2016 - 01 - 23: Dott.ssa Anna Giordano - Le saline di Trapani e Paceco
Sabato 23 gennaio 2016 alle ore 18.20 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 con la partecipazione di un numeroso gruppo di soci e di simpatizzanti ha avuto luogo il settimanale incontro previsto dal programma delle attività del XXX Corso di cultura per l'anno 2016.
Relatrice della serata la Dott.ssa Anna Giordano che ha trattato il tema '' Le saline di Trapani e Paceco '', attualmente gestite dal WWF in quanto Riserva naturale integrata avente una estensione di 1000 ettari istituita dalla Regione Sicilia nel 1995. Della stessa è stata direttrice dal 1996 al 2003 per ritornare quindi nel 2015.
L'ospite, nuova alle attivività del sodalizio, è stata accolta con cordialità dai presenti e dal Prof. Valenti che dopo i convenevoli ha aperto i lavori della serata con una sua breve presentazione.
La Dott.ssa Giorgano si è laureata in Scienze Naturali presso l'Ateneo di Messina con una tesi sulla '' Migrazione dei falconiformi attraverso lo Stretto di Messina, è esponente del WWF cui è iscritta iscritta fin dalla giovinezza, e vanta un ricco palmares fra cui si possono annoverare '' L'Airone d'oro '' in quanto vincitrice del concorso indetto dala rivista omonima nel 1964 ed il Premio di '' Medaglia d'oro '' conferitole da Israele come riconoscimento internazionale per la protezione dei rapaci.
Prima di cederle la parola il Presidente ha volluto ricordare che anche l'Associazione fin dalla sua istituzione si è battuta per il salvataggio ed il recupero dei mulini a vento delle saline di Trapani, utilizzati come mezzi indispensabili nella filiera dell'estrazione del sale, e per aver effettuato il censimento dei bagli del territorio trapanese che in seguito si sono trasformati in sedi di attività turistica agro-alimetare e successivamente, opportunamente attrezzati per attività ricettiva, in centri turistici in cui poter passare volendo parte delle vacanze estive.
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto riferito dalla Dott.ssa Giordano che nel corso della sua esposizione ha proiettato una bella serie di diapositive gentilmente concesse anche per essere inserite nel sito dell'Associazione e per cui la si ringrazia.
La Dott.ssa Giordano ha esordito ringraziando l'Associaziazione per averla invitata a partecipare alla sua attività e poter parlare quindi della Riseva naturale integrata che ha diretto dal 1996, subito dopo la sua istituzione, al 2003 e dove è ritornata a ricoprire lo stesso ruolonel 2015 dopo 12 anni.
Ha inoltre premesso, come antefatto alla sua esposizione, la considerazione che generalmente chi vive in un posto anche se possiede zone di una certa bellezza naturale non le considera nella loro reale importanza perchè essendo costantemente alla sua portata le considera come una cosa scontata e non le vede nè le considera con gli occhi di coloro che invece non le hanno nella loro disponibilità.
Nel 1996 esisteva già la riserva in cui vigeva il divieto di caccia ma nelle diverse zone c'era l'anarchia più completa e nessuna regolamentazione e con metà dell'area già destinata ad essere interrata per altri scopi e da quella situazione ai è partiti riuscendo piano piano a raggiungere la situazione odierna grazie anche all'interesse dei trapanesi che hanno cominciato a considerare la situazione con occhi ed interesse diversi.
Le saline di Trapani e Paceco rivestono per gli uccelli migratori sia dall'Africa all'Europa sia in senso inverso una tappa di notevole importanza nella loro migrazione dovendo essi in ogni caso attraversare, fra l'Africa e la Sicilia, una zona di mare ampia circa 159 Km prima di proseguire il loro viaggio.
Ciò costituisce specialmente per le specie non marine una problematica molto ardua in quanto il non potersi poggiare sull'acqua equivale alla loro morte sicura ma a tutti offre la possibilità di riprendere le forze prima di proseguire verso le località in cui sverneranno.
Molte sono le specie di uccelli che sono stati osservati nella loro sosta e di cui si è riusciti ad identificare le zone di provenienza tramite l'osservazione con il cannocchiale degli anelli posti sulle loro zampe, altre vi nidificano, altre ancora hanno assunto l'habitat come luogo in cui svernare.
Con la costituzione della riserva molti sono stati i problemi che si sono presentati e che sono stati, talvolta con notevole difficoltà, risolti: dalle costruzioni abusive, agli scarichi abusivi delle tipologie più diverse, alla caccia di fauna protetta ma scambiata per abbattibile, alla chiusura con sbarramenti e catene più volte abbattuti e ripristinati di strade e percorsi utilizzati fino ad allora da autovetture, ecc.
Lentamente e confortati anche dai risultati che via via diventavano più evidenti e documentati anche dallo stupore manifestato dai cittadini nel vedere gli aironi rosa quando percorrevano la provinciale esterna per Marsala, dal maggiore interesse che i trapanesi mostravano verso la riserva, con l'organizzazione di visite guidate su opportuni percorsi per non disturbare gli uccelli nelle loro usuali abitudini si è riusciti a far cambiare la mentalità e considerare la riserva non più come un luogo in cui tutto è vietato, ma a considerarla anche come opportunità e mezzo per produrre uno sviluppo diverso in attività collaterali.
La zona della riserva, ma anche altre zone viciniori come l'isolotto della Colombaia ed il litorale del Ronciglio sono habitat naturale di piante di notevole importanza che solo nelle suddette zone si ritrovano come la calendula marittima ed il fungo di Malta.
Anche nel muoversi a piedi all'interno della riserva bisogna fare talvolta molta attenzione perchè specialmente sugli argini delle vasche vanno a deporre, senza realizzare il nido, le uova alcuni uccelli che sono molto bravi nella mimetizzazione per cui è molto difficile localizzarli subito.
Dalla sua costituzione il numero e le specie degli uccelli osservati sono via via costantemente aumentati ed è della massima importanza guardarli nella loro bellezza, proteggerli e custodirli nonchè fotografarli nella fase iniziale e nel corso del loro volo anzicchè ucciderli ed impagliarli come si usava una volta.
Tuttavia le saline di Trapani e Paceco sono state e continuano ancora ad essere, anche se in modo più ridotto e per vari motivi, luogo di lavoro e fonte di reddito con la produzione di sale marino particolarmente apprezzato anche dagli chef più rinomati che ne apprezzano la qualità.
L'esistenza della riserva non è tuttavia tutta rose e fiori. Alle difficoltà economiche a causa del limitato bagget dato dalla Regione Sicilia che consente solo pochi e limitati interventi è ancora da aggiungere l'assedio portato dalle attività espletate all'esterno di essa e dalla realizzazione di edifici destinati ad uso abitativo e talvolta anche a scopo ed attivività commerciali di vario genere.
Ed è con queste parole che la Dott.ssa Giordano ha concluso la sua esposizione, seguita con interesse ed attenzione dai presenti, ed al termine della quale il Prof. Valenti ha aperto il dibattito sul tema trattato.
Numerosi sono stati gli interventi dei soci presenti che hanno posto domande varie, chiesto chiarimenti e talvolta apportato anche contributi personali alla discussione. Si è quindi ancora parlato della struttura di una salina e delle sue vasche di evaporazione, di produzione del sale e della crisi del suo mercato, della notevole riduzione della loro superficie per fare posto ad una sfrenata edilizia, della utilizzazione delle loro vasche per l'acqua-coltura di pesci più pregiati, ecc. A tutti la Dott.ssa Giordano, sfruttando la sua notevole esperienza sull'argomento, ha risposto esaurientemente e fornito ulteriori notizie e chiarimenti.
Chiuso il dibattito, il Prof. Valenti ha ringraziato la Dott.ssa Giordano per l'interessante relazione tenuta ed a ricordo della serata le ha offerto il libro '' La scia dei tetraedri '' di E. Milana.
Prima dell'arrivederci a sabato 30 gennaio 2016 alle ore 18.00 nella sede dell'Associazione per il prossimo incontro in programma ha comunicato ai presenti che la cena del '' Giovedì grasso '' si terrà presso il Centro di cultura gastronomica Nuara in via dei Bastioni n. 2 al primo piano alle ore 19.30.
Ha quindi letto il ricco Menù già concordato, reso noto che la quota di partecipazione è stata fissata in € 25,00 ( venticinque /00 ). a persona e sollecitato coloro che vi volessero prendere parte ad effettuare al più presto la relativa e necessaria prenotazione.