2014 - 06 - 21: Dott. Paolo Liberati - Il giro del mondo in barca a vela
Sabato 21 giugno 2014 alle ore 18.20 nei locali dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 un numeroso gruppo di soci e di simpatizzanti si è ritrovato nella sala delle riunioni-biblioteca per assistere alla conferenza prevista dal programma del XXVIII Corso di cultura per l'anno 2014.
Il relatore della serata, Dott. Paolo Liberati, e gli amici che lo accompgnavano sono stati accolti cordialmente dal Presidente, Prof. Salvatore Valenti, e dai presenti che hanno in tal modo manifestato un notevole interesse per il tema che sarebbe stato trattato.
Aperti i lavori e dopo una breve presentazione, la parola è passata all'oratore che dopo aver ringraziato l'Associazione per la possibilità concessagli di poter parlare della sua straordinaria avventura, vissuta con altri 3 amici ( Adriano Fante, Enrico Martinelli, Maurizio Paracchi ed occasionalmente e temporaneamente qualche altro), è entrato nel tema della serata riuscendo a calamitare con le parole, le fotografie ed i filmati proiettati l'attenzione e l'interesse di tutti i presenti dall'inizio alla fine della sua esposizione.
Si riporta di seguito quanto fattoci gentilmente pervenire dal Dott. Liberati in cui è riportata una sua breve biografia nonchè la prefazione del libro dal titolo '' Malaika - Un giro del mondo in 680 giorni '' che in seguito alla sua esperienza ha scritto per raccontare in modo dettagliato e molto ricco di immagini tutte le fasi della avventura vissuta con gli altri 3 amici, una sintetica presentazione dell'argomento ed alcune delle più belle e significative diapositive proiettate durante la relazione.
Il Dott. Paolo Liberati è nato ad Asmara, Eritrea, nel 1948. Lascia quel paese, ricco di una natura selvaggia e delle meraviglie offerte dal Mar Rosso di Massaua e delle Isole Dahlak, a vent’anni, quando si trasferisce in Italia per completare gli studi universitari. Nel 1972 la laurea, il matrimonio e la partenza per un avventuroso viaggio di nozze: a bordo di un Land Rover, attrezzato con una tenda Air Camping, attraversa da nord a sud il continente africano, dalla Tunisia al Botswana, passando dal deserto del Sahara, dalle foreste equatoriali del Congo e dal Kalahari.
La sua esperienza professionale si svolge poi per parecchi anni tra Kenya, Tanzania e vari paesi arabi, con base a Verona, fino al pensionamento, nella primavera del 2008.
Finalmente libero da impegni lavorativi, si dedica alla preparazione accurata del suo viaggio a vela intorno al mondo, che porterà a termine in meno di due anni, partendo dal Marina di Albarella il 29 giugno 2008 per rientrare al molo di partenza il 27 giugno 2010.
'' MALAIKA – Un giro del mondo in 680 giorni ''
Prefazione: Non sempre i sogni rimangono tali. Quello che l’autore chiama “Blue Water Dream” è davvero un sogno realizzabile. Una forte volontà, una modesta disponibilità economica, una solida, ma non necessariamente lussuosa imbarcazione, una grande comprensione e flessibilità da parte dei familiari e ..... si staccano gli ormeggi.
Un qualsiasi appassionato velista
Un giro del mondo in barca a vela in meno di due anni? Si può fare! Il racconto in “viva voce” di una avventura vissuta da quattro amici che un giorno, senza alcuna precedente esperienza in navigazione d’altura, hanno deciso di fare il grande salto e mollare gli ormeggi. con buona manualità a tutto tondo, necessaria per gestire le inevitabili emergenze e riparazioni di bordo con buona manualità a tutto tondo, necessaria per gestire le inevitabili emergenze e riparazioni di bordo, può realizzare un giro del mondo senza troppe difficoltà. Meglio se intorno a se raggruppa due o tre amici fidati, ovviamente altrettanto appassionati e motivati, un piccolo equipaggio per organizzare la vita di bordo, condividere turni di guardia durante le attraversate e i costi del viaggio, ma soprattutto le emozioni sulle tante meraviglie di mare e di terra che si vanno ad incontrare nel corso di una tale indimenticabile avventura.
32.000 miglia di navigazione attraversando 3 Oceani (Oceano Atlantico, Oceano Pacifico e Oceano Indiano), 7 Mari (Mare Mediterraneo, Mare dei Caraibi, Mare dei Coralli, Mare di Arafura, Mare della Cina Meridionale, Mare Arabico e Mar Rosso) e 6 Stretti (Stretto di Gibilterra, Canale di Panama, Stretto di Torres, Stretto di Malacca, Stretto di Bab el Mandeb e Canale di Suez), toccando ben 32 Paesi.
Preziosi consigli sull’armamento della barca, sulla programmazione del viaggio, sulle pratiche burocratiche e sui loro costi, sulle rotte e sui way points dei posti piu belli ed interessanti, informazioni utili per chi ha sempre sognato di affrontare l’oceano ma non ha ancora trovato il coraggio o l’occasione per farlo.
Preziosi consigli sull’armamento della barca, sulla programmazione del viaggio, sulle pratiche burocratiche e sui loro costi, sulle rotte e sui way points dei posti piu belli ed interessanti, informazioni utili per chi ha sempre sognato di affrontare l’oceano ma non ha ancora trovato il coraggio o l’occasione per farlo.
Presentazione: Un giro del mondo virtuale in meno di un’ora con racconti in viva voce, fotografie e filmati che vi faranno rivivere almeno in parte le forti emozioni e le esperienze vissute dall’equipaggio di Malaika5
Dall'esperienza ne è scaturrito il libro dal titolo su menzionato che riporta praticamente il diario di bordo compilato giornalmente dallo skipper con commenti ed informazioni di vario tipo anche molto dettagliati che ha la caratteristica di far rivivere anche al lettore il viaggio come se fosse a bordo della barca nel corso di tutto l'itinerario.
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto riferito dal relatore nel corso della sua esposizione che è stata accompagnata ed integrata dalla proiezione di numerosissime fotografie scattate nel corso del viaggio e da alcuni bei filmati.
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto riferito dal relatore nel corso della sua esposizione che è stata accompagnata ed integrata dalla proiezione di numerosissime fotografie scattate nel corso del viaggio e da alcuni bei filmati.
L'esposizione del Dott. Liberati è iniziata con le motivazioni che lo hanno spinto ad organizzare con la sua barca Malaika 5 il giro attorno al mondo nelle zone tropicali, quelle degli alisei, e da est verso ovest in modo da averli sempre in poppa e quindi favorevoli alla navigazione ed in condizioni meteo accettabili ed attraversando le varie zone nei periodi non interessati dalle perturbazioni caratteristiche delle zone ovvero dei cicloni tropicali.
In tale ottica il viaggio, come si evince dalla diapositiva su riportata, è stato quindi diviso in vari tratti che indicativamente sotto sono riportati:
- da Albarella allo stretto di Gibilterra toccando la Croazia, la Grecia, la Turchia, Malta, la Sicilia le Baleari e Gibilterra
- da Gibilterra al canale di Panama, con il suo passaggio, attraversando l'Oceano Atlantico e toccando le Isole Canarie, St. Lucia e diverse isole del Mar dei Caraibi
- dal Canale di Panama a Port Moresby in Papua Nuova Guinea attraversando l'Oceano Pacifico e toccando le isole e gli arcipelaghi più famosi: Isola del Coco, le Galapagos, la Polinesia francese, le isole di Cook, di Tonga, Fiji, Vanuatu, Salomone
- da Port Moresby attraverso il Mare di Arafura e lo Stretto di Torres, attraversando l'Oceano Indiano fino a Djibouti toccando Timor, Bali, l'Indonesia, Singapore, attraversando il Golfo del Bengala e toccando lo Sri Lanka e le Maldive, attraversando il Golfo di Aden e la zona di mare in cui viene intensamente talvolta praticata la pirateria contro le navi mercantili che vi transitano fino a Djibouti
- da Djibouti, attraverso lo Stretto di Bab-el-Mandeb e risalendo Mar Rosso fino a Suez e, dopo aver percorso il Canale di Suez, a Port Said e quindi ritornando in Mediterraneo toccando Massaua e Suakin
- da Port Said ad Albarella toccando Finike, Kalimnos, Zante, Corfù, Premuda e Ravigno.
Nel corso di ogni tratto del lungo viaggio e nelle varie località in cui sono state effettuate le soste sia di tipo logistico che turistico gli intrepidi ed appassionati velisti non hanno perso l'occasione di documentare le loro attività scattando numerose fotografie ed effettuando interessanti riprese molte delle quali sono state proiettate a commento della esposizione e che hanno destato e tenuto vivo l'interesse dei presenti per la bellezza dei luoghi toccate o degli usi e costumi delle popolazioni indigene mantenute inalterate nel corso del tempo ed al di fuori di quelle che sono le modalità del mondo civilizzato.
Rivissuta e fatta vivere agli ascoltatori con le parole e le immagini la sua lunga ed emozionante avventura e la circumnavigazione del globo, la relazione è stata seguita dalla apertura di un dibattito che ha visto la partecipazione di molti dei presenti che hanno posto all'oratore molti quesiti e chiesto dettagli e precisazioni anche sulle problematiche e sulle difficoltà che inevitabilmente si sono verificate nel suo corso. A tutti il Dott. Liberati ha risposto esaurientemente aggiungendo talvolta altre informazioni su cui nella sua esposizione aveva necessariamente sorvolato.
Al termine del dibattito il Presidente a nome dell'Associazione ed a ricordo della serata ha donato al relatore un piatto in ceramica di Burgio sponsorizzato dalla Ditta Bono antiquariato ed il Dott. Liberati ha contraccambiato donando all'Associazione una copia del suo libro che sarà custodito nella biblioteca del sodalizio.
- da Albarella allo stretto di Gibilterra toccando la Croazia, la Grecia, la Turchia, Malta, la Sicilia le Baleari e Gibilterra
- da Gibilterra al canale di Panama, con il suo passaggio, attraversando l'Oceano Atlantico e toccando le Isole Canarie, St. Lucia e diverse isole del Mar dei Caraibi
- dal Canale di Panama a Port Moresby in Papua Nuova Guinea attraversando l'Oceano Pacifico e toccando le isole e gli arcipelaghi più famosi: Isola del Coco, le Galapagos, la Polinesia francese, le isole di Cook, di Tonga, Fiji, Vanuatu, Salomone
- da Port Moresby attraverso il Mare di Arafura e lo Stretto di Torres, attraversando l'Oceano Indiano fino a Djibouti toccando Timor, Bali, l'Indonesia, Singapore, attraversando il Golfo del Bengala e toccando lo Sri Lanka e le Maldive, attraversando il Golfo di Aden e la zona di mare in cui viene intensamente talvolta praticata la pirateria contro le navi mercantili che vi transitano fino a Djibouti
- da Djibouti, attraverso lo Stretto di Bab-el-Mandeb e risalendo Mar Rosso fino a Suez e, dopo aver percorso il Canale di Suez, a Port Said e quindi ritornando in Mediterraneo toccando Massaua e Suakin
- da Port Said ad Albarella toccando Finike, Kalimnos, Zante, Corfù, Premuda e Ravigno.
Nel corso di ogni tratto del lungo viaggio e nelle varie località in cui sono state effettuate le soste sia di tipo logistico che turistico gli intrepidi ed appassionati velisti non hanno perso l'occasione di documentare le loro attività scattando numerose fotografie ed effettuando interessanti riprese molte delle quali sono state proiettate a commento della esposizione e che hanno destato e tenuto vivo l'interesse dei presenti per la bellezza dei luoghi toccate o degli usi e costumi delle popolazioni indigene mantenute inalterate nel corso del tempo ed al di fuori di quelle che sono le modalità del mondo civilizzato.
Rivissuta e fatta vivere agli ascoltatori con le parole e le immagini la sua lunga ed emozionante avventura e la circumnavigazione del globo, la relazione è stata seguita dalla apertura di un dibattito che ha visto la partecipazione di molti dei presenti che hanno posto all'oratore molti quesiti e chiesto dettagli e precisazioni anche sulle problematiche e sulle difficoltà che inevitabilmente si sono verificate nel suo corso. A tutti il Dott. Liberati ha risposto esaurientemente aggiungendo talvolta altre informazioni su cui nella sua esposizione aveva necessariamente sorvolato.
Al termine del dibattito il Presidente a nome dell'Associazione ed a ricordo della serata ha donato al relatore un piatto in ceramica di Burgio sponsorizzato dalla Ditta Bono antiquariato ed il Dott. Liberati ha contraccambiato donando all'Associazione una copia del suo libro che sarà custodito nella biblioteca del sodalizio.
La serata si è conclusa con lo scambio dei saluti, l'augurio di trascorrere una buona stagione estiva e con l'arrivederci a sabato 4 ottobre 2014 per la ripresa delle attività. Per chi avesse invece effettuato la prenotazione per la sagra del Cabucio, l'appuntamento è fissato a domenica 22 giugno 2014 presso la pizzeria '' L'ancora '' di Lido di Valderice, da raggiungere con mezzo proprio, alle ore 19.30.