2015 - 10 - 17: Arch. Roberto Manuguerra: Vita della Colombaia



















Sabato 17 ottobre 2015 alle ore 18.20 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 con la partecipazione di numerosi soci si è tenuto il settimanale incontro previsto dal programma delle attività per l'anno sociale 2015-

Il relatore, Arch. Roberto Manuguerra, ben noto ai soci per aver assiduamente partecipato per molti anni alle attività culturali del sodalizio, è stato accolto dal Presidente e dai soci con cordialità ed interesse considerato anche il tema della serata dedicato ad un monumento ben noto a tutti i trapanesi quale la Colombaia.



















Aperti i lavori, il Prof. Salvatore Valenti, dopo aver dato il benvenuto all'oratore ed ai soci presenti in sala,  gli ha ceduto la parola.


Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto detto nel corso dell'incontro che è stato integrato dalla proiezione di una serie di diapositive che successivamente sono riportate in quanto cortesemente rese disponibili dall'Arch. Manuguerra per il loro inserimento nel sito dellì'Associazione.

L'Arch. Manuguerra ha aperto il suo intervento ringraziando l'Associazione per l'invito che ancora una volta ha voluto rivolgergli ed che ha sempre accettato con piacere consentendogli così di esporre il suo punto di vista su argomenti di varia natura.


















Tema della giornata è stata la Colombabia da molti conosciuta ma da pochi visitata a causa della difficoltà obiettiva di poterla raggiungere. Carcere fino al 1963 successivamente cadde in uno stato di abbandono e decadenza anche per mancanza di manutenzione riportando notevoli danni anche dovuti alle intemperie.


Circa 14 anni fa, dall'incontro di alcuni intellettuali trapanesi, nacque l'Associazione '' Salviamo la Colombaia '' che in vario modo ha operato per tenerla presente nella memoria dei trapanesi ( vari annulli postali, Colombaia Day, incontri , ecc ) al fine della determinarne una nuova destinazione d'uso per una sua possibile utilizzazione anchè perchè di recente, grazie alla conessione di un finanziamento di 330.000,00 euro sono stati eseguiti lavori per la sua messa in sicurezza cosa realizzata con cura e professionalità dalla Ditta appaltatrice.


Ciò premesso e detto è passato quindi a considerarne la storia e la sua presenza nell'ambito del territorio sulla base di quanto è dato conoscere dai pochi ma certi documenti esistenti. 


La sua presenza era già certa da una stampa del 1200 dove figurava come torre ottagonale alta 32 metri nonchè da un altro disegno di Erasmo Magno da Velletri, fine secolo XVI e inizio XVII, custodito nella Biblioteca Riccardiana di Firenze, da un'altra stampa del 1686 riportata da Trapaninostra su internet ed ancora da una ulteriore stampa su cui era riportata Trapani, il suo porto e sullo sfondo il Monte S. Giuliano. 



















Nel luglio del 1583 Camillo Camilliani avendo avuto mandato di realizzare una seriee di torri costiere di avvistamento e di difesa dell'isola dagli assalti dei saraceni, degli ottomani e dei corsari barbareschi visitò la Sicilia e realizzò una serie di torri a pianta quadrata o prossima al qdrato  su tre elevazioni fuori terra ed ed una interrata aventi le seguenti destinazioni: l'interrata come magazzino di viveri e cisterna d'acqua, la prima elevazione destinata a deposito delle armi e rifornimenti, la seconda ad allogggi degli ufficiali e dei soldati di guarnigione, la terza a terrazza di avvistamento su cui veniva ubicato un cannone destinato a difesa o ad attaccare le navi nemiche che si avvicinavano alla costa.


Ben diversa la pianta e la struttura della Colombaia riportata in un suo disegno e in due altri piante:una del 1640 ed un'altra del 1671 dalle quali si evince una struttura ottagonale molto simile ad una forma circolare, denominata Torre a martello, utilizzate e realizzate anche in siti molto lonatani come l'Australia e l'aggiunta di un corpo più ampio e significativo per volere del Principe di Ligny.

Da una fotografia del 1959 si evince la presenza sull'isolotto di due due bracci di approdo e l'aggiunta di un caseggiato avvenuta nel 1959 destinato alle varie attività cui i carcerati si dedicavano.

Significative dell'epoca alcune fotografie del 1953, del 1960 e del 1961.

Chiuso il carcere nel 1963, 30 anni di abbandono, di incuria, di vandalismo e di ingiurie prodotte anche dagli elementi meteorologici provocarono nella struttura notevoli danni come è stato evidenziato in alcune delle diapositive proiettate.


Il recupero strutturale e la messa in sicurezza dell'edificio effettuati negli anni 90 ed evidenziato da altre diapositive ne mostrano la differenza fra la situazione prima esistente ed il dopo.


Si pone oggi un quesito fondamentale. Come utilizzare questa imponente struttura e quale destinazione d'uso conferirle?

Secondo il parere del relatore essa dovrebbe mantenere le sue caratteristiche di monumento storico e diventare anche molto più fruibile sia da parte della cittadinanza trapanese sia dei turisti che sempre più numerosi in questi ultimi anni vengono a Trapani con l'approdo delle grandi navi da crociera nonchè di quelli che vanno a passare le vacanze estive nel vicino arcipelago delle Egadi cosa che potrebbe essere realizzata eliminando la difficoltà di poterla raggiungere e quindi la sua altera solitudine ed inserendola nel tessuto urbano.

La figura di uno stormo di uccelli molto simile alla forma di una colomba, il ricordo dell'antico rito delle anagoghie e delle catagoghie che si svolgevano con il  volo delle colombe sacre fra la Colombaia ed il tempio di Venere ad Erice, nonchè lo studio del territorio trapanese hanno suggerito all'Arch. Manuguerra e ad un suo collega,  la predisposizione di un progetto articolato che in sostanza sfruttando già quello che il territorio trapanese offre e con l'aggiunta di qualcosa che non altererebbe sostanzialmente l'ambiente stesso ma avrebbe il pregio di una maggiore articolazione e fruizione della estrema parte occidentale di Trapani  nonchè dell'isolotto su cui la Colombaia sorge.


Le opere di maggiore spicco che il progetto ipotizzato prevederebbe sono ben poche e si ridurrebbero, oltre al recupero della Colombaia ed al grande fabbricato da adibire a servizi, accoglienza, shopping e ristorazione, lo spostamento della conna della Madonna attualmente al termine del Viale intestato all'Ammiraglio Francese, la creazione di un pontile-passerella adibita al passagio pedonale e dei mezzi d'emergenza e/o autorizzati per raggiungere l'isolotto eventualmente dotata di una porrzione mobile ed apribile per consntire il passaggio alle piccole imbarcazioni anche da diporto che volessero raggiungere la parte di mare posta ad occidente senza dover fare il giro verso sud dell'isolotto della Colombaia come di fatto talvolta oggi avviene.

Quanto in sintesi detto è ben evidenziato e riportato in alcune delle diapositive che di seguito si riportano per gentile concessione dell'Arch. Manuguerra ed i cui punti forti di riferimento di tutto il sistema riproducono in sostanza la figura di una colomba stilizzata in ricordo degli antichi riti nericini dedicati alla Venere Ericina.

 
Il relatore ha quindi concluso la sua esposizione con la proiezione di alcune belle immagini di Trapani e del suo meraviglioso territorio settentrionale  dalle quali si evince la innegabile bellezza che la natura ha voluto profondere nella zona per cui scopo principale sarebbe quello di evitare ogni deturpazione ma che invece dovrebbe essere rivalutato per dare a Trapani una nuova dignità che già di suo largamente meriterebbe.

E' quindi seguito un breve dibattito che ha visto la partecipazione interessata di molti dei presenti al termine del quale, a ricordo dellla serata, il Prof. Valenti ha donato al relatore il libro '' Storia di Trapani '' di S. Costanza.

Infine ha ricordato ai soci che il prossimo incontro in programma è fissato per sabato 24 novembre 2015 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione e che l'escursione a Caltavuturo per la '' Sagra del fungo di Ferla '' fissata per domenica 25 ottobre p.v. è stata spostata a domenica 15 novembre 2015 con lo stesso programma. Pertanto chi avesse intenzione di partecipare può già effettuare la relativa prenotazione. Il costo è previsto in € 40.00 ( quaranta/00 ) a persona, per un minimo di 40 partecipanti, cui è da aggiungere € 1.00 qualora si volessero degustare i prodotti locali della Sagra.  

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