2013 - 05 - 04 : Dott.ssa Giovanna Mirabella - I Florio ed il Liberty a Palermo
Sabato 4 maggio 2013 alle ore 18.30 nella sala delle conferenze '' A. Buscaino '' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese siti in Trapani via Vespri 32 si è tenuto il settimanale incontro previsto dal calendario del XXVII Corso di cultura.
Relatrice della serata la Dott.ssa Giovanna Mirabella che per vari motivi aveva dovuto postecipare l'incontro originariamente previsto per sabato 27 aprile u.s..
L'ospite, già molto nota ai soci del sodalizio per aver assiduamente negli anni precedenti partecipato alle attività dell'Associazione, è stata accolta dal Presidente e dai presenti che con simpatia e molta cordialità le hanno dato il bentornato esprimendo così nei suoi confronti la loro stima ed amicizia.
Aperti i lavori, il Prof. Valenti, dopo una breve introduzione al tema della serata, dopo aver ringraziato l'oratrice, che nonostante le condizioni del tempo non molto favorevoli ha voluto ancora essere presente proveniendo appositamente da Palermo e dove successivamente avrebbe dovuto ritornare, le ha ceduto la parola.
La Dott.ssa Mirabella, che nella sua attività professionale ha condotto molte ricerche ed è autrice di molte pubblicazioni, ha iniziato la sua esposizione ringraziando tutti i presenti e l'Associazione che ogni anno la invita a partecipare alle sue attività ed esprime di cuore il piacere di essere ancora una volta presente.
Il tema oggetto della serata si è interessato alla Famiglia dei Florio, su ciò che essi sono stati capaci di realizzare non solo nel campo economico e delle attività industriali siciliane ed anche internazionali come uomini d'affari ed imprenditori, ma anche come mecenati nel campo socio culturale per l'impulso che essi sono stati capaci di imprimere alla cultura sotto i suoi diversi aspetti soprattutto nella parte centrale della loro parabola che ebbe una durata di circa centocinquanta anni dall'inizio delle loro attività fino alla loro estinzione.
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto esposto nel corso della conferenza.
L'inizio della ascesa dei Florio risale ai primi anni del 1800 quando Paolo, figlio di Vincenzo, inizialmente fabbro, chiamò a Palermo il fratello Ignazio e con lui iniziò il commercio di spezie e merci rare provenienti dall'oriente insieme ad altre attività.
Fu però con Vincenzo , figlio di Paolo, che i Florio iniziarono la loro scalata economica e sociale di Palermo. Egli infatti si rese promotore e compartecipe di molte e svarite attività che andarono dalla creazione di un nucleo di battelli a vapore per il trasporo di merci, alla fondazione delle Cantine Florio e quindi al commercio del vino Marsala in accordo ma non in concorrenza con gli Ingham ed i Woodhose, suoi originali produttori, all'industria tessile nonchè all'affitto di tonnare che in quel periodo prosperavano floridamente ed all'acquisizione delle Officine Sgroi e della Fonderia Oretea che ebbero un supporto fondamentale nel successivo incremento della loro flotta mercantile.
I Florio, che in quel periodo commerciavano molto con l'Inghilterra, furono favorevoli allo sbarco di Garibaldi in Sicilia che come si sa avvenne anche sotto la protezione della flotta inglese che incrociava al largo dell'Isola avendo gli stessi in prospettiva notevoli interessi nelle attività isolane.
A Vincenzo, che morì nel 1868, successe il figlio Ignazio Senior che ulteriormente diversificò ed ampliò le attività della famiglia acquistando nel 1874 le isole Egadi dai Pallavicino e fondando nel 1877 la Società dei Piroscafi Postali grazie all'acquisizione della Società Trinacria portando a 41 il numero di navi possedute. Nelle Egadi in particolare sviluppò l'industria conserviera del tonno sperimentando la conservazione sott'olio.
In precedenza nel periodo dell'unificazione della Sicilia all'Italia la famiglia, con le 5 navi possedute, aveva acquisito il diritto del trasporto della posta sia lungo le coste siciliane che nei collegamenti con la Campania. Acquistò anche diverse miniere siciliane dove si estraeva lo zolfo, si dedicò anche alle industrie chimiche, alla produzione di rinomate porcellane, alla costruzioe di alberghi, all'editoria, ecc..
Nel 1880 iniziarono i collegamenti con il Nord America con il trasporto degli emigranti e nel 1881 fondendosi con i Rubattino fondò la Navigazione Generale Italiana con l'intendo di creare una flotta che potesse competere in campo internazionale con le altre compagnie di navigazione. La NGI accorpando successivamente la Società CITRA avrebbe dato luogo ai primi del 1900 alla Società Tirrenia.
Nel frattempo oltre all'ascesa economica si verificò anche l'ascesa sociale della famiglia. Ignazio Senior sposò la Baronessa Giovanna D'Ondes dalla quale ebbe 4 figli: Vincenzo, morto prematuramente, Ignazio Junior, Giulia e Vincenzo Junior che sarà l'ultimo della dinastia e che morirà a Roma nel 1959.
Ignazio Junior sposò poi Donna Franca, figlia del Barone di S. Giuliano Pietro Jacona e di Costanza Notarbartolo,
Essi ebbero un notevole influsso negli ultimi anni del 1800 sulla vita sociale, culturale e mondana di Palermo facendola assurgere a centro internazionale per la notorietà dei personaggi che in quel periodo ed a più riprese soggiornarono a Palermo come loro ospiti.
Fu nello stesso periodo che il Liberty, nato originariamente in Belgio, estendosi a tutta l'Europa arrivò anche a Palermo dove per merito soprattutto dell'Architetto Ernesto Basile ebbe una florida e notevole espansione con la costruzione di edifici, ville, palazzi che ancora oggi possono essere ammirati in varie zone della città.
Sono da ricordare Villa Igieia, il Villino Florio, il Teatro Massimo ed il Politeama.
Fu Vincenzo Florio Junior che nel 1906 istituì la corsa automobilistica '' Targa Florio '' che, entrata nel mito delle auto italiane di corsa, portò in Sicilia i migliori piloti e macchine di quel tempo; sempre nel 1906 Ignazio Junior assunse per circa vent'anni la direzione artistica del Teatro Massimo nell'ottica di rendere Ppalermo un centro internazionale sotto i diversi aspetti dell'arte e della cultura del tempo.
Le prime difficoltà economiche cominciarono a manifestarsi nel 1896 con l'avvento del Governo Giolitti e nel 1899 i Florio furono costretti ad accendere un'ipoteca sulle Egadi. I colpi delle regressione industriale che li colpì non potendo essi reggere la concorrenza con prodotti a basso prezzo nel campo vinicolo, la mancanza di aiuti statali e l'immobilità della famiglia a cui mancò un atteggiamento innovatore e la capacità di diversificare ampiamente i campi in cui investire, caratteristica dei precedessori, produssero forti indebitamenti.
Ignazio junior, ultimo rappresentante della famiglia, fu quindi costretto a vendere tutte le loro società e il patrimonio familiare per onorare i debiti assunti senza subire l'onta del fallimento ritirandosi successivamente a vita privata.
La splendida stagione siciliana che molto lavoro aveva portato in Sicilia contribuendo almeno in parte alla lotta contro la disoccupazione, finì praticamente nell'intervallo fra le due guerre mondiali e la causa principale fu da ricercarsi nella mancata diversificazione degli interessi in altri campi e nelle nuove innovazioni tecnologiche che si resero disponibili nei primi anni del Novecento.
I Florio invece restarono fermi nelle posizioni saldamente acquisite in passato senza curarsi di aprirne di nuove e di più redditizie seguendo l'andamento dei mercati e l'evoluzione delle nuove tecniche.
La conclusione della relazione è stata seguita da un interessante dibattito al quale hanno partecipato molti dei presenti.
A tutti la Dott.ssa Mirabella ha fornito ulteriori chiarimenti e precisazioni sia in merito alla vicenda della famiglia Florio sia in merito alle caratteristiche delle opere realizzate in Liberty a Palermo in quel periodo noto anche con il nome di '' Belle Epoque '' di cui i Florio furono protagonisti al culmine della loro parabola economica, artistico e culturale.
A chiusura del dibattito, il Prof. Valenti ha rinraziato la Dott.ssa Mirabella per l'interessante relazione svolta ed a nome dell'Associazione ed a ricordo della serata le ha fatto omaggio del libro '' Istoria di Trapani '' del Pugnatore pubblicato a cura di S. Costanza.
La serata si è chiusa con l'arrivederci a sabato 11 maggio 2013 per il prossimo incontro in calendario previsto per le ore 18.00 nei locali dell'Associazione.