2012 - 02 - 18 : Prof. Salvatore Valenti - I pani nelle tradizioni popolari siciliane
Sabato 18 febbraio 2012 alle ore 18,15 nella sala delle riunioni ' Antonio Buscaino ' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via vespri 32 alla presenza di un buon numero di soci si è svolto l'incontro settimanale previsto dal calendario delle attività.
Il Prof. Salvatore Di Marco che avrebbe dovuto trattare il tema ' La figura e l'opera di Ignazio Buttitta ' non ha potuto essere presente; ha fatto pertanto pervenire le sue scuse e l'incontro è stato spostato a data da destinarsi.
In sostituzione il Prof. Salvatore Valenti, Presidente dell'Associazione, ha intrattenuto i presenti su ' I pani nelle trazioni popolari siciliane ' anche in considerazione che con l'avvicinarsi delle feste di S. Giuseppe e della Santa Pasqua la tradizione dei ' Pani ' assume particolari ed intensi significati in alcuni paesi e zone della Sicilia.
L' incontro è stato aperto con una breve introduzione della Vicepresidente Prof.ssa Rosalba Musumeci che successivamente ha ceduto la parola al relatore.
Si riporta una breve sintesi liberamente tratta da quanto detto nel corso della serata che è stata accompagnata dalla proiezione di numerose diapositive delle quali si riportano alcune delle più significative.
Il Prof. Valenti ha iniziato la sua esposizione specificando che l'attuale
tradizione dei ' Pani ',ancora molto sentita in numerose zone e paesi della Sicilia, può essere fatta risalire nel passato agli
antichi Greci e Romani che con i riti dedicati rispettivamente alle dee Demetra e Cerere
rivolgevano loro invocazioni affinchè concedessero la possibilità ai mortali di avere un raccolto molto abbondante e quindi disponibilità di cibo per tutto l'anno.
Come è avvenuto per la quasi totalità delle feste pagane, anche questi riti sono transitati nella cristianità identificandosi nella festività di S. Gisuseppe con i tradizionali ' Nmiti ' e nella festa della Santa Pasqua dove con la Resurezione si pone in risalto la rivincita della vita sulla morte così come nel ratto di Proserpina e con il suo ritorno, anche se temporaneo dalla madre Demetra, si voleva significare la rivincita della primavera sull'inverno ovvero del giorno sul buio.
Il relatore si è intrattenuto pertanto in modo particolare sul tradizionale ' Nmito a S. Giuseppe ' ( Invito a S. Giuseppe ) e su altre manifestazioni tipiche della festività del 19 marzo che praticamete coincide con l'equinozio di primavera e quindi con l'inizio della buona stagione quando la natura comincia a risvegliarsi dal letargo invernale.
Caratteristica degli inviti è la preparazione della pasta con cui verranno confezionati i pani, diversi per forma ed anche per significato, con i quali abbondantemente si adorneranno gli altari insieme a rami di alloro, di mirto nonchè di mandarini, aranci e limoni.
Le varie famiglie o gruppi di esse pertanto si prendono carico di preparare, come nella tradizione, un pranzo composto da 101 portate che saranno tutte fatte assaggiare ai personaggi che saranno imboccati dal cerimoniere in quanto non devono contaminarsi toccando il cibo. I personaggi sono S. Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino che una volta venivano scelti fra le persone più in difficolta economiche del luogo o della zona.
Ciò che rimane viene poi distribuito in genere ai presenti o alle persone bisognose.
In altre zone come Poggiareale caratteristici sono i ' Cartucciati ' dove la pasta, imbottita con fichi secchi, viene utilizzata per confezionare varie forme di pani aventi tutte in comune soggetti di carattere religioso cosicchè con una tunichetta si rappresenta in genere Gesù Bambino, con l'ago ed il filo la Madonna, con la sega ed il martello S. Giuseppe.
Caratteristici infine del periodo pasquale sono ' I pani di Pasqua ' nei quali il pane viene associato all'uovo ( crudo o cotto, colorato o non colorato ) in forme diverse ed il tutto ornato ancora con chiodi di garofano o anche rivestito di glassa e decorato con codette di vario colore.
Le forme. a seconda di ciò che esse rappresentano si distinguono in: zoomorfe ( animali vari ), antropomorfe ( forme umane ), fitomorfe ( piante, fiori, frutta ), oggettuali ( canestri ), affettive
( cuori ) e miste ( vi coesistono contemporaneamente più forme di quelle su elencate ).
Nella parte finale della relazione l'oratore si è infine intrattenutosulle sulle diverse aree lessicali ovvero su quelle aree della Sicilia dove in seguito ad una ricerca predisposta dalla Università di Palermo la stessa forma conferita ai pani viene denominata con termini diversi.
Al termine della trattazione, cui è seguito un breve dibattito, a ricordo della serata, l'Associazione per mano della Vicepresidente, dopo aver ringraziato il Prof. Valenti per l'interessante e documentata relazione, gli ha offerto in omaggio un piatto in ceramica.
L'incontro si è concluso con le fotografie di rito.
Hanno fatto seguito alcune comunicazioni della Presidenza in merito:
- al versamento della quota di iscrizione per l'anno 2012 entro il mese di febbraio;
- alla prenotazione per partecipare all'escursione a Palermo che si terrà il 10 marzo 2012 con partenza alle ore 8.30 da Piazza Stazione;
- a voler segnalare la propria adesione e presenza al piccolo intrattenimento che si terrà nei locali dell' Associazione in occasione della Festa della Donna e che seguirà l'incontro di giovedì 8 marzo 2012 con il Prof. Michele Russo;
- a partecipare all'Assemblea ordinaria dei soci che si terrà nei locali dell'Associazione venerdì 24 bebbraio 2012 alle ore 17.00 in prima convocazione e, mancando il numero legale, sabato 25 febbraio alle ore 17.00 in seconda convocazione ( Vedi Comunicato della Presidenza n. 2 in Bacheca )
Nella tarda serata si è rinnovata la tradizionale cerimonia della rottura del
' Caruso ' sostituito immediatamente da un altro nuovo.
Con il benestare del Prof. Valenti si riportano di seguito alcune delle diapositive proiettate nel corso della relazione e da lui gentilmente concesse.