2022 - 04 - 30: Dott. Giuseppe Passalacqua - I pionieri del teatro siciliano
Sabato 30 aprile 2022 alle ore 18.15 nella sala delle riunioni dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese, sita in Trapani via Vespri 32, come previsto dal calendario delle attività del XXXVI Corso di cultura per l'anno 2022 si è tenuto l'incontro con il Dott. Giuseppe Passlacqua che ha relazionato sul tema '' I pionieri del teatro siciliano ''.
L'ospite, non nuovo alle attivività culturali del sodalizio, in quanto assiduo partecipante da molti anni ad esse e quindi ben conosciuto dai soci, è stato accolto e salutato dal Presidente, Prof. Salvatore Valenti, e dai presenti con la consueta cordialità e cortesia.
Il Prof. Valenti, dopo aver aperto i lavori e presentato brevemente l'argomento della serata, gli ha ceduto subito la parola ed il Dott. Passalacqua, dopo aver ringraziato l'Associazione per l'invito rivoltogli, che ancora una volta gli avrebbe consentito di disquisire su un argomento a lui molto congeniale, è entato subito in argomento.
Si riporta di seguito una breve sintesi, liberamente tratta da quanto riferito nel corso dell'incontro, che è stato integrato dalla proiezione di una serie di interessanti diapositive, frutto di una sua ricerca in merito, che, gentilmente resa disponibile, è stata inserita al termine di queste note.
Il relatore ha iniziato dicendo che la parola '' pionieri '' inserita nel titolo della sua esposizione ben si è calzato ai protagonisti, tutti siciliani, di cui avrebbe parlato, che non si limitarono a presentare i loro spettacoli in dialetto siciliano solo in Sicilia ma li portarono per primi in altre città italiane ed anche all'estero aprendo una nuova strada verso nuove località e considerato però il limitato tempo a disposizione avrebbe riferito dei più noti fra di essi nel periodo di tempo compreso fra la fine del 1800 e la prima guerra mondiale come Nino Martoglio, Angelo Musco, Giovanni Grasso senior, Virginia Balistreri, Giovanni Grasso junior, Totò Majorana e Marianella Bragaglia.
Nino Martoglio, nato a Belpasso il 3 dicembre 1870, era figlio di Luigi, giornalista ed ex garibaldino, e di Vincenza Zappalà Aradas, maestra elementare, è stato un regista, sceneggiatore, scrittore e poeta italiano. Conseguito a 19 anni il brevetto di capitano di lungo corso si avviò successivamente al giornalismo e fondò a 19 anni il giornale satirico '' D'Artagnan '' sul quale oltre a punzecchiare i letterati ed i politici del tempo pubblicava anche le sue poesie in siciliano raccolte successivamente nel volume '' Centona ''.
Nel 1901 cominciò a interessarsi di teatro fondando la '' Compagnia Drammatica Siciliana '' di cui fecero parte Giovanni Grasso senior, Virginia Balestrieri e Totò Majorana che portarono il teatro in lingua siciliana con successo in tutta Italia.
Nel 1907 divenne direttore artistico della compagnia teatrale di Angelo Musco che, oltre a rappresentare lavori di nuovi autori, portava in scena commedie da lui appositamente scritte come '' S. Giovanni decollato '' e '' L'aria del continente '' di cui nel 1935 fu tratto un film.
Nel 1910 creò a Roma, presso il Teatro Metastasio, il '' Teatro Minimo '' sul cui piccolo palcoscenico metteva in scena, curandone anche la regia, soprattutto atti unici, ed i primi lavori teatrali di Pirandello con la collaborazione del quale scrisse '' A vilanza ''.
Il Dott. Passalacqua ha tratteggiato anche la trama di alcune commedie del Martoglio come '' Scuru '', '' A valacanzicula '' e '' L'aria del continemte ' che qui non vengono riportate.
Dal 1913 si interessò anche alla cinematografia prima come sceneggiatore, direttore artistisco per varie case cinematografiche. Come regista girò il primo film muto italiano '' Sperduti nel buio '', tratto dal dramma di Roberto Bracco, i cui ruoli principali erano sostenuti da alcuni attori che recitavano nella la sua compagnia teatrale, di cui successivaente si sarebbe parlato.
Il film, girato a Napoli, narra le vicende di una giovane, Paolina, figlia illegittima di una ragazza sedotta ed abbandonata da un nobile, il Duca di Vallanza, che, vivendo di espedienti, incontra in una taverna Nunzio che, cieco, si mantiene suonando il violino. I due, sostenedosi a vicenda, si innamorano nella speranza di avere una vita migliore, ma poi si separano. Il Duca, divenuto vecchio e malato, preso dal rimorso, avrebbe voluto che Paolina avesse in eredità i suoi beni, ma la sua amante fece in modo che ciò non avvenisse. Nunzio, anche se cieco riesce a difendere Paolina dalle mire di un malvivente, ed i due ritrovatisi di nuovo, nel tentativo di trovare una vita migliore, decidono di andare a vivere altrove.
Morì a 51 anni, il 15 settembre 1921 a Catania, in circostanze che non furono mai comppletamente chiarite.
Le sue opere, ispirate al verismo, alla bellezza del paesaggio siciliano, alla contrapposizione fra povertà e ricchezza si protrasse fino agli anni ' 30 e molte sue opere furono portate anche sul grande schermo dove era stato introdotto nel frattempo il sonoro.
Di alcune sue opere come ' L'aria del continente '', '' Scuru '' e '' A valacanzicula '' il relatore ne ha ricordato un breve riassunto delle vicende.
Angelo Musco, nato a Catania il 18 ottobre 1871, iniziò a recitare quando aveva 16 anni nell'opera dei pupi e nel 1887 entrò a far parte della compagnia di marionette di Michele Insanguine dove mise in evidenza la sua capacità recitativa. Nel 1889 passò al teatro di varietà e nel 1899 nella compagnia di Giovanni Grasso senior dove si recitava in genere in dialetto.
Nel 1902 iniziò la sua collaborazione con Nino Martoglio dopo che questi lo aveva visto recitare a Roma. Lo stesso Martoglio divenne poi il direttore della sua compagnia scrivendogli appositamente '' S. Giovanni decollato '' e '' L'aria del continente ''.
Nel 1912 fondò la Drammatica Compagnia Siciliana Marinella Bragaglia - Angelo Musco e due anni dopo in seguito allo scioglimento della precedente fondò la Comica Compagnia del Cavaliere Angelo Musco anche con l'appoggio del Pirandello. Di tale compagnia fece parte anche Rosina Anselmi.
Per lui Pirandello scrisse parecchi lavori fra cui '' 'A birritta cu' i ciancianeddi'', '' Liolà '' e '' Pensaci Giacomino! '' che nel nel 1932 fu trasformato in un film, con Angelo Musco protagonista, che oltre a riscuotere un buon successo segnò il passaggio dell'attore al cinema che nel 1934 si ripetè interpretano '' L'eredità dello zio buonanima ''.
Nel 1923 Angelo Musco sposò la compagna d'arte Desdemona Balistreri, da cui ebbe quattro figl, sorella di Virginia Balistreri.
Fra gli anni venti e trenta la compagnia di Musco effettuò numerose tournè in Italia ed all'estero, anche a New York, riscuotendo ancora grande successo.
Morì il 6 ottobre 1937 al termine di uno spettacolo a Milano tenuto al Teatro Olimpia.
La sua bravura stava nella sua comicità e nell'interpretazione psicologia dei personaggi che rappresentava.
Giovanni Grasso senior, per distinguerlo da un cugino omonimo più giovane detto junior, nato a Catania il 19 dicembre 1873, considerato come il più gande attore tragico del mondo, iniziò a recitare nel teatro dell'Opera dei Pupi del padre Angelo ed avviato al teatro da Nino Martoglio che aveva creato nel 1901 la Compagnia Drammatica Siciliana in cui recitavano altri attori illustri del tempo come prima detto e con tale compagnia interpretò molte opere di successo sui più importanti palcoscenici , italiani, europei ed extraeuropei.
Sotto la direzione di Nino Martoglio nel 1914 interpretò il primo film muto della storia intitolato '' Sperduti nel buio ''. in cui recitarono anche altri attori della sua compagnia. Morì a Catania il 14 ottobre 1930.
Il Dott. Passalacqua ha successivamente parlato dell'attrice teatrale e di cinema italiana, Virginia Balistreri. Nata a Trapani il 15gennaio 1888 andò a vivere a Catania con la famiglia e la sorella Desdemona, ed in quella città iniziò a recitare vicino a Giovanni Grasso e sotto la direzione di Nino Martoglio anche nel cinema muto nel film '' Sperduti nel buio '' girato nel 1914 interpretando la parte di Paolina. Successivamente ha recitato anche al fianco di altri famosi attori italiani. La sua migliore interpretazione fu quella di Santuzza nella '' Cavalleria rusticana '' di Mario Gargiulo.
Sposò Giovanni Grasso junior mentre la sorella Desdemona, anche lei attrice, andò in sposa ad Angelo Musco. Morì a Roma nel 1960.
Giovanni Grasso junior, nato a Catania nel 1888 in una famiglia di teatranti, era cugino di Giovanni Grasso senior, come detto sopra, sposò Virginia Balistreri già famosa interprete del cinema muto. Insieme fondarono diverse compagnie teatrali, recitarono anche con Angelo Musco ed anche nella compagnia di Nino Martoglio e Luigi Pirandello. Nel 1932 passò alla cinematografia dove interpretò da caratterista molti film. Morì a Catania nel 1955.Totò Majorana nacque a Militello Val di Catania nel 1874 in una delle più importanti famiglie di quella città. Iscrittosi all'università, ben presto la abbandonò per iniziare a recitare prima da dilettante e successivamente da professionista. Fu componente delle più note compagnie teatrali siciliane dell'epoca: Angelo Musco, Nino Martoglio, Giovanni Grasso senior e Virginia Balestrieri. Insieme al Grasso realizzarono lunghe tournè in Europa ed in America ed insieme abbandonarono anche le scene. Fu anche attore cinematografico.Morì a Roma nel 1944.Il Dott. Passalacqua ha concluso la sua esposizione parlando di Marinella Bragaglia attrice siciliana di grande fascino, '' figlia del teatro, del mare e del vento ''.Nacque a bordo di una nave in transito nelle acque di Palma di Montechiaro il 7 novembre 1882 perchè la sua famiglia di attori guitti si stava recando in Grecia per una serie di esibizioni. In tenera età iniziò a recitare con i genitori e già ai primi del novecento era primattrice nella compagnia di Giovanni Grasso che con le sue tournè contribuì a rendere popolare il teatro dialettale siciliano.Innamoratasi di un attore della stessa compagnia, nel 1903 fuggì con lui lasciando la compagnia e successivamente lo sposò.
Fu particolarmente seguita da Nino Martoglio, recitò in vari teatri importanti in Italia ed all'estero, intraprese anche la carriera cinematografica.
Morì nel 1918 a seguito dell'affondamento, al largo di Pantelleria, della nave, silurata da un sommergibile, a bordo della quale si stava recando a Tunisi dopo aver appreso della morte del marito.
Alla conclusione dell'interessante e dettagliata esposizione del dott. Passalacqua è seguito un dibattito nel corso del quale si sono avuti molti interventi da parte dei presenti in sala che hanno chiesto chiarimenti e posto numerosi quesiti in merito alla tematica della serata.
Al suo termine, il Prof. Valenti, dopo aver ringraziato l'oratore, a ricordo della serata, a nome dell'Associazione e proprio, gli ha fatto dono della copia di un proprio acquerello riproducente uno scorcio di Erice e del saggio '' Mario Gori - Nuvole nell'anima '' a cura di Marco Scalabrino.
La serata si è conclusa con i saluti di arrivederci a sabato 7 maggio 2022 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo evento previsto dal calendario delle attività del XXXVI Corso di cultura.