2014 - 05 - 03: Prof. Carlo Cataldo - Medicina e magia nel passato

Sabato 3 maggio 2014 alle ore 18.25 nella sala delle conferenze-biblioteca dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 un numeroso gruppo di soci e simpatizzanti si sono riuniti per partecipare, nell'ambito delle attività culturali previste dal XXVIII Corso di cultura per l'anno 2014, al tradizionale  incontro settimanale.
L'ospite della serata, Prof. Carlo Cataldo è stato accolto con calore e cordialità dal Presidente e dai presenti che gli hanno manifestato il piacere di averlo di nuovo fra di loro.
Il Prof. Salvatore Valenti, ha aperto i lavori della serata con le seguenti comunicazioni organizzative:
- il viaggio nei Paesi Baltici previsto dal 23 al 30 maggio 2014 per vari motivi è stato definitivamente annullato ed in conseguenza di ciò il programma delle attività subirà, nel periodo considerato, delle variazioni - l'incontro di sabato 10 maggio 2014 con l'Arch. Eliana Mauro è spostato a data da destinarsi ed in sostituzione si avrà un incontro con il signor Yohanes Ghebray sul tema '' Immigrazione ed integrazione - Stora di una esperienza '' a cui farà seguito una esibizione di canti popolari eritrei
- sabato 24 maggio 2014, sempre alle ore 18.00, sarà anticipato l'incontro con il Prof. Antonino Cusumano sul tema '' Uomini di pane '' originariamente programmato per il sabato 14 giugno 2014
- altre variazioni al programma saranno comunicate tempestivamente ed in tempo utile per la loro realizzazione.
Concluse le comunicazioni, il Presidente è passato a presentare brevemente il Prof. Cataldo.  Socio dell'associazione fin dalla sua fondazione ne è attualmente vicepresidente onorario. Docente in pensione di materie letterarie nei Licei classici, è uno studioso della Sicilia e delle sue tradizioni popolari. E' autore di varie e numerose pubblicazioni in cui ha riportato quanto appurato nel corso delle sue accurate e puntuali ricerche e quindi gli ha ceduto la parola non tralasciando di puntualizzare che il tema della serata potrebbe ricollegarsi al tema trattato dal Prof. Di Gesù, sabato 12 aprile 2014, dal titolo '' La formazione medica con Federico II ''.
L'oratore ha aperto la sua relazione ringraziando i presenti per l'accoglieza ricevuta  e quindi è entrato in argomento.

Si riporta di seguito una breve sintesi di quanto riferito dal Prof. cataldo che lo stesso ci ha fatto gentilmente pervenire e di cui lo si ringrazia.

'' Medicina e magia nel passato

 Veramente non solo nel passato, ma anche tuttora c'è chi si affida a un mago o a una maga, per risolvere  problemi della propria salute.

 Sulle pratiche magico-mediche, attuate in passato, è interessante apprendere - da vari atti notarili conservati nell'Archivio dei notai defunti di Alcamo – come il “mago” agisse, confidando non solo nel proprio potere taumaturgico, ma soprattutto nell'aiuto della Divinità e, in particolare, della Santissima Vergine,

 Di tali curiosi atti notarili su maghi promettitori di guarigioni, il più antico che si conosca è del 1483, Il mago promette di invocare l'aiuto i Dio e il nome della Vergine, per sanare della “russura e infermità d'occhi” un paziente, E, a sua volta, questi – probabilmente perché indigente – promette di donare al mago un suo puledro di due anni, qualora i suoi occhi saranno “ben curati e maestrevolmente sanati”.

 Con atto del 1520, un altro mago riceverà un cavallo, se ne guarirà dal male della sifilide il suo proprietario.

  Ancora un mago, in un atto del 1521, promette di guarire dal male della sifilide un suo paziente. Ed è lo stesso individuo che, in un atto del 1526, si impegna a guarire dalla sifilide due coniugi infermi.  

  E c'è chi, con un atto del 1566, promette di guarire dalla calvizie un tale; e chi, con un atto del 1639, si professa operatore di “medicamenti” per far venire la vista degli occhi.

 Già sin dal 400 in Sicilia, i confessori erano stati esortati a indagare su praticanti di magia: in particolare su quelli che tenevano il diavolo in bottiglia.

 Ed erano condannati dall'Autorità ecclesiastica quanti portassero addosso carte con segni cabalistici, tra cui il famoso “segno di Salomone”.

 Nel '600, un secolo affollato da maghi, streghe e fattucchiere ( da processi a loro carico), si fece uso (anzi abuso) di scongiuri magico-religiosi per le partorienti, contro le emorragie, contro la malaria (terzana e quartana), per  l'epistassi, per dolori d'uomini e d'animali o contro i fulmini.

 Curiose ricette erano prescritte contro la debolezza fisica, contro il morso dei cani, e persino contro la peste e il colera. ''      

La chiusura della relazione è stata seguita da un dibattito che ha visto la interessata partecipazione di molti dei presenti che hanno chiesto precisazioni e posto diversi altri quesiti sull'argomento. 



Ad essi l'oratore ha risposto esaurientemente fornendo ulteriori notizie su come in passato i '' medici '' del tempo esercitassero la loro arte guaritoria sui malati  del tempo ed elencando alcune pratiche che ancora oggi sono utilizzate per esperienza popolare nel trattamento di alcuni dei sintomi manifestati dal corpo umano in talune circostanze.
Chiuso il dibattito il Prof. Valenti ha ringraziato il relatore ed a nome dell'Associazione ed a ricordo della serata gli ha offerto un piatto di ceramica di Burgio sponsorizzato da '' Bono Antiquariato ''.
La serata si è conclusa con l'arrivederci a sabato 10 maggio 2014 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro in programma.

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