2014 - 12 - 20: Prof. Renzo Vento - Trapani tra storia e leggenda: Porta Ossuna e monna Serisso - Conviviale di fine anno















Sabato 20 dicembre 2014 alle ore 19.15 nei locali dell'Hotel '' L'Approdo '' di Pizzolungo si è tenuto l'ultimo incontro previsto dal programma del XXVIII Corso di cultura cui è seguita la radizionale Conviviale di fine anno sociale.

L'evento ha visto la parteciapazione di un numeroso gruppo di soci e simpatizzanti, che così hanno voluto concludere l'anno prima delle festività natalizie in cui ognuno sarà impegnato nelle varie attività predisposte dalle proprie famiglie.
Ospite della serata il Prof. Renzo Vento che, ben noto ai presenti per la sua pluriennnale partecipazione alle attività dell'Associazione, è stato accolto dal Prof. Valenti e dai partecipanti alla Conviviale con cordialità e simpatia e per l'occasione ha recuperato l'incontro previsto per il 4 ottobre 2014 e che era stato spostato a data da destinarsi. 




















La serata è stata aperta dal  Presidente che ha presentato la nuova locandina con il programma delle attività per l'anno 2015, XXIX Corso di cultura che prevede numerose novità, ha sollecitato i presenti a rendersi parte attiva per una efficace campagna di tesseramento, ha annunciato il nome del nuovo sponsor, Nino Castiglione S.r.l, che si aggiunge a quello consolidato della Banca di Credito Cooperativo '' Sen. Pietro Grammatico'' di Paceco ed ha elencato alcune delle uscite previste dal calendario già nel mese di gennaio 2015.

Ha inoltre annunciato alcune variazioni nelle cariche onorarie dell'Associazione ratificate nell'ultima seduta del Consiglio direttivo che di seguito si elencano:
- Presidente onorario: Prof. Salvatore Costanza ( confermato )
- Soci onorari: Prof. Carlo Cataldo, Prof.ssa Erina Baldassano, Prof. Renzo Vento ( di nuova nomina )

Concluse le formalità iniziali, la parola è passata al Prof. Renzo Vento che ha esordito ringraziando l'Associazione per la averlo ancora una volta invitato a partecipare alle proprie attività culturali che gli sono anche da sprone nelle sue ricerche ed attività e per averlo voluto come socio onorario.

Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto riferito nel corso della serata dal Prof. Vento che si ringrazia per aver concesso l'inserimento in queste note di alcune antiche fotografie di sua disponibilità.

L'idea del tema della serata è nata da un incontro casuale con il Prof. Valenti al Museo Pepoli dove entrambi si erano recati: il primo per delle sue ricerche su alcuni quadri, il secondo per la ricerca della chiave di volta dell'antica Porta Ossuna così denominata in onore del Vicerè di Sicilia, Don Pietro Girone, Duca di Ossuna che la fece ricostruire e restaurare nel 1612. 
La chiave di volta della porta con le relative iscrizioni che la identificano oggi si trova presso il Museo Pepoli, ma la struttura di cui si parla ormai non è più esistente dopo il suo abbattimento negli anni 50 insieme ad un edificio trecentesco ad essa adiacente e nel quale, in corrispondena di uno spigolo ed in una nicchia, era inserita, a ricordo dell'evento, una testina in marmo di cui non si conosce la fine che ha subito dopo la distruzione del  vetusto palazzo.
















La stessa porta, esistente sul lato sud di Trapani antica e quindi dal lato del porto, è denominata anche Porta Serisso e la sua denominazione può essere fatta risalire al fatto che vicino ad essa si trovava il palazzo di Ser Isso Riccio protagonista di un episodio accaduto nel XIV secolo, di cui esistono riscontri storici in alcuni scritti.

Tale porta, erroneamente, viene oggi talvolta scambiata con Porta delle Botteghelle che invece si apre sul lato nord delle vecchie mura e quindi dal lato completamente opposto.

Ma ecco la storia.
Viveva a Trapani un capitano di mare ( alcuni dicono fosse un ricco mercante altri un pirata ) Ser Isso Riccio, nipote del fondatore della Famiglia, anche lui capiatano di mare, che si era arricchito con la pirateria, cosa molto comune a quei tempi e fonte di notevoli guadagni.
A Trapani si conoscono tre palazzi con tale nome:
- il Palazzo Riccio di Morana ed il Palazzo Riccio di S. Gioacchino ancora esistenti
- il Palazzo di cui si parla ( ormai non più esistente ma che era il più antico di Trapani e che avrebbe potuto essere con buova volontà recuperato) in cui abitava il personaggio protagonista dell'episodio storico e che era ubicato proprio vicino a Porta Ossuna.

l protagonista della nostra storia si era innamorato ed aveva sposato una bella donna, Monna ( Madonna ) Serisso ( dal nome del marito riunificato ) e nel corso delle sue scorribande aveva catturato il figlio del re di Tunisi ( Dragut ) che fece schiavo e che utilizzò come tale nal suo palazzo.
La moglie si innamorò perdutamente dello schiavo e durante un viaggio del marito che era andato a Corneto Tarquinia per essere insignito della cittadinanza onoraria concessagli da quella città, fuggì con lui rifugiandosi a Tunisi portando con sè un'altra schiava. 
Al ritorno  a Trapani il marito restò molto male e giurò vendetta.
Da questo punto in poi esistono diversi versioni sul proseguo della vicenda. Una di essa narra che Ser Isso, travestitosi da mendicante, si recò a Tunisi riuscendo ad entrare nel palazzo del re favorito in ciò dalla shiava che la moglie aveva portato con se riuscendo ad uccidere il rivale. Mentre poi la moglie frugava in una cassa piena di gioielli nel tentativo di portarne via un bel pò, le cadde sul collo il coperchio decapitandola ed il marito ne riportò indietro la testa dentro un sacco mentre un'altra versione narra invece che essa riportata in Trapani fu decapitata dal marito tradito.

In ogni caso, tuttavia, a monito delle mogli che avessero avuto intenzione di tradire i mariti qualunque fossero le motivazioni, Ser Isso espose la testa della moglie fuori della porta del proprio palazzo anche a testimonianza dell'onore recuperato dopo il tradimento della stessa.
La testa umana rovinata inesorabilmente dal trascorrere del tempo fu poi sostituita da un'opera scultoria posta a memoria in una nicchia sullo spigolo della casa.

Ser Isso condusse poi una vita molto ritirata ed alla sua morte volle che il suo palazzo fosse trasformato in una Chiesa che fu denominata Chiesa di Gesù e di Maria. 

La testa di cui esiste come si vede una testimonienza in una immagine ricavata da una antica pellicola cinematografica non si sa che fine abbia fatto; forse è andata perduta in mezzo al materiale di risulta creato dalla demolizione dell'antica porta così come molto di Trapani antica tende a scomparire a causa di demolizioni e rifacimenti che abusivamente vengono fatte senza il benestare e la sorveglianza degli enti che invece le dovrebbero opportunamente tutelare.

E' con queste parole che il Prof. Vento ha terminato la sua breve relazione a cui ha fatto seguire diretti ai presenti i propri più sentiti auguri per il Natale e le festività di fine ed inizio anno ed all'Associazione un augurio che possa proseguire nella sua meritoria opera di diffusione della cultura e delle tradizioni popolari che fortemente la contraddistinguono.

E' seguito un breve dibattito che ha visto la partecipazione di molti dei presenti ed alla cui conclusione è seguita la Conviviale che è stata allietata da un accompagnamento musicale che, come si vede dalle fotografie, ha inevitabilmente richiamato al ballo molti dei soci presenti in sala. Alle signore presenti, come tradizione, il Consiglio direttivo con la gentile collaborazione delle Signore Aloma Anselmo e Anna Maria Rizzo, ha offerto a ricordo della serata un originale pensierino natalizio.

La serata si è conclusa con lo scambio affettuoso e sentito degli auguri fra tutti i partecipanti alla Conviviale con l'intenzione di ritrovarsi sabato 3 gennaio 2015 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per partecipare alla tradizionale ed irrinunciabile Tombolata di inizio anno.



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