2011 - 11 - 19 : Teatro siciliano - Giuseppe Passalacqua

Sabato 19 novembre 2011 alle ore 18.15 nella sala delle riunioni ' Antonio Buscaino ' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani, via Vespri 32, alla presenza di un folto numero di soci e simpatizzanti ha avuto luogo l'incontro con Giuseppe Passalacqua sul tema previsto in calendario:' Il teatro siciliano '.
L'ospite, non nuovo agli incontri culturali dell'Associazione, è stato cordialmente accolto dai presenti e dal Presidente, Prof. Salvatore Valenti, che dopo una breve presentazione gli ha ceduto la parola.

Si riporta di seguito un breve riassunto liberamente tratto da quanto esposto dal relatore ed accompagnato da alcune istantanee scattate nel corso dell'evento.

L'oratore ha iniziato ringraziando i presenti ed esprimendo il proprio piacere per essere ogni anno invitato agli incontri dell'Associazione diventati ormai una tradizione.
Riferendosi al tema dell'incontro, volutamente generico nella sua enunciazione, quest'anno ha voluto rivolgere la sua attenzione al genere ' Musical ' riferendosi in modo particolare alle opere prodotti da Tony Cucchiara e fra questi a quello intitolato ' Pipino il Breve ' per la sua notorietà.

Tony Cucchiara, nato ad Agrigento e tuttora in attività, inizia la sua carriera nel 1955 come cantautore anche di un certo successo. Successivamente a partire dal 1970 comincia a dedicarsi al musical mettendo in scena Caino ed Abele, che riscuote un notevole consenso dal pubblico e dalla critica, in cui viene affrontato il tema della violenza attraverso i secoli.
Ciò convince il Cucchiara a dedicarsi totalmente al teatro con la produzione di altre commedie musicali ed è proprio con ' Pipino il breve ' che raggiunge il maggior successo.
Il lavoro, prodotto dal Teatro stabile di Catania, rimase in cartellone per ben sette stagioni consecutive e fu rappresentato anche a Broadway, in Sud America ed in Australia.
Caratteristica dell'opera è quella di evidenziare in maniera continua le musiche tradizionali che si riscontrano nelle rappresentazioni dei gruppi folkloristici siciliani ed in modo particolare di quelli agrigentini e l'uso degli stumenti musicali utilizzati che sono quelli tradizionali: chitarra, mandolino, triangolo, bummalo, marranzanu, tamburello, fiscaletto che tale tipologia di musica evidenziano ed esaltano in modo particolare.

I suoi lavori hanno e continuano ad evidenziare la ricerca accurata delle tradizioni poetiche e musicali e ciò lo ha portato ad un ruolo autorevole nel panorama culturale siciliano e nazionale.
Attualmente collabora alla RAI con Michele Guardì anche lui noto regista di origini siciliane.

Ciò detto, l'oratore è passato ad illustrare per sommi capi la storia che costituisce la base della rappresentazione e che trae le sue origini dalla ' Chanson de Roland o Chanson de geste ', scritta nell' XI secolo, che narra idealizzandole le imprese di Carlo Magno e dei suoi Paladini.
Il musical si riferisce invece alle vicissitudini che precedettero e che portarono alla nascita di Carlo Magno stesso e nel suo svolgimento taluni quadri e situazioni particolari sono ispirati alle tecniche utilizzate nelle rappresentazioni dell'opera dei pupi e dei cantastorie ambulanti elementi caratteristici questi di taluni aspetti della vita siciliana ora quasi del tutto completamente scomparsi e non conosciuti dai giovani.

L'opera è strutturata in un prologo e numerosi quadri con il tuuto suddiviso in due tempi.

Nel prologo, il cantastorie annuncia che sarà rappresentata la storia del matrimonio fra Pipino, detto ' Il Breve ', re dei Francesi, e Berta d'Ungheria, detta ' dal Grande Piede '.
Il susseguersi dei vari quadri illustra le fasi dello scolgersi della vicenda ed il cui contenuto è di seguito sinteticamente riportato:
- la necessità per Pipino, già avanti negli anni, di prendere moglie per dare alla Francia un erede, la scelta di Berta d'Ungheria e la partenza degli ambasciatori
- la richiesta a Filippo, re d'Ungheria, da parte degli ambasciatori della mano di Berta per Pipino, il consenso, la descrizione della dote data alla figlia e la partenza della stessa per la Francia
- sulla via della Francia la sosta al castello di Magonza dove a Berta viene da Belisario offerta come dama di compagnia la propria figlia Falista, sosia di Berta, che sarà accompagnata nel viaggio dallo scudiero Marante da lei amato segretamente
- la sostituzione, nella sosta in un albergo alle porte di Parigi, di Berta con Farista ambiziosa di diventare regina sposando Pipino e la decisione di far uccidere Berta da Marante
- l'abbandono di Berta da parte di Marante nel bosco per evitare la sua uccisione e la sua successiva salvezza da parte di un cacciatore che la ospiterà in segreto presso la sua casa
- la festa che accompagna l'arrivo di Falista alla corte di Pipino che non si accorge della sostituzione di persona data la notevolissima somiglianza
- la rappresentazione da parte degli attori che si muovono con le movenze dei pupi siciliani per raccontare le imprese e le conquiste fatte nei successivi sette anni da Pipino che nel frattempo ha avuto da Falista, creduta Berta, due figli
- la venuta a conoscenza da parte dei sovrani d'Ungheria del comportamento riprovevole di Berta ( in realtà Falista ) nei confronti di Pipino avendo quest'ultima continuato la tresca con il suo  scudiero Marante
- l'incontro dei regnanti ungheresi con Pipino che viene messo al corrente dell'infedeltà della moglie , la decisione di quest'ultimo che entrambi siano uccisi convertita poi in un duello di Marante, difensore di Falista, con il Conte Morando, campione del re
- la vestizione delle armi dei duellanti, il successivo scontro nel corso del quale Marante uccide una donna che si frappone fra i due per salvare Morando da lei amato e che porterà successivamnete  Marante, vinto dal rimorso, a togliersi la vita
- la invana ricerca di tutta la corte di Berta nella foresta finchè un venditore porta a Pipino un tappeto in cui Berta ha ricamato nei sette anni nel frattempo trasscorsi tutta la sua vicenda con l'indicazione del luogo dove si trova
- il ritrovamento di Berta nella casa di Lamberto che la aveva salvata, il suo riconoscimento da parte di Pipino per il suo grande piede, la consumazione del matrimonio e la ricompensa per i servizi resi da Lamberto
- la nascita dell'erede di Pipino e la sua presentazione a tutti; egli diventerà il mitico e glorioso Carlo Magno, il re dei Paladini, imbattibili guerrieri di Francia protagonisti di varie vicende nella lotta contro gli arabi.

L'evolversi dell'azione scenica descritta dal Passalacqua è stata nel suo svolgimento sapientemente integrata dalla riproduzione sonora di alcuni dei brani musicali più belli e rappresentativi del musical.

Al termine della relazione è seguito un dibattito al quale hanno partecipato molti dei presenti ed ai quali l'oratore ha fornito ulteriori chiarimenti ed apportato altre delucidazioni.

L'incontro si è concluso con l'omaggio del testo ' Storia di Trapani ' di Mario Serraino, molto gradito dall'ospite, e con le fotografie di rito.

Hanno fatto seguito alcune comunicazioni della Presidenza in relazione ai seguenti appuntamenti:
- l'incontro di lunedì 21 novembre 2011, ore 18.00, presso la sede dell'Associazione con il Prof. Arnold Cassola sul tema ' Corallari maltesi a Trapani nel 1400 ' ed al quale parteciperanno anche i soci dell'Associazione ' Amici del Museo Pepoli ' di Trapani
- l'incontro di sabato 17 dicembre 2011 che si terrà con il Prof. Burgarella alle ore 18.00 presso i locali dell'Hotel Tirreno di Pizzolungo ed a cui seguirà un concerto e la Conviviale di fine anno dell'Associazione con richiesta esplicita di voler essere massivamente presenti e di effettuare per tempo la relativa prenotazione.

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