2019 - 03 - 16: Prof.ssa Stefania La Via - Poeti con nome di donna, percorsi nella poesia femminile contemporanea

Sabato 16 marzo 2019 alle ore 18.30 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 come di consueto si è tenuto il settimanale incontro previsto dal programma delle attività culturali del XXXIII Corso di cultura per l'anno 2019.














La relatrice della serata, Prof. Stefania La Via, che già altre volte in passato ha partecipato agli eventi culturali del sodalizio, è stata accolta dal Presidente, Prof. Salavatore Valenti, e dai presenti con la consueta cordialità e con curiosità considerato che il tema che avrebbe trattato sarebbe stato per l'occasione tutto al femminile.


Si riporta una breve nota biografica della Prof.ssa La Via e successivamente, una breve sintesi liberamente tratta da quanto riferito nel corso dell'incontro che è stao integrato dalla proiezione di una serie di diapositive rese gentilmete disponibili.

Docente di Lettere, poetessa, curatrice di eventi culturali, da anni si occupa di promuovere e diffondere la conoscenza e la lettura della grande letteratura contemporanea e in particolare della poesia, con vari eventi realizzati in collaborazione con vari enti  ed istituzioni culturali trapanesi.

Ha curato numerose presentazioni di libri, moderato convegni e dibattiti culturali e insieme con la giornalista Ornella Fulco, ha realizzato la Rassegna Letteraria "Terrazza d'autore" giunta già al traguardo dei 14 anni.

Ha pubblicato varie sillogi poetiche e suoi contributi di carattere letterario, saggistico e storico sono ospitati in vari periodici culturali e antologie a carattere nazionale.

Esperta archivista e paleografa, ha riordinato fondi documentari medievali e moderni fra i quali il fondo pergamene pontificie dell’Archivio ducale Medinacoeli di Siviglia, l’archivio storico dell’osservatorio astronomico di Palazzo dei Normanni ed ha curato i regesti di fondi notarili dell’Archivio di Stato di Trapani.

Specializzata in archivistica ecclesiastica, dal 2011 è Vicedirettrice dell’Archivio Storico Diocesano di Trapani, di cui ha curato il riordino scientifico.














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POETI CON NOME DI DONNA. PERCORSI NELLA POESIA CONTEMPORANEA AL FEMMINILE '' di Stefania La Via ( sintesi )

L’accesso alla scrittura, e nel caso specifico alla scrittura poetica, conquistato dalle donne nel corso del Novecento ha costituito una vera e propria rivoluzione copernicana. Nel passare da oggetto a soggetto della rappresentazione le donne hanno portato all’interno del codice poetico un rinnovamento delle forme e dei contenuti.

La difficoltà per le donne ad essere ammesse all’interno del canone letterario, che contempla ancora oggi in maggioranza autori uomini, ha fatto sì che la letteratura al femminile sia in qualche maniera una letteratura “minore”. Non certamente per la qualità delle opere prodotte ma perché meno copiosa e divulgata di quella degli uomini.

Partendo da questo innegabile dato di fatto la relatrice ha analizzato la letteratura del Novecento nel suo percorso storico e, osservandola da un punto di vista di genere, ha sottolineato i meccanismi e le retoriche  che hanno prodotto tale marginalizzazione, rallentando di fatto la conoscenza, l’analisi, la critica e l’inserimento nel canone letterario delle opere delle autrici donne. Per l’Italia almeno sino agli anni ’80 del Novecento.














La relatrice ha guidato il pubblico in un percorso di scoperta di questa “voce nascosta” secondo due direttrici fondamentali: l’attenzione delle donne, nella scrittura, alle cose del quotidiano, ai dettagli apparentemente insignificanti dietro i quali si nasconde invece il miracolo dell’esistenza, il loro sguardo particolare sulla realtà e insieme il profondo innegabile legame, per queste autrici, tra vita e scrittura.














Un legame spesso tragico, che ha portato molte di loro all’autodistruzione, all’isolamento, in alcuni casi alla follia e al suicidio  o, nel migliore dei casi, alla ricerca personale di una vita diversa da quella prevista da un copione patriarcale apparentemente già scritto.

La Professoressa La Via ha ricordato come, relegate alla vita tra le pareti domestiche, per secoli alle donne è stato assegnato il ruolo di procreare, piuttosto che quello di creare. A molte donne è stato negato l’accesso al sapere e all’istruzione. E ora che tale difficoltà appare generalmente superata, per le donne che vogliano dedicarsi alla scrittura si pone un nuovo ostacolo: la difficoltà di coniugare il 

ruolo domestico e quello intellettuale. Molte donne sono state poste di fronte alla scelta tra la scrittura e la vita e questo conflitto, dalle conseguenze spesso laceranti, ha dato origine ad una poesia di straordinaria bellezza. La poesia delle donne ha infranto tutte le frontiere, ma è necessario chiedersi quanta fatica abbia sopportato per esistere.

La grande sfida della scrittura femminile contemporanea in versi è stata ed è quella di creare un nuovo immaginario a partire dalle note e praticate parole che raccontano il nascere, il crescere e il morire. Parole spesso considerate troppo sporche e macchiate di umori e di sangue per albergare nel territorio alto della poesia. Ed è proprio questa la straordinaria rivoluzione operata dai “poeti con nome di donna”. Da quando le donne hanno avuto voce nella scrittura hanno fatto sì che la vita di tutti i giorni, dal cesto del bucato, alla malattia, al corpo, alla fecondità, all’invecchiamento, venisse eletta a tema di poesia.

Grazie a loro l’impoetico per definizione non può più esistere: il confine tra ciò che si può dire e ciò che non si può dire in poesia si è spostato definitivamente.

Senza voler stabilire a tutti i costi un nesso deterministico tra identità di genere e scrittura, è innegabile che tale nesso abbia avuto la sua influenza nel determinare le caratteristiche della poesia scritta dalle donne. Se è vero che la poesia, come qualsiasi forma d’arte, non ha sesso né genere, di certo ha sesso e genere colui o colei che la fa, nel senso etimologico del poiein, la crea, la partorisce e produce, portandovi per così dire il peso antropologico della sua umanità.

La Professoressa ha proposto tre possibili percorsi nel variegato mondo della poesia contemporanea scritta dalle donne, percorsi ovviamente artificiosi, dal momento che nelle varie autrici essi si intersecano senza soluzione di continuità, ma utili a tracciare un panorama della vasta produzione a disposizione oggi dei lettori.














I percorsi proposti hanno affrontato tre temi fondamentali: il rapporto con il quotidiano, la corporeità, la relazione e la tenerezza.

Numerose le autrici di cui si è parlato, da Antonia Pozzi ad Alda Merini, da Isabella Leardini ad Antonella Anedda e Mariangela Gualtieri, da Sylvia Plath alla scandalosa Anne Sexton, e poi ancora Marina Cvaeteva, Wislawa Szymborska, Vivian Lamarque, Maria Luisa Spaziani, Daniela Raimondi e Francesca Racca.

Non è mancato uno sguardo al mondo della poesia femminile in lingua araba, una parola poetica dallo straordinario fascino, così lontana da noi e che ha dovuto confrontarsi con ostacoli ancora maggiori, se possibile per far sentire la sua voce.

La relatrice ha dato molte suggestioni e proposto suggerimenti per una lettura e un approfondimento personale dei temi proposti.

In conclusione la Professoressa ha sottolineato come la scrittura delle donne mostra che la poesia non è voce disincarnata ma, come amava dire Alda Merini, essa “nasce dalla fatica di vivere, non è un concetto, un discorso, ma l’esistenza stessa. È forte attaccamento alla realtà e alla verità viva e dolorosa dell’amore”.

Lungi dall’essere il regno dei facili sfoghi sentimentali, la poesia scritta dalle donne ci ricorda che esse conoscono la vita, la generano e la plasmano e che in ogni circostanza queste autrici hanno saputo immaginare un mondo nuovo e spesso hanno avuto ragione, offrendoci con i loro versi  un altro sguardo sul mondo e sul grande mistero che ci circonda e ci avvolge: il mistero dell’esistere. ''

Al termine della relazione ha fatto seguito un interessante e partecipato dibattito nel corso del quale sono intervenuti molti dei presenti in sala che hanno apportato anche altri spunti al tema della serata.

Alla sua conclusione il Prof. Valenti, dopo aver ringraziato la Prof.ssa La Via per l'inedito tema trattato a ricordo della serata le ha offerto il libro si S. Costanza '' La libertà e la roba - L'età del Risorgimento '' e prima dei saluti di arrivederci a sabato 24 marzo 2019 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro previsto dal programma delle attività del XXXIII Corso di cultura ha comunicato che:
- la partenza per l'escursione a Palazzo Adriano per la festa di S. Giuseppe sarebbe avvenuta alle ore 7.30 da Piazza Vittorio
- venerdì 22 marzo 2019 alle ore 18.00 nei locali dell'Asssociazione ci sarebbe stato un incontro con un gruppo di turisti russi a cui i soci, laddove disponibili, sono stati invitati a partecipare.



 

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