2011 - 10 - 29 : Il linguaggio ermetico dell'Architettura Palermitana - Arch. Giovanna Mirabella

Sabato 29 ottobre 2011 alle ore 18.30 nella sala delle riunioni ' Antonio Buscaino ' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32, si è tenuto l'incontro con l'Arch. Giovanna Mirabella sul tema già previsto dal calendario. L'ospite, non nuova agli incontri con l'Associazione, è stata ricevuta cordialmente dal Presidente Prof. Salvatore Valenti e dai presenti che le hanno espresso il piacere di averla ancora una volta fra di loro.
Dopo una breve presentazione, il Presidente le ha ceduto la parola.

L'oratrice dopo aver ringraziato i presenti per l'accoglienza ricevuta, ha voluto sottolineare il legame pluriennale che la lega all'Associazione ed il piacere con cui ogni volta viene a tenere la sua relazione.
Ha iniziato quindi ad illustrare il tema dell'incontro che è stato accompagnato dalla proiezione di numerose diapositive delle quali se ne ripotano alcune.

Si trascrive di seguito un breve riassunto liberamente tratto da quanto esposto dall'Arch. Mirabella.

La relatrice ha iniziato a parlare del significato che può essere attribuito al termine ermetico:
- qualcosa che non appare chiara ed esplicita
- qualcosa che potrebbe essere legata al dio Mercurio che, dotato di caduceo, nella mitologia greca aveva molte funzioni: messaggero degli dei, accompagnatore delle anime nell'aldilà, ecc.
- qualcosa che è legato al mercurio che come noto è un metallo di colore argenteo normalmente allo stato liquido e quindi scorrevole e fuggevole e che presenta molte caratteristiche particolari.

Con la proiezione di una immagine che rappresenta il Padreterno che organizza mondo contenuta in una Bibbia del 13° secolo e rifacendosi ai versetti del prologo del Vangelo di S. Giovanni:

In principio era il Verbo
Ed il Verbo era presso Dio
Ed il Verbo era Dio
Tutto è stato fatto per mezzo di lui

ha voluto sottolineare come inizialmente il caos primordiale fu scosso da una vibrazione che conferì la forma alle galassie ed agli esseri tutti volendo intendere con ciò che il suono e le relative vibrazioni che lo compongono può essere considerato come l'energia creatrice dell'universo.

Nell'antichità chi si sinteressò di queste argomentazioni fu Pitagora che con lo studio del
' Monocorde ' scoprì le relazioni numeriche che esisono fra le varie armoniche di una vibrazione base e il numero dei tratti in cui una corda vibrante ( il monocorde appunto ) veniva suddivisa e su ciò basò la sua concezione dell'Universo ritendolo equivalente ad un monocorde la cui estremità superiore era fissata in cielo ( che rappresentava il puro spirito ) e quella inferiore che era fissata alla terra ( che rappresentava la pura materia ). Da ciò la convinzione che tramite lo studio della vibrazione era possibile conoscere tutti gli aspetti della natura e la possibilità di elevarsi anche spiritualmente.

Successivamente è passata a fare alcune considerazioni sul numero aureo o  segmento aureo o sezione aurea o divina proporzione di un segmento intendendo con ciò il ' numero che rappresenta il rapporto in cui devono stare i due segmenti che lo compongono, uno più lungo ed uno più corto, e che deve essere ancora pari al valore del rapporto del segmento più lungo e la lunghezza totale del segmento '. Il valore di tale rapporto è pari a 1,61803........( numero irrazionale ovvero con infinite cifre decimali ) indicato con il simbolo Φ ( psi ) ed in in formula:
Y/X = Y/ X+Y, con Y la parte più lunga ed X la parte più corta di tutto il segmento.
Tale numero, che presenta varie e particolari proprietà matematiche, era detto anche divina proporzione perchè era considerato alla base di tutta la creazione ed un oggetto che veniva costruito sulla base di queste proporzioni era in grado di trasmettere a quelli che che lo osservavano una sensazione di armonia e pertanto veniva anche chiamato il numero della bellezza. Esso veniva ancora considerato come l'unione fra l'infinito trascendentale e la materia per effetto, come già detto, di alcune sue caratteristiche peculiari come sarà visto anche successivamente.
Il valore numerico del segmento aureo prima fu calcolato geometricamente da Pitagora e successivamente fu ricavato matematicamente risolvendo una equazione di 2° grado nell'incognita X che si ricava dalla condizione analitica sopra riportata.
Le figure piane in cui è applicato il numero aureo sono quelle del pentagono regolare, del rettangolo, della spirale e più recentemente dei frattali che sono quelle figure ripetitive che nel piccolo racchiudono il totale. Si possono definire anche figure tridimensionali.
Sono pertanto costruzioni auree quelle che sono costruite o disegnate partendo da un segmento diviso con la sezione aurea.
Tali concezioni sono state applicate dagli Egiziani nella costruzione delle piramidi, dai Greci nella costruzione di templi, da pittori come Leonardo da Vinci, da costruttori diversi nella realizzazione di ville, nella costruzione di cattedrali, nell'uomo di Vitruvio, in architettura ma esempi si hanno anche in natura negli alberi, nella conchiglia del Nautilus, ecc.

Nel Medioevo il concetto di sezione aurea venne ripreso e studiato dal matematico Fibonacci nella sua serie che è composta da un insieme di numeri in cui l'ultimo è dato sempre dalla somma dei due precedenti.

0 + 1 = 1; 1 + 1 = 2; 2 + 1 = 3; 3 + 2 = 5; 5 + 3 = 8; 8 + 5 = 13; 13 + 8 = 21 ...........

Essa presenta la caratteristica che il rapporto fra un numero della serie ed il precedente fornisce  un risultato alternativamente superiore ed inferiore al numero aureo e quindi tali rapporti tendono  ad esso con il tendere della serie all'infinito.

2/1 = 2; 3/2 = 1,5; 5/3 = 1,66; 8/5 = 1,6; .................

Il numero aureo per le sue caratteristiche, ritornato in auge con Fibonacci, assume di nuovo quella sensazione di magico, di trascendentale e di imponderabile che giustamente gli fu attribuita dagli antichi.

Altro elemento di cui ha trattato è il quadrato magico del SATOR o del suo speculare ROTAS.
Esso è un quadrato composto a sua volta da 5 quadrati per lato, per 25 quadrati in totale, in cui sono riportate, sia in orizzontale sia partendo dall'alto, le seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS che possono essere lette dall'alto verso il basso, dal basso in alto, da destra a sinistra e da sinistra a destra.
Questo quadrato palindromo è stato ritrovato nelle più diverse e lontane fra di loro località della terra anche con parole e con linguaggi diversi ma avente sempre le stesse caratteristiche peculiari.
Le parole su riportate sono in latino e svariati e molteplici significati sono stati ad esse attribuiti nel tentativo di spiegare il mistero del loro significato che però nonostante tutto resta tale. Ad esso, che in sostanza appartiene alla categoria dei quadrati magici ( le lettere infatti possono essere sostituite da altre lettere diverse purchè corrispondenti ed ancora da numeri che poi sommati devono dare lo stesso risultato per riga e per colonna ),  sono state attribuite diverse interpretazioni ed utilizzazioni:
- strumento utilizzabile dagli iniziati che ne conoscevano il segreto per disegnare e progettare edifici
- strumento in cui è contenuto il segreto del creato sulla base del quale alcuni scienziati hanno tentato di riprodurre le condizioni da cui è scaturrita la prima scintilla per la creazione dell'Universo ovvero di ciò che ha dato luogo al primo suono primordiale che ha creato la materia e sotto questo aspetto è quindi ricollegabile al pensiero di Pitagora che in esso si identifica per le diverse armoniche che si ottengono dividendo la corda ottenuta dalla sua diagonale
- strumento utilizzato per creare suoni e melodie trasformando lettere in numeri e questi in note
- strumento che unendo solo le vocali o solo le consonanti o solo le parole ATON da origine a griglie aventi forme particolari utilizzabili in vari modi. L'unione infine delle 3 griglie precedenti dà luogo ad una ulteriore griglia che si ottiene unendo ogni vertice dei quadrati periferici ai vertici di tutti gli altri quadrati detta ' matrice armonica o divina ' da cui deriva l'Armonia e le leggi che regolano il Sistema ovvero il Creato. Essa esprime il diffondersi del suono del Creatore tramite le sue armoniche. Il quadrato del SATOR può essere anche ruotato dano luogo ad altre figure.
Inutile sottolineare che da tali grigliati  si ottiene  anche la stella a cinque punte costruita da





Pitagora, segno assunto come riconoscimento degli allievi della sua Scuola, in cui è inserita la sezione aurea di un segmento di cui precedentemente si è parlato.  
Tale reticolato è riconoscibile ed è stato applicato in vari campi come ad esempio: nella facciata della Chiesa di S. Croce a Firenze, nella facciata della Basilica di S. Francesco ad Assisi, nella traccia in pianta del progetto di Castel del Monte in Puglia, nel quadro ' L'ultima cena ' di Leonardo da Vinci, nella stella a sei punte di Salomone,nell'uomo di Vitruvio, ma anche in numerose altre costruzioni religiose ( sinagoghe, templi indù, moschee, ecc. ) il che consente di attribuire al reticolo del Quadrato Magico l'attribuzione di custode degli arcani del Cosmo conferendo ad essi la valenza di musica pietrificata.

Nel reticolo non a caso è anche evidenziabile la squadra dei maestri costruttori del medioevo che rappresentava nel lato lungo il cubito e nel lato corto il piede, misure che stanno fra di loro nel rapporto aureo, e che consentiva ad essi di rigenerare il cosmo per mezzo dell'architettura poichè ogni costruzione rispettava e ripeteva le leggi del creato diventando uno strumento musicale che il suono creatore faceva diventare vivo e vibrante.















Ciò premesso l'Arch. Mirabella è passata alla parte finale del tema che in definitiva dava il titolo all'incontro in quanto molto di quello detto in precedenza può oggi essere riscontrato nella Cattredale di Palermo ed in modo particolare nella sua facciata meridionale per quanto riguarda il timpano e la parte sottostante. 
Le dimensioni del timpano rispettano esattamente quelle del triangolo pitagorico avendo l'angolo in alto di ampiezza pari a 126° e gli angoli alla base di ampiezza pari a 27°; la parte relativa al  colonnato ha invece un'altezza ed una larghezza che stanno nel rapporto aureo. All'interno molti dei simboli ermetici originali sono andati perduti a causa dei cattivi rifacimenti effettuati in passato, all'esterno sul frontone del timpano sono ancora visibili, anche se notevomente degradati per vari motivi, molti simboli utilizzati dai costruttori per trasmettere all'attento osservatore, anche se oggi poco distinguibili, concetti ed informazioni di carattere religioso o storico. Molto più chiari e ben visibili tali simboli possono essere invece osservati nella Cappella Palatina e nella Cattedrale di Monreale dove non si sono invece avuti rifacimenti penalizzanti.















Alla relazione, che è risultata molto interessante e che è stata seguita con molto interesse,  ha fatto seguito un dibattito cui hanno partecipato molti dei presenti che hanno posto quesiti e chiesto chiarimenti ed ai quali l'Arch. Mirabella ha risposto esaurientemente fornendo ulteriori informazioni e precisazioni.




















Terminato il dibattito, il Presidente ha offerto all'ospite il testo ' Storia di Trapani ' di Mario Serraino che è stato molto gradito.

L'incontro si è concluso con le fotografie di rito e con l'arrivederci a sabato 5 novembre.





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