da parte di Carlo V fu però effimera perchè come riferisce ancora il Pugnatore nella sua '' Historia di Trapani '' a Tunisi in quel periodo furono visti degli uccelli, forse pellicani, che non erano mai stati avvistati prima in quella zona e che quindi furono considerati come un presaggio funesto.

La conquista di Tunisi fu effimera come la stessa lotta ai pirati barbareschi perchè nel frattempo l' Europa cominciava ad essere divisaa causa delle lotte religiose che assorbivano le energie e le alleanze degli stati.
Nel frattempo Dragut e gli altri riconquistavano di nuovo Tunisi ponendola sotto la protezione dell'Impero Turco che nel frattempo si era molto esteso. La Sicilia pertanto cominciò ad essere molto esposta e considerata come una testa di ponte utile per una successiva invasione dell'Italia partendo da essa. Ne fu prova l'assedio che Dragut pose a Malta nel 1595 che riuscì tuttavia a resistere perchè difesa dai cavalieri di Malta ordine militare religioso che contrastava i pirati e non solo anche sul mare. L'arrivo tardivo degli aiuti, che in realtà mirava a minare l'autorità del papa, consentì la ricostruzione delle mura e lo spostamento della capitale a La Valletta. Arcano '' Le Pape ''.

La scongiura definitiva del pericolo dei pirati barbareschi fu tuttavia opera di Don Giovanni d'Austria, figlio illegittio di Carlo V, che sconfisse i Turchi nella battaglia di Lepanto e che successivamente sarebbe morto nel corso delle lotte nelle Fiandre perchè ivi dirottato dal figlio legittimo di Carlo V che temeva di essere oscurato dal suo astro nascente.

Il Nord Africa era nel frattempo dominato da Uluc Pascià, potentissimo ammiraglio turco, originario della Calabria, rapito da ragazzino, che entrato a far parte del novero dei corsari barbareschi e ben noto per le sue scorrerie nelle isole Egadi, riuscì a pervenire alla vetta dell’esercito e del potere. Secondo le ricostruzioni storiche, Giovan Dionigi Galeni stava entrando in convento per diventare monaco quando, diciassettenne, venne catturato dal corsaro algerino Khayr al-Dīn Barbarossa nel 1536 all'l’Isola di Capo Rizzuto in Calabria, in località Le Castella.  Chi veniva catturato, soprattutto se giovane, essendo considerato schiavo, veniva talvolta venduto, riscattato o usato come personale di servizio presso le famiglie più abbienti della Sicilia o presso le corti arabe, fosse cristiano o musulmano. Ciò è testimoniato da un documento del tempo in cui si chiedeva di segnalare il numero di schiavi posseduto. Contro di esso Don Giovanni d'Austria inviò una spedizione di cui faceva parte il giovane medico trapanese Pietro Parisi che divenne poi specialista per la peste, che riconquistò di nuovo Tunisi.

A Livorno,in Toscana, nel frattempo si apre un altro paragrafo della nostra storia. Quella città si dimostrò pronta ed aperta ad accettare e richiamare  alcuni degli Ebrei che erano stati cacciati dalla Spagna da Ferdinando il Cattolico perchè stabilissero in essa attività e contatti commerciali ed erano denominati Grana e ad essi il Gran Duca di Toscana Ferdinando III concesse privilegi e grazie per la loro attività. Alcuni di essi si trasferirono poi in Africa dove aprirono altre filiali ed uffici commerciali entrando in un rapporto in parte di contrapposizione in parte di collaborazione con quelli locali detti Twansa e poichè parlavano italiano contribuirono alla espansione della lingua italiana in quei territori. 

Da un'opera di G.B. Salvago del 1695 si evince che che nelle città di Tunisi ed Algeri vivevano mercanti livornesi, corsi, genovese, francesi, fiamminghi, inglesi giudei, veneziani e di tanti altre nazionalità che essendo disposti a commerciare in tutto accettavano di buon grado tutte le prede portate loro dai pirati che altrimenti sarebbero marcite restando accatastate. Ciò spiega i motivi e le difficoltà per cui l'estirpazione della pirateria era cosa difficie da realizzare. Arcano: '' Le monde ''.   

Gli anni dal 1671 al 1673 furono per Trapani e la Sicilia in generale critici e caratterizzate dalla insurezione per il pane a causa della carenza di viveri e di frumento. Come riferito da Carlo Guida e da Evangelista De Blasi le vicende si conclusero con il brutale intervento di Claude la Moral principe di Lignè e con la condanna a morte di 9 cittadini trapanesi fra cui Girolamo Fardella. In seguito all'editto di indulto emanato dal Marchese di Baijone che che non fu esteso a 44 cittadini trapanesi, molti corallai furono costretti ad emigrare per cui l'arte del corallo languì con la conseguenza che Trapani perse molta importanza in merito alla lavorazione dello stesso.

Una svolta definitiva si verificò nel 1699 quando la Lega Santa fermò l'espansione dell'Impero ottomano, che iniziò quindi la sua decadenza. Paradossalmente alcuni stati tuttavia continuarono a sostenere lo stesso considerandolo utile per limitare la Russia che cominciava a farsi notare. Con la pace di Carlowitz l'Austria divenne con gli Asburgo il paese dominante dell'Europa sud-orientale. Arcano '' L'imperatore '' austriaco.

Con i Trattati di pace di Utrecht del 1713 ha fine la guerra di successione spagnola: arcani '' Il matto '' e '' La badessa ''; il matto è Amedeo Duca di Savoia che viene a seconda dei casi giocato contro la Spagna, la Francia e l'Austria per limitare le loro ambizioni politiche, la badessa è l'Austria.
In gioco c'era la Sicilia a cui ambiva l'Austria per estendere in Italia meridionale i suoi territori ai danni di Spagna e Francia che qualora si fossero unite avrebbero costituito un asse contrapposto agli stati orientali.
I trattati furono cinque ed ebbero come contraenti la Francia da un lato, Inghilterra, Olanda, Prussia, Portogallo e Savoia dall'altro.
In essi fra le altre cose erano previsti:
- la separazione perpetua delle corone di Francia e di Spagna
- la Sardegna andava all'Austria
- al duca di Savoia Vittorio Amedeo II si riconosceva la Sicilia col titolo regio
- all'Inghilterra era assicurato il monopolio del commercio degli schiavi tra l'Africa e l'America ( asiento ) una volta appannaggio della Spagna 
- una serie di rettifiche relative alle varie colonie possedute oltreoeano.

Il re Filippo V di Spagna frustrato per la perdita dei suoi possessi italiani dopo la guerra di successione spagnola invase la Sardegna divenuta possesso austriaco, nell'agosto del 1717 e la Sicilia passata a Vittorio Amedeo II duca di Savoia nel luglio del 1718 traendo vantaggio dal vuoto di potere creatosi in Francia dopo la morte di Luigi XIV e dal fatto che l'Austria fosse impegnata nella guerra austro-turca che finì però il 21 luglio 1718.
Nel frattempo si era però creata la quadruplice allenza fra Inghilterra, Francia, Austria e Paesi Bassi che reagì all'invasione dell'isola distruggendo anche la flotta spagnola.

Si ebbero alla fine una serie di trattati per cui:
- sul finire del 1718, dopo l'invasione della Sicilia da parte degli Spagnoli, a fronte della posizione assunta dalle grandi potenze europee, Vittorio Amedeo II si piegò ed accettò il Trattato di Londra che prevedeva lo scambio dei regni di Sicilia e di Sardegna fra lui e l'Imperatore Carlo VI d'Asburgo.
- accordi fra l'Austria ed il il Bay di Tunisi con i quali si poneva fine alla guerra di corsa con garanzie di liberazione di chi eventualmente fosse ancora preso prigioniero e punizioni per quelli che avrebbero ricorso a tale tipo di attività.

Con l'accordo fra Carlo VI d'Asburgo ed il bay di Tunisi si pose finalmente come detto prima fine nominalmente alla guerra di corsa ma anche a tutto l'apparato che si era creato per l'individuazione dei prigionieri, del loro luogo di detenzione e delle procedure per il pagamento e quindi per il riscatto degli schiavi. Tali operazioni erano condotte principalmente dalla Chiesa ma anche da mercenari laici che si occupavano di stabilire i necessari contatti, trovare gli schiavi, stipulare gli accordi, condurre le trattative il più delle volte al rialzo ricavando talvolta in tutto ciò un lauto guadagno personale. Arcano '' Le justice ''. 

Nel 1734 tuttavia Carlo III di Borbone al comando delle armate spagnole conquistò i regni di Napoli e di Sicilia sottraendoli alla dominazione austriaca. di cui l'anno successivo fu incoronato re e fu riconosciuto come tale dai trattati di pace. Capostipite della dinastia dei Borbone di Napoli restituì alla città l'antica indipendenza dopo oltre due secoli di dominazione straniera, inaugurò un periodo di rinascita politica, ripresa economica e sviluppo culturale e fu nel corso di questa guerra che Trapani fu di nuovo assediata e strenuamente ma inutilmente difesa dal conte Carrera fedele a Carlo VI d'Asburgo. L'assedio ebbe l'effetto di escludere la città dai traffici e quindi di impoverire ulteriormente le sue condizioni

Alla fine del '700 si ha il matrimonio fra Ferdinando IV di Napoli, figlio di Carlo III di Spagna, con Maria Carolina, arciduchessa d'Austria figlia dell'imperatore d'Austria e sorella di Maria Antonietta che a sua volta sposerà Luigi XVI re di Francia. La nuova regina promosse numerose riforme, tra cui l'ampliamento della marina militare, affidata al suo favorito Lord John Acton. Dopo l'esecuzione della sorella Maria Antonietta, regina di Francia, sviluppò un forte sentimento antifrancese e si alleò con la Gran Bretagna e l'Austria contro la Francia durante le guerre rivoluzionarie francesi e napoleoniche. Arcano '' L'imperatrice ''.

In Africa, dopo l'alternanza di una serie di sovrani conseguenza di lotte continue, si instaurò una nuova monarchia che con Hammouda ibn Alì, che governò dal 1782 al 1814, ebbe il merito di cambiare la faccia della Tunisia. Nel frattempo con la spedizione di Napoleone in Egitto, la sua conquista di Malta ed un nuovo assedio di Tunisi che cambiarono temporaneamente la situazione, il sovrano anche a causa della rivolta dei Giannizeri e limitato nelle sue riforme cercò di avvicinarsi all'occidente con il trattato del 1789, ma successivamente fu proditoriamente ucciso con un caffè avvelenato portatogli da un suo dignitario, un siciliano che convertitosi all'islamismo aveva fatto carriera alla sua corte, cosa che poteva avvenire a quel tempo. 

Entrano quindi in gioco nel Mediterraneo anche gli Stati Uniti d'America che, indipendenti da pochi anni, iniziarono a commerciare con la Francia ed altri stati europei e per non essere sottoposti agli assalti dei pirati tunisini, algerini e tripolini stipularono con questi paesi un accordo commerciale che prevedeva il pagamento di un tributo. Agli inizi del 1800 decisero però di inviare in Mediterraneo una fregata con lo scopo di bombardare Tripoli, ma la nave arenandosi fu catturata e per distruggerla essi organizzarono una incursione con altre due navi che distrussero la fregata e nel successivo sbarco a terra che ne seguì conquistarono la città di Derna. L'avvenimento è ricordato ancora oggi con la presenza nell'inno dei Marines di un riferimento alle coste di Tripoli.

I corsari tuttavia erano ancora attivi e non debellati come risulta da una lettera del 1808 che un palermitano prigionero in Algeri invia alla moglie per essere riscattato consigliandole anche di rivolgersi ai Trapanesi che in quelle pratiche godevano maggior rispetto ed erano privilegiati nei confronti degli altri nel creare gli adeguati contatti. Altra operazione in merito, opportunamente documentata, è la raccolta di fondi ed oboli al fine di raccogliere somme da utilizzare per riscattare i prigionieri dei corsari.

Intanto le lotte per il predominio in Africa non si arrestano. Uthman iIbn Alì, succeduto a Hammouda ibn Alì governa per sole 9 settimane e mezzo, ed a lui succede Mahamad ibn Alì che governa invece dal 1814 al 1824. 

Nel Congresso di Vienna del 1815 per la prima volta gli stati europei decisero che il modo giusto di mettere fine a una guerra era riunire tutti gli stati interessati e discutere una soluzione valida per tutti: un'idea che è sopravvissuta fino ad oggi con la costituzione dell'ONU. L'idea che i grandi conflitti e le questioni internazionali andassero risolte da riunioni a cui partecipavano tutte le nazioni coinvolte era ormai entrata nella cultura della diplomazia europea. In tale congresso veniva stabilito anche di abolire la tratta degli schiavi. La decisione, trasmessa anche al bay di Tunisi che non potè opporsi anche a causa di una eoidemia di peste, produsse di fatto la fine della pirateria.

La scoperta di nuovi banchi di corallo ad Algeri nel 1819 aprì nuove rotte ed attività commerciali di cui Trapani non ebbe l'opportunità di godere in conseguenza dell'abbandono della città da parte delle maestranze. Ne trasse invece grandi opportunità Livorno divenuta nuovo luogo di smercio e di ciò si dolgono in alcune lettere i corallari trapanesi che costretti a  fare la quarantena in quella città piuttosto che a Trapani vedevano la loro rovina.

L'anno dopo il nuovo reggente Hussein ibn Mahammoud che governò dal 1824 al 1835 si rivolse alla Francia che inviò in sua rappresentanza il console Mathieu de Lessep che praticamente regolò la reggenza di questo sovrano. Arcano '' L'Hermite ''.

Nell'ottobre del 1827 fu combattuta nelle acque del porto del Peloponneso e nell'ambito della guerra di indipendenza greca la battaglia di Navarrino. Le flotte alleate inglesi, francesi e russe distrussero la flotta egiziana di Ibrahim Pascià inviata in aiuto alle forze ottomane impegnate nella repressione greca. La vittoria fu in parte sgradita perchè indebolendo i Turchi consentiva alla Russia di avvicinarsi al Mediterraneo ed ai Francesi al Nord Africa.
L'incidente del ventaglio avvenuto pure nel 1827 servì da pretesto a Carlo X per iniziare il blocco navale del Porto di Algeri, seguito poi dall'invasione e dalla conquista di Algeri dopo 3 anni. La Reggenza di Algeri era vassalla degli ottomani fin dal 1529 dopo la sua conquista ad opera di Hayreddin Barbarossa.
L'atto servì a Carlo X ad iniziare una politica coloniale per distogliere l'attenzione dalle turbolente vicende interne francesi che culminarono con la sua deposizione durante le successive fasi dell'invasione. 

L'antefatto del ventaglio viene fatto risalire ad avvenimenti avvenuti durante le guerre napoleoniche  nel corso delle quali Algeri beneficiò molto dei traffici nel Mediterraneo e di massicce importazioni di cibo dalla Francia, acquistate a credito.

La Restaurazione francese dopo Napoleone limitò di molto il commercio in Mediterraneo ed inoltre esso era controllato sia dalla British Royal Navy che della ricostruita Marina Francese. Il reggente rimediò al decremento dei suoi introiti aumentando le tasse ed aumentando l'instabilità nel paese, fatti che produssero una diffusa ed intensa pirateria contro i trasporti dall'Europa e dai giovani Stati Uniti d'America che poi diede luogo nel 1816, al bombardamento di Algeri.

Nel 1827, il reggente Hussein Day, governatore ottomano dell'Algeria, chiese ai francesi di saldare un debito, vecchio di trentuno anni, contratto dagli stessi nel 1799 per acquisti di rifornimenti fatti per le truppe della campagna napoleonica di Egitto ed a cui il console francese non diede una risposta soddiddisfacente. Questi in un impeto di rabbia toccò non volendo il viso del console con il suo ventaglio innescando un incidente diplomatico.   
Carlo X usò questa situazione come pretesto per avviare un blocco navale contro il porto di Algeri. Il blocco durò tre anni fu soprattutto a scapito dei mercanti francesi che non potevano fare affari con Algeri, mentre i pirati barbareschi erano in grado di eludere il blocco. Quando la Francia, nel 1829, inviò un ambasciatore al bey con una proposta di negoziato, questi rispose con il fuoco dei cannoni diretto verso una delle navi del blocco e ciò causò di conseguenza un deciso intervento militare che si concluse con lo sbarco e la successiva conquista della città da parte dei Francesi. Nel frattempo Carlo X era stato sostituito da Luigi Filippo che si denominò re dei francesi in quanto nominato sovrano di una monarchia costituzionale. Arcano '' La ruota della fortuna ''.

La conquista dell'Algeria da parte della Francia cambiò del tutto la situazione nel Mediterraneo, ma antecedentemente nel 1828 anche il Regno delle 2 Sicilie insieme agli Americani aveva organizzato una spedizione per bombardare Tunisi che però non ebbe successo.

Nel 1832 si celebrò il matrimonio fra il Re delle 2 Sicilie, Ferdinando II di Borbone, e Maria Cristina di Sardegna. ( arcano '' L'amoureux '' ) e l'anno dopo lo stesso sovrano insieme alla flotta sarda tornò a bombardare Tunisi riuscendo così a convincere lo stesso a stipulare un accordo che aprì la strada ai sudditi del regno delle due Sicilie per emigrare più facilmente ed ufficialmente in Tunisia ed anche di stabiliversi, se lo avessero desiderato, in modo permanente, regolandone anche le procedure e le regole.

A dire la verità in Africa in quegli anni si era verificata pure una emigrazione clandestina però molto limitata e talvolta ciò era avvenuto anche per motivi politici. Le condizioni di vita dei locali che si avevano in quegli anni non erano molto dissimili da quelle che si avevano 50 anni prima come risulta da due documentazioni successivamente allegate. Le località nelle quali gli emigranti si stabilivano maggiormente erano Capo Bon, Sidi Dauod e La Goulette perchè più vicine al mare e la loro posizione era favorevole alla pratica di diverse attività.

Si ebbero pure mete alternative all'Africa come Pantelleria e le Isole Pelagie, erette a colonia, come provato da un documento del 1849 emesso da Ferdinando II, ed assunte a meta preferita dagli emigranti della provincia di Trapani e dai panteschi stessi.  

Il Bay Mustafà ibn Mahmmoud che governò dal 1835 al 1837 organizzò un esercito regolare. Sposò una cristiana, convertitasi poi all'Islam, che era figlia di uno schiavo di Chiavari di cognome Raffo da cui ebbe un figlio ( arcano '' La lune '' ).

Gli succedette il figlio Ahman ibn Moustafà che governò dal 1837 al 1855 ( arcano '' Le soleil '' ) che modernizzò profondamente la Tunisia con l'aiuto di G. B. Raffo, fratello della madre, che senza rinuncire alla sua fede operò in modo da portare la Tunisia ad un livello accettabile e per fare ciò chiamò i trapanesi perchè installassero non solo le tonnare  ma anche per eseguire molti lavori ed attività ad esse collegate previa richiesta e rilascio del relativo passaporto.

Dal 1855 al 1859 governò invece Muhammad II ibn al-Husayn che seguì la linea del suo predecessore ed un documento riportato successivamente prova  che dal 1° gennaio al 30 ottobre del 1858 verso Algeri e Tunisi partirono dalla provincia di Trapani ben 120 persone, anche donne, al fine di esercitare i più svariati mestieri e le attività necessarie alla comunità in cui  si andavano ad inserire.

Dal 1859 al 1882 governò invece Muhammad III as-Sadiq ( arcano '' Le charior '' ) che portò ancora più avanti la Tunisia tanto che nel 1861 emanò una costituzione che però fu ritirata 4 anni dopo. I Francesi, che nel frattempo avevano conquistato l'Algeria, anelavano a guidare anche la sua politica al fine di potersi impadronire anche di questo paese. Per controbilanciare tale pressione il Bay stipulò nel settembre del 1868 un accordo con l'Italia che consentiva agli italiani molte ed ampie libertà ( riportate successsivamente ) ( arcano '' La temperanza '' ). Il paese decolla perchè viene costruita una ferrovia alla quale lavorano italiani e siciliani in modo particolare, mentre in campo italiano i deputati Abele Damiani di Marsala e Salvatore Calvino di Trapani ottengono dal parlamento che il collegamento navale Palermo-Pantelleria raggiunga anche Tunisi al fine di consentire ai lavoratori colà operanti viaggi più comodi e soprattuuto più sicuri.

Alla fine delle guerre russo-turche nel 1878 a causa delle quali si ebbe un rafforzamento della Russia che ottenne uno sbocco sul mar Nero ed a cui corrispose un notevole ridimensionamento dell'Impero ottomano con la nascita di nuovi paesi, si tenne il Congresso di Berlino a cui oltre alla Russia, alla Turchia, all'Austria e alla Germania parteciparono anche la Gran Bretagna, la Francia e l'Italia ed il cui atto finale fu il relativo trattato. 

Il ridimensionamento dell'Impero ottomano produsse una notevole influenza sul governo della Tunisia che si indebolì, un rafforzamento politico della Francia mentre l'Italia restò al palo. Si ebbero anche varie altre ripercussioni su varie attività come la concessione delle linee di navigazione, del cavo telegrafico Tunisia- Sicilia affidata alla gestione francese, ecc. ( arcano '' Lo schiaffo '' )
Come se ciò non bastasse nel 1881 ci fu il trattato del Bardo fra la Francia e la Tunisia come conseguenza diretta dell'intervento armato francese in Tunisia, noto in Italia con il nome di Schiaffo di Tunisi. Con esso si instaurò il protettorato della Francia sulla Tunisia per cui il Bey fu costretto ad affidare ogni potere nel settore degli affari esteri, della difesa e dell'amministrazione al Residente Generale di Francia.

Successivamente si ebbe la conquista anche dal punto di vista militare cui seguirono Le Convenzioni della Marsa dell'8 giugno 1883  che svuotarono il Trattato del Bardo di tutto il suo contenuto e spogliarono il Bey di quanto restava della sua originaria autorità, instaurando l'amministrazione diretta francese ( Trattato e le Convenzioni saranno revocate solo il 20 marzo del 1956 quando la Repubblica di Tunisia conquisterà di nuovo la sua indipendenza ). ( arcano '' La force ).

In quegli anni in Tunisia c'erano 80000 italiani e 20000 francesi e pertanto la forza lavoro principale era costituita ovviamente dai primi. Ciò scatenò le proteste dei francesi che temevano la creazione di una provincia italiana in un territorio praticamente francese laddove non si fossero presi opportuni provvedimenti che si concretizzarono nella concessione gratuita delle terre ai cittadini francesi che avessero deciso di trasferirsi in Tunisia, in una limitazione delle presenza di lavoratori stranieri in Tunisia e nella scelta obbligata della cittadinanza francese. ( arcano '' Il giudizio '' ). 

E' a questo punto che si conclude la relazione del Prof. Lo Schiavo ed a cui fa seguito un breve dibattito che tuttavia si è dimostrato molto interessante.

Al suo termine il Prof. Valenti ha ringraziato l'oratore per l'interessante tema trattato e prima dei saluti di arrivederci a sabato 11 novembre 2017 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro previsto dal programma delle attività del XXXI Corso di cultura, a ricordo della serata ed a nome dell'Associazione gli ha offerto il libro '' 33 cunti - Tra le vele del tempo e della storia '' di E. Milana. 

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