2013 - 12 - 13: Dott. Elio D'Amico - Liceo Ximenes: storia e curiosità. A seguire: Santa Lucia: Sagra della cuccia

Venerdì 13 dicembre 2013 alle ore 18.20 nella sala delle riunioni dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 un numeroso gruppo di soci si è riunito per partecipare all'incontro con il Dott. Elio D'Amico e successivamente al tradizionale appuntamento della '' Sagra dell cuccia '' cadendo in tale giorno anche la festività di Santa Lucia molto partecipata e sentita nella tradizione popolare in genere.

L'ospite è stato accolto dal Presidente e dai presenti con cordialità avendo più volte negli anni precedenti partecipato alle attività culturali dell'Associazione. 
La serata è stata aperta dal Prof. Valenti con il benvenuto all'oratore ed ai presenti e, successivamente dopo alcune brevi comunicazioni organizzative gli ha ceduto la parola. 
Regista, scrittore e giornalista, il relatore della serata, molto conosciuto per le sue poliedriche attività nel campo culturale, ha ringraziato l'Associazione per averlo ancora una volta invitato a partecipare alle sue attività ed ha espresso anche il proprio piacere con cui annualmente può rispondere all'invito diventato praticamente un'abitudine a cui sarebbe dispiaciuto non poter partecipare. 

Si riporta di seguito ed integralmente quanto riferito dal Dott. D'amico nel corso della sua relazione avendone lo stesso cortesemente  messo a disposizione il testo completo. Tuttavia è da riferire che molti sono stati i documenti che l'oratore ha letto e mostrato nel corso della sua esposizione che ha ripercorso la storia di una delle più antiche scuole della città.

Il Liceo Classico ‘’ Leonardo Ximenes ‘’ di Trapani è sicuramente la scuola che più ha inciso nello sviluppo storico, economico e culturale  della città di Trapani: da esso sono usciti buona parte dei suoi amministratori, sia a livello locale che nazionale, così come la maggior parte degli uomini che hanno dato lustro al territorio in ogni campo.
Un po’ è merito delle caratteristiche formative di tutti i Licei Classici, un pò della qualità del Corpo Docente e dei suoi Direttori Didattici.
E’ dunque parte integrante della storia trapanese: perciò mette tristezza vedere la sede storica del Liceo – l’ex Collegio dei Gesuiti in Corso Vittorio Emanuele – abbandonato ed invaso dalle erbacce: è un pezzo della storia di Trapani che sta lentamente cadendo a pezzi.
L’incuria in cui sono stati tenuti gli Archivi del Liceo, ma anche le vicende belliche ed i trasferimenti, hanno fatto perdere buona parte dei documenti relativi alla storia del Liceo; da quel poco che si è salvato, ma ancor più dai preziosi archivi dei collezionisti, possiamo ricostruire le vicende della scuola solo a macchia di leopardo, ma è sufficiente ad avere un’idea della sua evoluzione, nella storia e nel costume.
La sua è una storia che nasce nel XVII secolo, circa cento anni dopo l’arrivo dei Gesuiti a Trapani.
Questi arrivano in città nel 1546 ed in fasi successive vengono loro elargiti – dalla Municipalità o da privati – quattro stabili; in uno si esso – le case di Mariano Mongardino, sulla Rua Granda, allora adibito a sede del Consolato pisano – i Gesuiti decidono di costruire la chiesa ed il relativo collegio, su progetto dell’architetto messinese Natale Masuccio: ottengono pure di inglobare la Via Neve, in cambio di una cospicua elargizione, finalizzata al completamento del Palazzo Senatorio.
I lavori iniziano nel 1616, e nel 1657, con il riassetto della facciata la scuola ed il Collegio divengono operativi ,  e la loro destinazione rimarrà immutata fino al 1767, anno in cui l’Ordine dei Gesuiti viene sciolto; ma continua ad essere adibito a scuola borbonica con il titolo di Accademia delle Arti.
L’Accademia era una scuola equiparata alle moderne Università; già nel XVI secolo in Trapani, nella Chiesa di S. Agostino, si conferiva la Laurea in Medicina – presso il Museo Pepoli si conserva una Pergamena di Laurea – e nel 1759 a Trapani erano in funzione altre due Accademie: l’Accademia della Civetta  e l’Accademia del Discernimento.
Nel 1800 la Compagnia di Gesù ritorna a Trapani e rientra in possesso dei propri locali, ad eccezione del Collegio che continua ad essere Accademia delle Arti, fino al 1834, quando diviene sede del Real Liceo, con Regio Rescritto del 1832, senza perdere le caratteristiche didattiche degli Studi Superiori.
A seguito di tale Decreto, nel Liceo era anche compresa una Scuola Normale di Seconda Classe, sul modello delle scuole francesi, in cui si insegnava grammatica superiore ed inferiore, umanità, rettorica, eloquenza, italiano e latino, filosofia, aritmetica, algebra e geometria, trigonometria e geometria pratica, storia naturale, chimica applicata alle arti e alla farmacia, agricoltura, fisica generale e sperimentale, disegno e nautica.
Da una lettera gratulatoria del febbraio 1836, scritta in elegante latino dal Prof. Michele Adamo, si apprende cha al Liceo furono aggiunti altri studi; tutto ciò come speciale favore del Re ‘’ ad politiorem culturam redactum ‘’.
Il titolo di studio era sempre equiparato alla Laurea, in quanto rientrava nella politica borbonica di decentrare le Università allo scopo di allontanare gli studenti universitari ‘’ pennaioli ‘’ dalle grandi città, focolai di patriottismo e di cospirazione.
Nel 1860, a seguito dell’annessione al Regno d’Italia susseguente alla Spedizione dei Mille, con Decreto del Prodittatore Antonio Mordini, il Liceo trapanese viene inserito nella struttura scolastica nazionale, assumendo nuova personalità giuridica e passando a carico del Comune, a fronte delle cui spese vengono ceduti al Comune alcuni fondi di manomorta.
Il Regio Liceo-Ginnasio di Trapani viene istituito con la ‘’ Legge Casati ‘’ del 17 ottobre 1860, unico Liceo della Provincia di Trapani, ed inserito nell’Annuario della Pubblica Istruzione per l’anno scolastico 1861/1862; il primo Preside sarà il Prof. Pericle Mancini.
Con Regio Decreto 4 marzo 1865, il Liceo trapanese viene intitolato a Leonardo Ximenes.
Leonardo Ximenes, ‘’ sommo idraulico, matematico, astronomo, letterato ‘’ nasce a Trapani il 27 dicembre 1716 nell’isolato attiguo del Collegio dei Gesuiti, dove lo ricorda una lapide; studia presso i gesuiti, di cui poi rivestirà l’abito, e da questi viene destinato alla Provincia Toscana, dove eseguirà la maggior parte dei suoi lavori.
Come ingegnere idraulico a lui si deve la bonifica della Maremma Toscana; come astronomo restaura lo gnomone di Santa Maria in Fiore e fonda l’osservatorio Astronomico che oggi porta il suo nome; è anche scrittore e membro di numerose accademie internazionali, tanto che il Granduca di Toscana lo nomina suo geografo ed ingegnere personale; progetta la strada tra Pistoia e Modena, e per ricordare il suo lavoro si possono ancora oggi ammirare due piramidi poste ai lati del Passo dell’Abetone. Muore a Firenze nel 1786.
Ma torniamo al Liceo: nel 1885 la scuola si trasferisce nei locali dell’ex Convento dei Frati Agostiniani Scalzi, in via Garibaldi, per poi ritornare, dopo pochi anni, nella sede storica; nell’anno scolastico 1890/1891 si registra l’immatricolazione delle prime alunne, che da allora sono andate in crescendo, fino a superare la popolazione maschile.
Per molti anni rimane l’unico Liceo della Provincia, e pertanto diviene un polo catalizzatore per tutto il territorio: vi studiano le più belle intelligenze e molti sono i personaggi che, usciti dal Liceo Ximenes di Trapani, assurgono ai più alti onori a livello nazionale.
Per ricordarne alcuni:
- Nicolò Rodolico, nato a Trapani nel 1873, storico, il cui testo di storia è stato il libro di testo di numerosi Licei, compreso quello trapanese
- Giovanni Gentile, nato a Castelvetrano nel 1875, filosofo, Ministro della Pubblica Istruzione dal 1922 al 1924, a cui si deve la riforma scolastica ancora parzialmente in vigore e l’invenzione degli Esami di Stato
- Francesco Vivona, nato a Calatafimi nel 1866, letterato, filologo, umanista, Docente presso l’Università di Roma, autore della traduzione italiana in versi dell’Eneide di Virgilio, tuttora adottata in tutte le scuole italiane
- Nunzio Nasi, Deputato dal 1886 al 1926, Ministro delle Poste dal 1898 al 1899, Ministro della Pubblica Istruzione dal 1901 al 1903
- Carla Accardi, artista
- Nicola Badalucco, sceneggiatore cinematografico e televisivo ( ‘’ Morte a Venezia ‘’, ‘’ La caduta degli Dei ‘’, ‘’ La piovra ‘’), vincitore di numerosi premi ( Nastro d’Argento, Efebo d’oro, Premio Flaiano ) candidato al premio Oscar nel 1970 per ‘’ Morte a Venezia ‘’
- Tito Marrone, poeta futurista, cui è dedicato il Teatro dell’Università
- Elda Pucci, Sindaco di Palermo 1983/1984, Europarlamentare dal 1992 al 1994
- Virgilio Titone, storico
- Antonino Zichichi, nato a Trapani nel 1929, fisico, Fondatore e Direttore del Centro Scientifico Ettore Maiorana di Erice.
Alla 1^ Guerra Mondiale ( 1915 / 1918 ) partecipano anche alcuni studenti del Liceo Ximenes di Trapani, ed alcuni, eroicamente, cadono in battaglia: per ricordarli, i loro nomi vengono incisi con lettere di bronzo su una lapide di marmo posta all’interno del cortile.
Il Prof. Cappellani Giuseppe,  già docente d’Italiano, ne dettava l’epigrafe:

Da  queste aule
Altrici feconde del Diritto e della Giustizia
Barraco Epifanio, Cammarata Vincenzo
Genna Carmelo, Mannone Giuseppe

Il 6 settembre 1923 la Cassa Scolastica del Regio Liceo-Ginnasio Ximenes di Trapani viene eretta in Ente Morale per decreto dell’allora Guardasigilli Gentile ed il giorno 8 maggio 1924, in occasione della visita a Trapani del presidente dei Ministri S.E. benito Mussolini e dei suoi Ministri Thaon di Revel e Giovanni Gentile, il Liceo Ximenes riceve la visita del Ministro di Castelvetrano.
Viene accolto alle 17 da un Inno patriottico appositamente composto dal Preside, ed il Collegio dei Professori dona al Ministro un’artistica pergamena, miniata dal Prof. Pardo dove il Prof. Enia Matteo, ordinario di Lettere Greche e Latine, aveva fatto scrivere, in caratteri gotici:

 

Iohanni Gentile
Summo studiorum moderatori
Drepanum feliciter advenienti
Doctores et discipuli
Memores olim in hoc litterarum ludo
Eum optimarum artium studia navasse
Ingenique sui magnum documentium
Ian einde deisse
Devotissime testantur
Plausus et vota

 

                                                                   Postridie nonas Mai

Il Ministro esce accompagnato ancora una volta dall’Inno patriottico.
Particolarmente intensa è la vita culturale del Liceo in quegli anni: lo dimostrano alcuni documenti in mio possesso, in fotocopia, come:
- Cartolina Postale con l’intestazione R°. Liceo-Ginnasio Ximenes Trapani, stampata dalla tipografia Gervasi-Modica
- Comitato di Assistenza Civile intestato al R. Liceo-Ginnasio Ximenes Trapani
- Programma del Concerto per violoncello solo del Ch.mo Prof. Arrigo Provvedi, Direttore del Liceo Musicale di Siena al cinema Fontana del 27 aprile 1928.
Durante la 2^ Guerra Mondiale, numerosi sono gli studenti che partono per il fronte, molti di loro volontari, per venire loro incontro, per evitare di perdere l’anno scolastico, vengono istituite – tra il 1940 ed il 1944 – delle speciali Sezioni di esame di guerra, ( così come avviene all’Università ), riservati a qunti erano impegnati sotto le armi: in pratica, bastava che si presentavano in divisa ed ottenevano il Diploma, dopo un esame proforma o spesso solo sulla carta.
Dal dopoguerra in poi il Liceo Ximenes segue le sorti di tutti i Licei italiani: nel 1964 vengono eliminati gli esami che dal Ginnasio portavano al Liceo vero e proprio; nel 1969 vengono modificati gli Esami di Stato, eliminando l’esame su tutte le materie, nonché i riferimenti degli anni precedenti.
Ma prima ed anche allora i costumi erano rigidi: le ragazze dovevano obbligatoriamente  indossare in classe il grembiule nero, che arrivava sotto le ginocchia, e dovevano tenere in classe e dentro tutto il Liceo, un comportamento ‘’ castigato ‘’, era assolutamente vietato fumare, ed i bidelli ogni tanto, su comando del preside, facevano una incursione nei gabinetti per beccare i trasgressori; era categoricamente vietato, durante la ricreazione, uscire dal Liceo o introdurre panini o altro; le ragazze facevano obbligatoriamente la ricreazione nel ballatoio, ed i ragazzi nel cortile.
Nel 1968, a seguito del terremoto della Valle del Belice, la sede del Liceo viene dichiarata inagibile, e gli studenti costretti a fare i doppi turni presso l’Istituto Magistrale Rosina Salvo; ma si interviene velocemente , e prima della fine dell’anno scolastico, gli studenti sono già nella loro sede naturale.
Sono anni di contestazione giovanile, di grandi riforme soprattutto nel campo della Pubblica Istruzione: in quegli anni, un’altra riforma, stavolta universitaria, incide sulla vita del Liceo Classico: fino ai primi anni ’70, ad alcune facoltà si poteva accedere soltanto provenendo da particolari scuole; soltanto dal Liceo Classico si poteva accedere a tutte le facoltà.
Con la nuova riforma, tutti possono accedere a qualsiasi facoltà, indipendentemente dall’istituto di provenienza; ciò porta ad un calo degli iscritti al liceo, notoriamente più impegnativo, in quanto chiunque si può iscrivere adesso a facoltà quali Giurisprudenza o Lettere Classiche, una volta  riservate agli studenti del Liceo Classico.
Inizialmente il Liceo Ximenes ha un incremento, ed allarga la propria sede incorporando le aule della vecchia scuola media Livio Bassi di Via Mancina e quindi alcune aule del vecchio Tribunale di via Roma; ma ben presto comincia il calo degli studenti.
Alla fine degli anni ’80, su iniziativa dell’On. Occhipinti, nasce ‘’ L’Associazione tra gli Ex Studenti del Liceo Ximenes ‘’ di Trapani: presto l’Associazione supera i duecento iscritti , tra cui l’Ambasciatore Rubino ed il Dott. Di marco, che ne saranno Presidenti dopo l’On. Occhipinti.
 L’Associazione si dimostra subito molto attiva, accollandosi l’onere di ripulire la statua che si trova al centro del cortile, restaurando l’antico portone in legno dell’ingresso, stampando una cartolina commemorativa del Liceo, organizzando mostre e conferenze dentro e fuori del Liceo.
Particolarmente proficua la collaborazione con il Conservatorio Antonio Scontrino di Trapani, grazie anche alla disponibilità del suo fondatore e Direttore, il Maestro Antonino Pappalardo, anch’esso un ex allievo del Liceo; ogni anno, al termine dell’anno scolastico, gli allievi del Conservatorio eseguivano un concerto nell’atrio del Liceo, per festeggiare la fine delle lezioni ( del Liceo e del Conservatorio ).
Alla morte del Maestro Pappalardo, l’Associazione ha pubblicato un volume sulla vita dell’illustre musicista trapanese.
Altra pregevole iniziativa dell’Associazione è stata la stampa dell’elenco di tutti i maturati del Liceo dal 1988 ai primi anni ’90, divisi per anno e per sezione; in quell’occasione sono stati ritrovati una parte dei documenti in mio possesso.
L’ultimo Presidente, a metà degli anni ’90, è stata la Dott.ssa Elda Pucci, già Sindaco di Palermo ed Europarlamentare; ma con essa si è fatta una sola riunione, e poi l’Associazione si è spenta per mancanza d’iniziativa.
In questi anni sembra che l’Associazione voglia rinascere, soprattutto per iniziativa di Maria Laura Oddo e qualche altra ex allieva, ma siamo ancora a livello di buona volontà, nonostante l’impegno ed anche l’iniziativa di organizzare tavole rotonde e girotondi di protesta.
Dal 2008, purtroppo, i liceali trapanesi perdono la loro storica sede, che viene chiusan per un lungo e complesso lavoro di restauro: gli

studenti vengono trasferiti in una sede lontana dal centro storico e sicuramente non all’altezza della tradizione; successivamente nell’ottica del risparmio delle spese correnti, il Liceo Classico Ximenes  viene accorpato con il Liceo Artistico in un unico corpo didattico.

Grazie alle iniziative dei nuovi ‘’ Ex allievi ‘’, si è sollecitato un intervento urgeente per il recupero del Collegio dei Gesuiti, e così nel gennaio 2012 è stato presentato, nell’Aula Magna del Consorzio Universitario , un progetto di recupero, vergognoso nei suoi contenuti, stilato da un ingegnere agrigentino che certamente mai aveva messo piede nello storico collegio.
Ancora nel 2012 questi volenterosi ex giovani hanno organizzato una tavola rotonda, con l’intervento di autorità civili, scolastiche, amministrative ed artistiche, presso la Camera di Commercio, per fare il punto sull’iter del recupero: il Sindaco Damiano, intervenendo alla tavola rotonda, ha garantito che entro l’inizio dell’anno scolastico 2013/2014 almeno una parte degli studenti del Liceo avrebbero fatto rientro nei loro storici locali: gli studenti sono ancora in esilio, nessun lavoro è iniziato presso il Collegio ed addirittura non è stato nemmeno appaltata la gara per la messa in sicurezza.
La situazione è aggravata dallo scioglimento delle Provincie siciliane: la Provincia regionale di Trapani è la proprietaria dell’immobile, ed il suo scioglimento, senza un relativo passaggio di consegne, rende il Collegio dei Gesuiti quasi un ‘’ res nullius ‘’, o almeno suscita problemi sulle competenze di chi deve intervenire per il suo recupero.
Purtroppo, in un’epoca in cui la base della cultura non sta più in un formativo insegnamento, né in una sana lettura, ma in una scatola che si chiasma televisione e che impone come modelli culturali ‘’ Il grande fratello ‘’ o ‘’ Uomini e donne ‘’, dove gli uomini aspirano a fare i tronisti e le donne le veline, il recupero delle radici culturali diventa un optional.
Ma è anche un problema locale: altre città, anche della Provincia, non avrebbero permesso che andasse distrutto un monumento alla cultura cittadina, che tanto di lustro ha dato alla città di Trapani. ''

La conclusione della relazione del Dott. D'Amico è stata seguita da un dibattito al quale hanno partecipato molti dei presenti in sala che hanno anche apportato le loro testimonianze. Come ex allievi del Classico di Trapani hanno ricordato con nostalgia gli anni passati sui banchi della scuola e la serietà con cui venivano portati avanti gli studi nonchè le personalità degli insegnanti di allora ed i loro severi criteri di valutazione ma soprattutto la loro preparazione culturale e l'impegno messo nell'insegnamento.
Ne è seguito un impietoso confronto con la situazione attuale in cui in generale, a prescindere della tipologia della scuola, sono condotti gli studi nonchè sul grado di cultura che  la scuola riesce oggi a trasmettere agli studenti che le frequentano.
Dai confronti fatti si può ben affermare che per vari motivi, legati anche alla disastrosa situazione del Paese, la cultura oggi si può ritenere che si sia fermata se non addirittura sia andata in regressione.
Solo una adeguata ed energica ripresa potrebbe invertire questa tendenza ma essa dovrebbe essere inevitabilmente accompagnata da una efficace azione dello Stato perchè solo migliorando e innalzando la cultura ed il relativo livello culturale un Paese e la sua polazione possono aspirare a migliorare se stessi e le loro condizioni anche sociali ed umane.

Chiuso il dibattito il Prof. Valenti ha ringraziato il Dott. D'Amico ed a nome dell'Associazione ed a ricordo della serata gli ha offerto il libro '' Historia di Trapani '' del Pugnatore di recente pubblicato a cura del Prof. S. Costanza.

Ha quindi ricordato ai soci presenti che a seguire si sarebbe svolta, in coincidenza della festività di S. Lucia, la '' Sagra della  cuccia '' con il tradizionale consumo degli arancini come vuole la tradizione.







































































Ha inoltre invitato i soci ad intervenire all'incontro di sabato 14 dicembre 2013 con il Prof. Michele Russo nei locali dell'Associazione alle ore 18.00 e di partecipare numerosi alla Conviviale di fine anno, anticipata a venerdì 20 dicembre 2013, che farà seguito all'ultimo incontro del 2013 con il Prof. Burgarella.

A modifica  di quanto previsto dal programma iniziale delle attività, entrambi gli avvenimenti, anticipati di un giorno, si terranno a decorrere dalle ore 18.00 nei locali del Circolo del tennis di Trapani in località Milo Errante. 

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