2016 - 01 - 16: Don Vincenzo Arnone - Bibbia e Letteratura
Sabato 16 gennaio 2016 alle ore 18.20 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in nTrapani via Vespri 32 con la partecipazione di un numeroso gruppo di soci e di simpatizzanti si è svolto il settimanale incontro previsto dal programma del XXX Corso di cultura per l'anno 2016.
Il Presidente, dopo aver aperto i lavori e presentato l'oratore della serata, Sacerdote Vincenzo Arnone, gli ha dato la parola.
Don Vincenzo Arnone e Salvatore Valenti, amici di gioventù, essendo entrambi nati a Favara ( AG ), hanno di recente avuto, dopo 50 anni circa, l'occasione di risentirsi e di reincontrarsi potendo così e, con piacere, riprendere i loro contatti.
Il relatore, che attualmente vive a Montebonello-Pontasssieve ( FI ), dove è parroco, ha accettato di buon grado l'invito dell'Associazione a partecipare alla sua attività culturale e quindi a venire a Trapani.
Laureato in lettere presso l'Università '' La Sapienza '' di Roma ha pubblicato varie opere di narrativa, saggistica, teatrali e poetiche e tra di esse anche '' Bibbia e Letteratura '' dalla quale è tratto il tema dell'incontro della serata.
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto detto nel corso della relazione.
Avuta la parola, l'oratore dopo aver ringraziato i soci presenti in sala, l'Associazione per l'nvito rivoltogli ed il folto programma messo in cantiere per l'anno ed il Prof. Valenti per le belle parole pronunciate verso la sua persona, che ogni incontro è sempre utile in quanto non solo consente di stare insieme e vedersi, ma anche di apprendere, discutere e confrontarsi sugli argomenti, ha aperto la sua relazione.
Quanto ha riportato nel suo libro non tratta di problematiche cristiane ma riporta grandi opere letterarie che hanno preso spunto da un personaggio biblico o da un capitolo della Bibbia.
La Bibbia per i credenti è la parola di Dio, per i non credenti è un libro di grande poesia a cui ispirarsi per creare opere d'arte di vario genere.
E' composta da 72 o 73 libri ( 46 per il Vecchio Testamento e 27 per il Nuovo Testamento ) che, preceduta in origine da tradizioni orali fu successivamnete scritta in varie epoche e da diversi autori di diversa cultura e caratteristiche. Originariamente in greco fu tradotta in latino nel IV° secolo da S. Girolamo che ne fu un grande ed approfondito studioso.
Il vecchio Testamento parla del popolo ebraico, dei suoi padri, dei re e dei profeti.
In relazione al Vecchio Testamento l'autore del saggio, fra tutte le opere mensionate nel suo libro, si è particolarmente intrattenuto sulle seguenti:
- i versi di Giovanni Paolo II del '' Trittico romano '' in cui il Pontefice,entrando nella Cappella Sistina e tenndo per mano Miclelangelo, autore dell'opera, passa in rassegna i vari particolari del grande dipinto
- '' L'inno ai patriarchi '' di Giacomo Leopardi i cui versi non sono uno sfogo del poeta ma l'espressione della sua cultura biblica, latina e greca. In essi il poeta dice in definitiva come i Patriarchi abbiano preparato la via alla venuta di Gesù
- i versi della Divina Commedia ( libro IV dell'inferno - versi 51-63 ) in cui Dante chiede a Virgilio se ci fossero stati in passato Ebrei salvati dal Limbo e quindi santificati. Al che Virgilio rispondendo affermativamente con una parafrasi ( in quanto vissuto e morto prima di Gesù ) li identifica in Noè e nei suoi discendenti
- la tragedia '' Saul '' scritta dall'Alfieri. In essa il poeta evidenzia l'invidia di Saul nei confronti di Davide che lo porterà a darsi la morte per non essere ucciso dai nemici. Anche se sull'argomento la Bibbia dice poco, l'Alfieri riuscì a sviluppare il tema con la sua fantasia senza stravolgere i fatti
- il romanzo di '' Tobia delle paludi '' della scrittrice francese Silvie Germain che ispirandosi a Tobia il giusto, ha narrato, ambientandole nella Francia, le dolorose vicende di una donna alla quale, similmente al personaggio biblico, muoiono figli e nipoti cosa per cui alla fine resterà sola. Nonostante ciò essa non perde la fede che l'aiuterà ad affrontare serenamente le viscissitudini avverse
- su Davide e sulla sua amicizia con Gionata, figlio di Saul, Carlo Coccioli scrisse un romanzo in cui narrava in prima persona gli altalenanti ed esaltanti sentimenti dello stesso
-Padre Davide Turoldi invese riscrisse i Salmi attualizzandoli ai nostri tempi.
Don Vincenzo Coccione è quindi passato a trattare la parte relativa al tema in relazione al Nuovo Testamento. Esso a noi più vicino, include i 4 vangeli canonici, le Lettere di S. Paolo , gli Atti degli Apostoli e l'Apocalisse.
Prima di passare a parlare di alcune delle opere che ad esso si sono ispirate, l'oratore ha voluto precisare che di per sè i Vangeli non devono essere intesi come una storia cronologica della vità di Gesù, ma come testimonianza di fede dei 4 evangelisti e della comunità in cui essi vivevano poichè, per esempio, nei vangeli di S. Giovanni e di S. Marco non si trova traccia della nascita di Gesù.
Virgilio nelle sue Bucoliche , egogla quarta, si esprimeva come se prevedesse in un cetto senso, lui pagano, la venuta di Gesù.
Nel corso degli ultimi 20 secoli molti scrittori, filosofi si sono chiesti cosa facesse Gesù nella sua vita privata e da ciò sono natei molte opere e molti romanzi che, non dstravolgendola, avevano la caratteristica di riempirne i vuoti con la loro fantasia.
Così il filososo Blaise Padscal scrisse un '' Compendio della vita di Gesù '', opera rimasta incompleta, sulla base dei 4 vangeli ma anche lavorando molto di fantasia ed anche Renan, che non era crdente, scrisse '' La vita di Gesù '' che fu un romanzo che ebbe drande fortuna e diffusione e che condizionò altri scrittori francesi dell'epoca.
Anche in Italia, Papini, personaggio dal carattere difficile e propenso a contestare tutto e tutti, convertitosi ad una vita cristiana più impeganta, scrisse
'' Una vita di Cristo '' uscita nel 1921.
Fra le opere di altri scrittori, cattolici e non, il relatore ha anche ricordato:
-'' Il quinto evangelio '' di Mario Pomilio, dal quale è stata poi tratta l'opera teatrale '' Il quinto evangelista '', nel quale in definitiva esso si può identificare nella vita di ogni cristiano che, incontrando il Cristo, mette in pratica tutti gli altri
- '' La vita di Gesù '' di Ferruccio Palazzoli
- '' Getsemani '' di Giorgio Saviane
- '' Il vangelo secondo Gesù Cristo '' di Josè Saramago in cui Gesù quattordicenne si reca da solo a Betlemme per conoscere il luogo dove era nato e li incontra una donna anziana che gli fece da levatrice
- '' Il codice Da Vinci '' di Dan Brown che partendo da un delitto avvenuto al Louvre si dipana fino a risalore alla vita di Gesù stravolgendo tuttavia la realtà storica e che trae origine da tante notizie medioevali e leggende ma dove il personaggio principale non è Gesù ma il sacro Graal che in definitiva non è la coppa in cui bevve Gesù nell'ultima cena ma una donna ovvero Maria Maddalena.
Molte altre opere sono state poi scritte da vari autori su altri personaggi minori come Giuda Iscariota, la Madonna, S. Paolo, S. Pietro, La Maddalena, S. Giuseppe, Longino che trafisse il cuore di Gesù, ecc.
La parte finale della relazione è stata tuttavia dedicata a Gerusalemme in cui sono stati ambientati vari romanzi da scrittori generalmente Ebrei nei quali la città Santa nonostante l'appellativo risultava nel suo intimo corrottta per droga, prostituzione, ecc.
Tuttavia il primo e più completo libro sulla città, anche se risalente al 4° secolo, è da considerarsi quello scritto dalla nobildonna Egeria che attratta dalla città vi si recò e vi abitò per due anni scrivendo alla fine un accurato diario in cui la descriveva dettagliatamente non trascurando la vita condotta dai cristiani dell'epoca.
Al termine della relazione il Prof. Valenti ha aperto il dibattito a cui, considerata la tematica trattata, hanno partecipato con interesse molti dei presenti in sala che hanno chiesto all'oratore chiarimenti, precisazioni ma anche posto ulteriori domande inerenti al tema. A tutti don Vincenzo Arnone ha risposto esaurientemente citando anche altre opere e passi della sua pubblicazione.
Chiuso il dibattito il Presidente dopo aver ringraziato l'oratore per l'interessante tema trattato, per aver accettato l'invito dell'Associazione e il piacere di averlo di nuovo potuto reincontrare dopo molti anni, a ricordo della serata gli ha offerto il libro '' La scia dei tetraedri '' di E. Milana-
Prima dell'arrivederci a sabato 23 gennaio 2016 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro previsto dal programma del XXX Corso di cultura per l'anno 2016, il Prof. Valenti ha ricordato ai soci che,pur non essendo stato fissato i locale, sono state aperte le prenotazioni per la cena del '' Giovedì grasso '' che avrà luogo il 4 febbraio 2016 alle ore 19.00 per cui i soci che intendessero parteciparvi possono al più presto fare la necessaria prenotazione.
A seguire, il Prof. Valenti e Signora ed il Dott. D'Aleo e Signora, diventati di nuovo nonni per la nascita rispettivamente della nipotina Eleonora e del nipote Francesco Pietro hanno offerto ai presenti una torta seguita dal tradizionale e beneaugurante brindisi. Ai nuovi nati, ai loro genitori ed ai nonni i soci hanno espresso il loro compiacimento e gli immancabili auguri.