2012 - 01 - 28 : Prof. Salvatore Costanza - Presentazione del libro ' Giovanni Gentile e la Sicilia '

Sabato 28 gennaio 2012 alle ore 18.15  nella sala delle riunioni ' Antonio Buscaino ' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32, alla presenza di un numeroso gruppo di soci ha avuto luogo l'incontro con il Prof. Salvatore Costanza sul tema previsto in calendario.
L'oratore già ben noto ai soci sia per aver più volte in passato trattato nei Corsi di cultura dell'Associazione argomenti di carattere prettamente storico sia per per essere autore di numerosi testi storici, è stato accolto dal Presidente Prof. Salvatore Valenti che dopo averlo presentato gli ha ceduto la parola. 

Il relatore, ringraziato il Prof. Valenti e le persone in sala, è entrato in argomento illustrando per sommi capi il libro da lui scritto e che tratta di Giovanni Gentile, suo conterraneo per nascita, relativamente agli anni giovanili e che vanno dal 1875  al 1898 e di cui a lato si riproduce la copertina.   

Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto riferito dal Prof. Costanza.

Giovanni Gentile, nato a Castelvetrano il 29 maggio1875 da Giovanni, farmacista, e Teresa Curti, figlia di notaio, morì assassinato a Firenze nel 1944. Fu sotto vari aspetti un grosso personaggio noto per la sua riforma della scuola, discusso e controverso per i suoi trascorsi politici, libero docente ( 1902 ) in filosofia teoretica e ( 1903 ) in pedagogia e Ministro della Pubblica Istruzione durante il regime fascista.

Il relatore si è limitato a trattare nel suo libro, molto ricco di note e di riferimenti documentari, frutto di un notevole lavoro di ricerca durato due anni, gli anni giovanili del Gentile, ovvero gli anni che vanno dal 1875 al 1898 anche se nella parte finale della sua esposizione ha tratteggiato altri aspetti molto interessanti del personaggio successivi al periodo considerato intrattenendosi anche sulla situazione economico - politica che sfociò poi nei fasci dei lavoratori. 

Gentile visse i suoi primi anni e fece i suoi primi studi a Campobello di Mazara dove il padre gestiva una farmacia; successivamente studiò a Trapani presso il Liceo Ximenes ( a.s. 1891-92 ) dove ebbe come docente di italiano il Canonino Vito Pappalardo, suo conterraneo, che insieme ai docenti di filosofia G.B. Damilano e P. Boccone notevole influenza esercitarono nella sua formazione giovanile.

Conseguita la licenza liceale con un anno di anticipo e vinto il concorso per interno alla Scuola Normale Superiore di Pisa si iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia dove ebbe come maestri A. D'Ancona ( Letteratura ), A. Crivelluci ( Storia ) e D. Jaia ( Filosofia ) che molto influirono sul suo pensiero filosofico successivo.
Laureatosi nel 1897 e dopo aver frequentato un Corso di perfezionamento a Firenze ottenne una cattedra di Filosofia press
o il Convitto Nazionale Mario Pagano di Campobasso per passare poi a Napoli nel 1900 al Liceo V. Emanuele.

Nella sua sposizione il Prof. Costanzo non ha tralasciato di accennare nemmeno alle vicissitudini familiari del Gentile che spesso lo spinsero a ritornare in Sicilia anche se nei suoi scritti raramente si riferisce alla sua terra natale.

Nei vari capitoli del libro egli accenna anche alla situazione economico - storica - sociale della Sicilia nel periodo considerato e le conseguenze e le implicazioni che esse ebbero sul pensiero del Gentile non tralasciando nemmeno la problematica relativa alla lingua come elemento di saldatura morale e civile della Nazione.

Fu nel periodo della frequenza del Corso di perfezionamento a Firenze che si evidenziò la sua vocazione per la ricerca filosofica disegnando la storia della filosofia italiana che egli pensò avere due connotazioni: quella del nord mossa 'da ispirazioni religiose, dal bisogno di una scienza che non si opponesse alla fede ' e quella del sud
'con preoccupazioni meramente speculativenel segno dell'empirismo europeo '. L'unità che le due filosofie avrebbero successivamente raggiunto avrebbe costituito la base della saldatura dell'unità, politica e morale, della Nazione italiana.

L'oratore inoltre si è anche soffermato sugli eventi che colpirono la famiglia del Gentile e sulle difficoltà che lo stesso aveva dovuto superare prima di inserirsi nell'insegnamento ed arrivare alla cattedra di Campobasso. Ha anche sottolineato le richieste ai locali politici del tempo, Nasi e Saporito, per avere assegnata una cattedra il più vicino possibile a castelvetrano per poter meglio assistere la madre e le sorelle avendole praticamente il padre abbandonate andando a vivere da solo a Campobello dove, violando le sanzioni impostegli a causa del mancato rispetto delle nuove norme relative alle farmacie, aveva riaperto la stessa isolandosi del tutto dalla famiglia.  

Il prof. Costanza si è intrattenuto, interessando gli ascoltatori, anche su altri  aspetti ed eventi del periodo considerato che hanno influito sul pensiero filosofico del Gentile non trascurando di evidenziare anche l'evoluzione del suo pensiero con il trascorrere degli anni.

Alla fine della esposizione è seguito un dibattito cui hanno partecipato molti dei presenti.

Un intervento significativo che conferma i corsi ed i ricorsi storici è quello che ha avuto come soggetto l'Istituto Nautico di Trapani.
Fondato come Scuola nautica nel 1810, nonostante la sua fama, esso, pur essendo l'unico Istituto nautico della Provincia di Trapani, fu chiuso inspiegabilmente dal Gentile nel 1923 costringendo gli allievi di allora a frequentare il Nautico di Palermo che fu in quella circostanza notevolmente favorito.
L'Istituto Nautico di  Trapani fu poi riaperto per l'interessamento dell'allora Prefetto di Trapani On. D'Antoni nel 1944 e la sua Presidenza affidata all'indimenticabile Prof. Leonardo Genovese che con passione, interessamento costante ed innegabile lo riportò in auge facendogli riacquistare quel prestigio che immeritatamente gli era stato sottratto.
Oggi 2012, e da qualche anno, la Presidenza del Nautico di Trapani, nel frattempo accorpato con l'Istituto Industriale di Trapani, è retta dal Preside Erasmo Miceli che, guarda caso, è anch'esso di Castelvetrano.

Concluso il dibattito il Prof. Valenti, a ricordo dell'incontro, ha offerto in omaggio all'ospite un piatto in ceramica.

Sono seguite quindi alcune comunicazioni della Presidenza in merito a:

- la convocazione dell'Assemblea ordinaria dei soci ( vedi Comunicato n. 2 della Presidenza )
- l'annullamento del viaggio di due giorni previsto per il 20 e 21 febbraio 2012 per insufficiente
numero di partecipanti ( vedi Comunicazione n. 2 )
- la cena di Carnevale prevista per Giovedì grasso, 16 febbreaio 2012, che si svolgerà presso il ristorante ' La perla ' di Marausa ( vedi Comunicazione n. 3 ).

La serata si è conclusa con l'arrivederci a sabato 4 febbraio 2012 per il prossimo incontro. 

 

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