2012 - 04 - 21 : Dott. Rosario Lentini - Le tonnare del trapanese

Sabato 21 aprile 2012 alle ore 18.15 nella sala delle riunioni '' Antonio Buscaino '' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 alla presenza di un numeroso gruppo di soci e di simpatizzanti si è svolto l'incontro con il Dott. Rosario Lentini.
L'ospite, che già varie volte in passato ha tenuto interessanti relazioni partecipando ai Corsi di Cultura dell'Associazione, è stato accolto dal Presidente Prof. Salvatore Valenti.
Presentando il relatore il Pro
f. Valenti ha voluto precisare che l'incontro di oggi è il secondo di una serie di cinque incontri, il primo dei quali è stato anticipato a sabato 17 marzo 2012, il cui svolgimento è stato previsto nel calendario per i mesi di aprile e maggio 2012, ed il cui tema generale è stato incentrato sull'economia del trapanese.
Ciò premesso ha ceduto la parola all'ospite.
Il Dott. Lentini, autore di varie pubblicazioni nonchè di laboriose ed interessanti ricerche in vari campi, ha ringraziato per l'accoglienza ricevuta, ha espresso il proprio piacere per essere stato invitato all'incontro odierno ed ha precisato che tali eventi sono per lui occasioni e stimolo per effettuare nuove ricerche o per richiamarne e completarne altre già avviate in passato.
L'esposizione è stata accompagnata dalla proiezione di numerose diapositive relative agli edifici delle tonnare o di ciò che ne rimane e di alcuni documenti storici dell'epoca ricavati dagli archivi notarili.
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto esposto dal Dott. Lentini e le  foto di alcune delle diapositive mostrate. 

La Sicilia deve essere annoverata non solo come storica produttrice di grano o cereali ma anche per le numerosissime tonnare che si ritrovavano lungo le sue coste ed in special
modo nel trapanese che pur essendo considerate storicamente meno importanti nel contesto generale delle sue ricchezze hanno consentito in alcuni periodi particolari la sopravvivenza di chi vi si dedicava.
La pesca del tonno era una pesca chiaramente e decisamente stagionale
essendo il periodo propizio quello in cui si aveva lungo le sue coste il passaggio dei tonni. Tale periodo andava dagli inizi di giugno alla metà di luglio e le tonnare si distinguevano in tonnare di andata che erano la quasi totalità ed in tonnare di ritorno delle quali ne esisteva solamente qualcuna.   
Dal 1200 in poi si potevano pertanto contare lungo le coste del trapanese, a vario titolo fra operanti o semplicemente menzionate o mai entrate in produzione, numerosissime tonnare:
- Tonnara della Sicciara: u
bicata tra Balestrate ed Alcamo Marina
- Tonnara Magazzinaggi: ubicata fra Alcamo Marina e Castellammare del Golfo
- Tonnara di Castellammare del Golfo
- Tonnara di Scopello
- Tonnara dell'Uzzo: ubicata nel territorio dell'attuale Riserva dello Zingaro
- Tonnara di Secco: ubicata prima di S. Vito Lo Capo
- Tonnara di S. Vito Lo Capo
- Tonnara di Cofano
- Tonnara di Cortigrulo: ubica
ta fra Monte Cofano e Bonagia
- Tonnara di Bonagia
- Tonnara di S. Cusumano: ubicata fra Bonagia e Trapani
- Tonnara di S. Giuliano Pala
zzo: ubicata a Trapani
- Tonnara di Levanzo o di Formica: ubicata sull'Isolotto della Formica e quindi di fronte all'isola di Levanzo
- Tonnara di Favignana:
ubicata sull'isola di Favignana
- Tonnara di Nubia: ubicata a Nubia
- Tonnara di S. Teodoro: ubicata prima di Marsala
- Tonnara di Boeo: ubica
ta a Marsala
- Tonnara di Cannizzo: ubicata a Marsala
- Tonnare di Scibiliana: ubicata fra Marsala e Mazara del Vallo

- Tonnara di Tonnarella: ubicata a Mazara del Vallo
- Tonnara di Torretta Granitola: ubicata a Capo Granitola ( unica tonnara di ritorno )
- Tonnara di Tre fontan
e: ubicata nella località di Tre Fontane nei pressi di Campobello di Mazara
ed in tutte era ovviamente esercitata o avrebbe dovuto esercitarsi la pesca del tonno.  

Di molte di esse si hanno notevoli riscontri storici in diversi atti notarili dell'epoca anche talvolta molto dettagliati, per altre si hanno notizie vaghe perchè, se anche concesse per lo sfruttamento

della pesca, di fatto non sono mai entrate in produzione.  Di alcune di esse si hanno anche riscontri cartografici d'epoca e risalenti al 1600 come si evince dalle fotografie sopra riportate.

Delle tonnare menzionate l'oratore ha fornito notizie in relazione alla loro concessione, alla proprietà ed agli edifici costruiti e necessari all'esercizio della attività.
Ovviamente tali informazioni sono state molto dettagliate e piuttosto complete per quelle di maggiore importanza e per le quali il Dott. Lentini ha ritrovato anche accurati  rendiconti in merito ai contratti stipulati all'epoca ed anche in relazione alla suddivisione di quanto ricavato dalla stagione di pesca fra i proprietari e quanti vi lavoravano tenuto conto delle mansioni e delle funzioni che essi erano chiamati a svolgere. Oltre agli addetti alla pesca vera e propria numerose erano anche le persone che nel periodo della attività svolgevano altre funzioni sussidiarie affinchè l'intera organizzazione potesse funzionare nel migliore dei modi.
Particolarmente apprezzati erano i '' rais '' del trapanese che in molti casi erano chiamati anche a svolgere funzioni di consulenza nella individuazione di nuove zone di pesca o di installazione di













nuove tonnare sia
in Sicilia che al di fuori di essa.
Nel corso dell'esposizione il relatore ha omesso di trattare delle tonnare di Levanzo e di Favignana  in quanto oggetto di un incontro specifico negli anni precedenti.
In merito a quelle trattate parecchie sono state le diapositive mostrate di ciò che oggi rimane delle strutture murarie degli edifici allora costruiti; di molte non c'è, per vari motivi,  più alcuna traccia, di altre esistono solamente
dei ruderi perchè il tempo trascorso dal loro abbandono, l'incuria nonchè i
ripetuti atti di vandali
smo subiti hanno fatto perdere anche la identità e le caratteristiche che le costruzioni avevano, altre sono state trasformate nel nome di un turismo di massa sempre più crescente in strutture ricettive; altre, ma ben poche, hanno ancora conservato le loro peculiarità perchè, anche se non più operanti, i proprietari ne hanno curato il mantenimento. Il Dott. Lentini non ha inoltre trascurato di fornire notizie di tipo statistico in merito al numero delle prede che venivano effettuate dalle diverse tonnare e nei vari anni basandosi sulle notizie che alcune delle tonnare stesse fornivano agli uffici centrali negli anni della loro attività. In base ai numeri disponibili ha potuto evincere i massimi ed i minimi delle varie stagioni di pesca, ma soprattutto la inarrestabile decadenza che per vari motivi si è avuta degli ultimi due decenni.
L'attività della pesca del tonno nel trapanese oggi è completamente scomparsa e i motivi di ciò sono di varia natura e da ricercare in campi diversi.
La pesca indisciplinata dei tonni anche di piccola taglia condotta in pieno oceano
direttamente nelle zone di riproduzione, l'aumento del traffico marittimo all'interno del Mediterraneo sia di altura che costiero, la propulsione meccanica delle navi, l'aumento dell'inquinamento anche acustico delle acque, la antieconomicità della cala della tonnara in relazione alle spese da sostenere ed agli esigui risultati economici ricavati dalla pesca per lo scarso numero non solo di catture ma anche delle dimensioni delle prede, hanno reso la tonnara un investimento economico in perdita e quindi non conveniente e ben poca cosa rispetto a quando le prede erano numerosissime e di buon peso e tutta la filiera rendeva ricavati ben remunerativi e costituiva quindi una fonte di reddito e di lavoro per coloro che vi si dedicavano anche se stagionalmente.
Oggi con l'estinzione delle tonnare del trapanese tutta una serie di professioni, tradizioni, canti e tecniche lavorative, imbarcazioni di lavoro che venivano utilizzate nella cala delle reti, nel loro recupero ma soprattutto nella fase finale della pesca denominata '' la mattanza '' rischiano di scomparire del tutto fagocitate dal tempo e dall'abbandono e solo talvolta ricordate occasionalmente.

Al termine della relazione è seguito un animato dibattito al quale hanno preso parte molti dei presenti. Un intervento molto significativo fra quelli effettuati ha voluto però precisare che anche attività di una certa importanza commerciale si svolgevano in parte nell'epoca presa in considerazione in Sicilia quale ad esempio la produzione di zucchero e l'allevamento dei bachi da seta che tradizionalmente erano fatte da cittadiini di origine ebrea. Con la cacciata degli stessi da parte della corona spagnola tali attività andarono perdute e non sono state più recuperate.
Chiuso il dibattito il Professor Valenti ha ringraziato l'oratore per l'interessante argomento trattato e si è augurato che quanto detto possa prima o poi costituire la base per una ulteriore pubblicazione.
Al Dott. Lentini infine, a ricordo delle serata, è stato offerto il tradizionale piatto di ceramica ed il libro '' Giuseppe Err
ante - pittore trapanese ''.
Sono seguite le tradizionali fotografie
di rito.
La presidenza ha fatto seguire alcune
comunicazioni relative alle prossime attività previste dal calendario:
- l'escursione di mercoledì 25 aprile 2012 a Sciacca ed a S. Biagio Platani con il raduno a Piazza Stazione e partenza alle ore 7.30 con ritorno nella stessa serata
- la scampagnata a Villa Zina
prevista per il 1° maggio 2012 con l'anticipo dell'orario di ritrovo e partenza da Piazza Stazione alle ore 10.30 e per la quale si è ancora in tempo per effettuare la prenotazione per il pranzo
- il viaggio in Trentino - Alto Adige dal 14 al 21 maggio 2012 che ha subito una variazione di programma relativa a mercoledì 16 maggio 2012.

La serata si è conclusa con l'arrivederci a sabato 28 aprile 2012 alle ore 18.00 per il prossimo incontro nei locali dell'Associazione.
 


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