2019 - 02 .02: Avv. Santino Di Marzo - La Congregazione del SS. Rosario di Trapani

Sabato 2 febbraio 2019 alle ore 18.20 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popoari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 con la partecipazione di numerosi ospiti, simpatizzanti e di un numeroso gruppo di soci si è tenuto il settimanale incontro previsto dal programma delle attività culturali del XXXIII Corso di cultura per l'anno 2019.

Il relatore della serata, Avv. Santino Di Marzo, avvocato civilista e Superiore dal 2013 della Congregazione del SS. Rosario di Trapani, su cui è incentrato il tema della serata, è stato accolto cordialmente dal Presidente e dai presenti ed ha partecipato per la prima volta alle attività cuturali del sodalizio.

Aprendo i lavori della serata il Prof. Valenti nel presentare il tema che sarebbe stato successivamente trattato dall'Avv. Di Marzo si è brevemente raccordato con quanto precedentemente detto nelcorso di una sua coneferenza del 14 aprile 2018 avente per tema '' Chiesa, Convento di S. Domenico ed il Crocifisso miracoloso '' in quanto strettamente correlato con quanto sarebbe stato successivamente detto e quindi ha ceduto la parola al relatore. 

L'Avv. Di Marzo iniziando il suo intervento ha ringraziato il Prof. Valenti e l'Associazione per avergli rivolto l'invito a relazionare su di un tema che gli era molto a cuore ovvero della Congregazione del SS. Rosario di Trapani di cui è il Superioredal 2013 e successivamente del Beato Pier Giorgio Frassati dal Papa Giovanni Paolo 2° nominato patrono della Congregazione del SS. Rosario e dalla stessa venerato nella sua sede ovvero nella Chiesa del Rosariello adiacente alla Chiesadi S. Domenico in Trapani.

Iniziando la sua esposizione iil relatore ha voluto ricordare alcuni componenti la Congregazione ora scomparsi che molto hanno fatto per essa come il Dott. Saverio Catania, Il Prof. Filippo Burgarella, il beatto Pier Giorgio Frassati, ed ha ricordato come egli da giovane accompagnava la sera la nonna alla Chiesa del Rosariello dove si recitava immancabilmente il Santo Rosario che allora, recitato in latino, non sempre era, nel significato di alcune allocuzioni, ben compreso dai fedeli stessi.

La Chiesa di S. Domenico era ed è ubicata nella Trapani antica ed odierna nel quartiere di mezzo su una collinetta e fu costruita per volere di Re Giacomo di Aragona a proprie spese per adibirla a reale cappella ed inizialmente fu detta di S. Maria la Nuova perché esisteva in quel luogo una antica Cappella dedicata alla SS.ma Vergine e fu concessa ai Domenicani che qualche tempo prima erano arrivati in città reduci dalle crociate.

La regola di costituzione della Congregazione del SS. Rosario risale ad un documento del 1628, anche se qualcuno presume che essa era già operante dal 1560, con la finalità di contrapporsi al luteranesimo.
Il relatore sulla base di un quadro che si trova nella suddetta Chiesa raffigurante S. Domenico in atteggiamento compassionevole sotto l'immagine del Cristo in atto di lanciare degli strali, simbolo della giustizia divina, è anche posto ai piedi della Madonna che accenna a proteggerlo denotando in tal modo la  intensa spiritualità dell'ordine dei Domenicani nei confronti della stessa. 

Altro quadro è quello relativo alla battaglia di Lepanto in cui le flotte cristiane, federate sotto le insegne di Papa Pio V, anche lui di origini domenicane, batterono le flotte dellImpero ottomano e ciò anche in relazione alla problematica del predominio nel Mediterrraneo da parte delle flotte cristiane.

Le Congregazioni, a Trapani, in quel periodo ce ne erano oltre 100, nascevano sia a scopo caritativo ( seppellire i morti, aiutare le vedove, assistere gli ammalati ed i poveri ecc. ) anche per onorare un santo particolare.

Le finalità della Congregazione del SS. Rosario, come anche riportato nel 1° capitolo della sua costituzione, erano quelle di mettere in evidenza le persone dei confratelli a cui si proponeva un messaggio di fede al fine di salvare la propria anima portando avanti una lotta contro due nemici: le tentazioni del mondo proprie della persona umana nei vari campi e nelle varie situazioni e le tentazioni del diavolo per vincere le quali, in quanto più forte dell'uomo e quindi avvantaggiato su di esso, lo stesso ha bisogno dell'aiuto di Dio ovvero della Fede.

Nella stessa chiesa vi è un quadro di S.Pietro martire nato a Verona da famiglia catara ed entrato a far parte dell'ordine dei Domenicani, convinto oppositore delle eresie. Nel 1232 Papa Gregorio IX lo inviò in Lombardia con il mandato di reprimere l'eresia e nel 1251 papa Innocenzo IV lo nominò inquisitore.  Nel 1252 fu assassinato da alcuni sicari ma uno di essi successsivamente si pentì del gesto tanto che anche lui successivamente fu proclamato beato. Cosa questa non rara nella Chiesa il cui esempio più chiaro ed eclatante è quello relativo a S. Paolo, uccisore di S. Stefano nonchè convinto persecutore dei cristiani, che conerttosi sulla stada di Damasco diventò uno dei santi più noti della Chiesa ed esempio della trasformazione che la Grazia di Dio può operare nell'animo umano. 

L'adozione del rosario come forma popolare di preghiera da parte delle numerose Confraternite fondate da Pietro da Verona ne favorì la gran diffusione, al punto che la sua " invenzione " venne anche erroneamente attribuita a san Domenico di Guzmán.

Infine l'Avv. Di Marzo si è soffermato sulla vita e le opere del beato Pier Giorgio Frassati ( Torino 1901 - 1925, terziatio domenicano, membro della FUCI e dell'Azione Cattolica ), iscritto anche alla Società S. Vincenzo De Paoli, che profuse un impareggiabile impegno in favore dei poveri e dei più bisognosi. Proclamato beato nel 1990 da papa Giovanni Paolo II e, ancorché non canonizzato, è considerato uno dei santi sociali torinesi.

Nato in una delle famiglie più in vista dell'alta borghesia torinese, il padre Alfredo fondò il 1° gennaio 1896 il giornale '' La Stampa '' di Torino, in occasione della 1^ guerra mondiale, anhe se molto giovane, s'impegnò alacremente per rendersi utile inviando ai soldati e alle loro famiglie i pochi propri risparmi delle somme che la famiglia, pur facoltosa, con molta parsimonia gli passava.

Giovane, scherzoso e goliardico, nascondeva l'aspirazione a un'amicizia profonda, fondata sul vincolo della recita quotidiana del rosario, sulla comunione e sulla fede che manifestava in ogni suo atto della vita quotidiana.

Morì 1l 4 luglio 1925 in seguito al rapido evolversi di una meningite folgorante forse contratta nelle sue visite alle abitazioni dei più poveri ed ai cui sintomi non fu data la dovuta importanza anche perchè negli stessi giorni l'attenzione della famiglia era rivolta alla nonna materna che infatti morì qualche giorno prima.

I genitori compresero la gravità delle condizioni di Pier Giorgio proprio il giorno della morte della nonna, quando egli non riuscì ad alzarsi dal letto per partecipare alla celebrazione delle esequie. Il giovane stava morendo senza che la famiglia se ne fosse resa conto ed era ormai troppo tardi per qualsiasi rimedio.

L'Avv. Di Marzo ha concluso la sua relazione riferendo che il beato Pier Giorgio Frassati è onorato dagli aderenti alla Congregazione del SS. Rosario nella chiesa del Rosariello in cui è esposta una sua fotografia in quanto patrono della Congregazione stessa.

E' seguita quindi una interessante discussione nel corso della quale si anche dibattuto sulla differenza fra il termine '' Congregazione '' ( congregazione da congregare, ovvero riunire in gregge, è un gruppo di persone radunato per motivi religiosi oppure laici. Nell'uso normale il termine è adoperato principalmente nel contesto della Chiesa cattolica ) e '' Confraternita '' ( confraternita si intende, ai sensi dei canoni 298 e seguenti del vigente Codice di diritto canonico, un'associazione pubblica di fedeli della Chiesa cattolica che ha come scopo peculiare e caratterizzante l'incremento del culto pubblico, l'esercizio di opere di carità, di penitenza, di catechesi ) che talvolta usate sinonimamente hanno in realtà finalità diverse seppur simili.

Molte sono stati gli interventi dei presenti che hanno chiesto all'oratore ulteriori notizie e chiarimenti ai quali sono state fornite in ogni caso risposte esaurienti.













Concluso il dibattito i Prof. Valenti ha ringraziato l'Avv. Di Marzo per l'interessante tema trattato ed a ricordo della serata gli ha fatto dono del suo libro '' Matrimonio - Usanze e costumi antichi e recenti in Provincia di Trapani '' e del libro di S. Costanza '' La libertà e la roba - L'età del Risorgimento ''.


La serata si è conclusa con l'arrivederci a sabato 9 febbraio 2019 alle ore 18.00 nei locali del Sodalizio per il prossimo incontro previsto dal programma delle attività culturali del XXXIII Corso di cultura per l'anno 2019.

Switch to Day Switch to Night