2014 - 12 - 06: Dott. Bartolomeo Figuccio e Dott. Tommaso Guastella - Il restauro delle opere d'arte del trapanese



















Nella sede dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese, sita a Trapani in via Vespri 32, già addobbata festosamente per la prossima festività del Natale nonchè per le feste di fine ed inizio dell'anno e l'Epifania, sabato 6 dicembre 2014 alle ore 18.30 si è tenuto il tradizionale incontro previsto dal calendario del XXVIII Corso di cultura per l'anno 2014.
Gli ospiti della serata, Dott. Bartolomeo Figuccio e Dott. Tommaso Guastella, della Sovrintendenza dei BB. CC. ed AA. di Trapani, sono stati accolti dal Presidente e dai numerosi presenti in sala con cordialità ed interesse considerato il tema oggetto della relazione.

I lavori sono stati aperti dal Prof. Valenti che dopo aver presentato i relatori, ha eccezionalmente ricordato ai soci in sala le prossime scadenze previste dal programma
- sabato 13 dicembre 2014: Dott. Elio D'Amico e la '' Sagra della cuccia nella sede del sodalizio
- sabato 20 dicembre 2014 presso l'Hotel '' L'Approdo '' di Pizzolungo la Conviviale di fine anno socilale
e la necessità di effettuare, per motivi organizzativi, le necessarie prenotazioni con il versamento della quota di partecipazione laddove prevista, e, ciò detto, ha ceduto loro la parola.
 
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto detto dai relatori che hanno integrato la loro esposizione con la proiezione di una serie di diapositive che meglio delle parole hanno illustrato il loro interessante e delicato lavoro di restauro che talvolta ha loro riservato anche sorprese inaspettate.
Sentitamente li ringraziamo per la cortesia con cui hanno messo a disposizione le immagini proiettate affinchè potessero essere inserite all'interno di quanto riferito in queste righe.



















Entrambi i relatori si sono intrattenuti sulle diverse modalità e tecniche che sono state utilizzate al fine di determinare e rendersi conto delle condizioni reali dell'opera su cui successivamente intervenire ( raggi X, analisi del materiale, e suo stato, con cui sono state realizzate, interventi precedenti talvolta mal fatti o fatti in modo da alterare le figure originarie, manomissioni e modifiche, analisi statigrafiche, analisi al M.O. a luce riflessa nel visibile e nell'U.V., riflettologia all'infrarosso, ecc.) in modo da utilizzare successivamente le tecniche più idonee per ripristinare per quanto possibile la loro originalità o ovviare ai danni che le opere hanno riportato a causa dell'usura dovuta al trascorrere del tempo o per altri motivi nonchè delle problematiche che talvolta sorgevano nel corso degli interventi di restauro e che dovevano essere risolti mediante opportune decisioni con il concorso di enti diversi.

Talvolta il restauro pone anche problemi di datazione e talvolta di attribuzione dell'opera stessa a causa di elementi nuovi che vengono fuori dalle operazioni di pulitura.



















Ha iniziato la sua relazione per primo il Dott. Bartolomeo Figuccio che ha ringraziato per l'invito ricevuto che ha accettato con vero piacere in quanto il restauro delle opere d'arte non è argomento di cui si parla spesso. Ha voluto sottolineare che molte sono le opere che vrebbero bisogno di interventi in quanto in cattivo stato, ma le limitate sovvenzioni di oggi consentono solo pochi recuperi e valorizzazioni la cui esecuzione è talvolta affidata a ditte esterne alla Soprintendenza oppure eseguiti direttamente dal personale interno. 
Ha quindi illustrato i diversi e i vari stadi del recupero eseguito su quattro opere:
- il bassorilievo in ceramica invetriata della Madonna di Andrea Della Robbia. La ceramica invetriata  .  
- il quadro della Madonna di Custonaci
- il Crocifisso miracoloso e reliquiario di S. Domenico
- i dipinti su tela che rappresentando 4 scene della Via Crucis impediscono la vista del suddetto Crocifisso durante il periodo della Quaresima
per ognuna delle quali ha anche predisposto una scheda riepilogativa delle caratteristiche principali ed ha fornito indicazioni sul materiale con cui   

















Quanto il Dott. Figuccio ha detto ed illustrato si può ben comprendere ed evincere dalle immagini proiettate e dalle didascalie in esse inserite che di seguito si riportano e che mettono in evidenza talvolta la notevole differenza di aspetto ed anche di forme rappresentate fra prima e dopo l'intervento di restauro.

Ha quindi concluso ringraziando i presenti per l'attenzione e l'interesse prestato durante la sua esposizione.  
 


La parola è quindi passata al Dott. Tommaso Guastella che dopo aver ringraziato l'Associazione per il gradito invito ricevuto, ha presentato il laboratorio di restauro in cui ha operato per molti anni.

Si è quindi intrattenuto sul lavoro di recupero da lui effettuato su quattro opere:
- la statuetta del Cristo alla colonna
- il quadro della Sacra Famiglia
- la statua raffigurante la Madonna della catena
- il quadro in cui S. Francesco riceve le stimmate. 
 


















Per ognuna di esse si è intrattenuto in modo approfondito e professionale in relazione all'intervento che doveva essere realizzato e che dipendeva dallo stato e dalle condizioni in cui l'opera era pervenuta al laboratorio di restauro.
In particolare il lavoro di pulitura del quadro rappresentante la Sacra Famiglia ha messo in evidenza la presenza di una scena diversa da qualla visibile che ha portato dopo una attenta analisi e valutazione delle due rappresentazione al sacrificio di quella più recente a favore di quella più antica.

I restauri effettuati descritti e i risultati finali, più delle parole possono essere dedotti dalle immagini di seguito riportate che sono state proiettate e descritte nel corso dell'intervento del Dott. Guastella e dallo stesso rese gentilmente disponibili per essere inserite nel sito dell'Associazione.  
 

 
Al termine di questa seconda parte della serata ha fatto seguito un dibattito che ha visto la partecipazione interessata di molti dei presenti che hanno posto molte domande e chiesto ulteriori dettagli e spigazioni, delle quali se ne riportano di seguito ed in sintesi alcune. Ad esse i relatori hanno risposto con ulteriori dettagli e fornendo altre precisazioni.
 
- Perchè su molti quadri religiosi se ne ridipingeva un altro? 
Talvolta il rifacimento può essere attribuito alla necessità di disporre iconografie diverse da quelle presenti e ciò in relazione agli ordini religiosi ai quali era affidata la Chiesa.
  
- Perchè su molti quadri pur mantenedone il contenuto sono stati fatti dei rifacimenti diversi da quelli originali?
In questo caso le motivazioni dei cambiamenti possono essere state dettate dalle variazioni di gusto che spesso subisce modifiche con il trascorrere dei tempi.
 
- Se un quadro è molto rovinato, presenta mancanze di colore o strappi nella tela come si interviene?  
Si interviene in vari modi a seconda delle necessità: rinforzando la tela con aggiunte incollate posteriori e poi colmate con stucco in caso di strappi per riportarlo al livello no
rmale, utilizzando colori riconoscibili per evidenziarli rispetto ai colori originali.
 
- Considerato che moltissime sono le opere che abbisognano di restauri anche talvolta urgenti, con quali criteri vengono scelte le opere su cui intervenire?
La scelta viene fatta sulla base della valutazione dell'opera, delle condizioni in cui si trova, del periodo in cui è stata realizzata e dell'autore che l'ha realizzata ma considerando anche altri fattori di carattere artistico ed economico.

Chiuso il dibattito il Prof. Valenti ha ringraziato i relatori per l'interessante argomento trattato ed a ricordo della serata ha offerto loro un piatto in ceramica ed una copia del libro '' Lu codici di la santa necessità '' di Giuseppe Giambaldo a cura di Franco Di Marco.
 
L'incontro si è quindi concluso con l'arrivederci a sabato 13 dicembre 2014 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro previsto dal programma delle attività del XXVIII Corso di cultura per l'anno 2014.
 

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