2019 - 11 - 30: Prof. Giuseppe Carlo Marino - Contro l'inverno della memoria ( e della storia)
Sabato 30 novembre 2019 alle ore 18.45 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32, già addobbata festosamente in occasione delle prossime festività natalizie nonchè di fine ed inizio anno nuovo, con la partecipazione di un numeroso gruppo di soci e simpatizzanti si è tenuto l'incontro con il Prof. Giuseppe Carlo Marino appositamente venuto da Palermo, dove sarebbe ritornato in serata, che è stato gentilmente accompagnato a Trapani dalla signorina Viviana Ancona.
L'incontro, inizialmente fissato per sabato 26 ottobre, era stato appositamente spostato in attesa della pubblicazione appena avvenuta del nuovo libro del relatore dal titolo '' Contro l'inverno della memoria ( e della storia ) '', argomento che sarebbe stato il tema della serata.
I lavori sono stati aperti dal Prof. Salvatore Valenti che dopo un breve presentazione del Prof. Marino, peraltro molto noto ai soci per aver per molti anni in passato assiduamente partecipato alle attività culturali del sodalizio, gli ha ceduto subito la parola.
Il Prof. Marino ha iniziato il suo intervento motivando il titolo dato al suo ultimo lavoro prendendo spunto da quanto sta accadendo in alcuni paesi ovvero il tentativo di rifondazione di un movimento di ultradestra, ovvero ancora a destra del populismo, portato avanti da una massa di giovani che peraltro hanno scarsa conoscenza dell'idealismo nazista ma di cui però conoscono solo il nome condividendone la violenza.
Ad essi comincia a contrapporsi un altro movimento in difesa della democrazia ovvero il movimento delle sardine che sono gruppi di manifestanti che si presentano come un popolo di persone normali e di tutte le età, accomunati da un comune sentire: la lotta contro i populisti che tentano di affogare i contenuti politici sotto l'oceano di comunicazione vuota sulla base del potere loro conferito solo da quella parte del popolo che li ha eletti.
Il messaggio da loro portato avanti è quello che oggi è tempo di sfidare con la partecipazione civile, l’impegno in prima persona e la coscienza critica, la retorica di una comunicazione vuota, senza tuttavia ricorrere nè agli insulti, né alla violenza.
Entrambi i movimenti, in ogni caso, secondo l'autore mancano di memoria storica, in quanto le nuove generazioni che oggi sono soggette sia ad emozioni negative che positive vivono in un presente in cui manca il rapporto con il passato ovvero con la storia e quindi con la memoria e da ciò il titolo del libro che considerando l'attuale periodo ad una stagione invernale pone la stessa in una situazione di letargo in attesa di un risveglio che necessariamente prima o poi dovrà avvenire con l'vvento della primavera.
Nel libro l'autore si interroga sul perchè di questa crisi e dopo aver spiegato cosa si intende per memoria, memoria individuale , memoria colletiva memoria attiva e passiva precisa anche che la memoria collettiva può essere anche truffata facendo semplicemente sparire parte della storia reale e suggerisce cosa bisognerebbe fare per rilanciare la memoria nel futuro.
Si interroga anche sulla possibilità che essa possa sparire, ma in realtà ciò non potrà mai avvenire perchè intrinsecamente legata a quella dell'uomo che per il fatto di semplicemente vivere giorno dopo giorno viene conservata all'interno di ognuno di noi.
Oggi tuttavia, a differenza del pssato, la memoria collettiva è largamente conservata negli archivi elettronici e quindi è facilmente consultabile con un semplice comando. Facendo ciò però essa viene trsformata in una cosa e l'uomo si libera del peso, anche se ciò talvota non è gratuito, e dalla fatica di ricordare.
Tutto questo ha la conseguenza di limitare non solo le sue facoltà di rielaborazione ma di produrre anche l'affievolimento generico di alcune delle sue altre facoltà cosa che sta avvenendo con il progredire inarrestabile della civiltà. In altre parole facendo un paragone con l'uso dei computer o dei calcolatori si può arrivare ad ottenere un risultato senza conoscere i meccanismi propri e le diverse procedure relative al calcolo tradizionale, ma ciò nel caso della memoria potrebbe dar luogo ad inconvenienti.
Oggi pertanto si è nella fase più acuta della disabitudine a ricordare anche perchè per sua natura l'uomo tende ad eliminare dalla sua memoria tutto ciò che non vuole ricordare o le parti della sua vita che normalmente hanno comportato cattivi ricordi o decisioni molto sofferte.
Pertanto la memoria è in altri termini la consapevolezza di considerare il presente come conseguenza del passato e la lezione del passato deve servire come punto di partenza per rielaborare e costruire un futuro che necessariamente dovrà essere diverso e migliore del passato altrimenti non ci sarà stato alcun progresso.
Tutto quanto sopra detto è applicabile anche all'uomo di oggi che in futuro dovrà evolversi e progredire necessariamente migliorandosi per non restare quello che era prima o addirittura, ritornando indietro, peggiarondosi perchè altrimenti non ci sarà stato progresso.
E' con queste affermazioni e considerazioni che il Prof. Marino ha chiuso il suo intervento e la presentazione del suo nuovo lavoro.
E' seguito un breve dibattito al quale hanno partecipato molti dei presenti in sala. Al suo termine il Prof. Valenti dopo aver ringraziato il relatore per avere ancora una volta accettato l'invito dell'Associazione a relazionare venendo appositamente da Palermo, a ricordo della serata gli ha offerto il libro di S. Costanza '' La libertà e la roba - L'età del Risorgimento '' mentre alla signorina Ancona che lo ha accompagnato la signora Aloma Anselmo ha offerto a ringraziamento un omaggio floreale.
La serata si è quindi conclusa con i saluti di arrivederci a sabato 7 dicembre 2019 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo evento in programma previsto dal caledario delle attività del XXXIII Corso di cultura per l'anno 2019.