2011 - 04 - 16 : Ad ognuno il suo cammino: viaggio sulla via di Santiago - Dott. Giuseppe Di Marco

L'incontro nel corso del quale il Com.te Franco Bosco avrebbe dovuto tenere l'incontro su ' La caduta al Cedron ' è stato anticipato a sabato 12 marzo 2011.

L'incontro di oggi sarà invece tenuto dal Dott. Giuseppe Di Marco che parlerà sul tema ' Ad ognuno il suo cammino: viaggio sulla via di Santiago ' postecipato dal 12 marzo 2011.



Sabato 16 aprile 2011 allo ore 18.15 nella sala delle riunioni dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in via Vespri, 32 - Trapani - il Dott. Giuseppe Di Marco alla presenza di numerosi soci e simpatizzanti ha trattato l'argomento ' Ad ognuno il suo cammino: viaggio sulla via di Santiago '. L'incontro è stato accompagnato dalla proiezione di numerose foto scattate nel corso del pellegrinaggio fatto insieme ad altri amici e familiari parte in camper, parte in bicicletta e parte a piedi come la tradizione esige per lucrare le indulgenze partendo dal confine con la Francia e percorrendo complessivamente circa 800 Km. 

Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto esposto nel corso dell'incontro. 

Dopo la presentazione dell'ospite da parte del Prof. Valenti, l'oratore, cui è stata ceduta la parola, ha iniziato la sua esposizione elencando i vari motivi che lo hanno spinto ad organizzare ed a realizzare il suo viaggio. 
Esso, in generale, nella sua forma breve inizia dai Pirenei e termina a Santiago de Compostela e quindi talvolta fino a capo Finesterre sulla costa occidentale della Spagna di fronte all'Oceano Atlantico.

Inizialmente ha trattato l'argomento dal punto di vista storico e sotto questo aspetto il viaggio è motivato principalmente per la presenza nella località della tomba di S. Giacomo il Maggiore ed al suo ritrovamento che risale al IX secolo anche se lo stesso morì in Palestina fatto decapitare da Erode Agrippa nell'anno 44 dopo esservi ritornato alla fine della sua opera di evangelizzazione svolta in Spagna nella regione della Galizia. 
Del corpo, trasportato in Spagna dopo la morte, si persero le tracce fino all'813 quando l'eremita Pelagio vide delle luci simili a stelle sul monte Liberon sul quale esistevano delle fortificazioni forse di un antico villaggio. Il vescovo Teodomiro scoprì così in quel luogo una tomba con la scritta ' Qui giace Jacobus , figlio di Zebedeo e Salomè ' e tre corpi uno dei quali era con la testa mozzata.

Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da ' Campus stellae ( campo della stella ) ' oppure da
 ' Campos Tellum ( terreno di sepultura )'.
In seguito a ciò Alfonso II il Casto, re delle Asturie e della Galizia, ordinò la costruzione di un tempio in cui i benedettini nell'893 fissarono la loro residenza e fu così che iniziarono i primi pellegrinaggi alla tomba prima dalla Spagna e poi da tutta l'Europa.

Nel 997 Santiago de Compostela fu distrutta dai musulmani e successivamente ricostruita da Bermudo II. Successivamente il vescovo Diego Xelminez trasformò la città in luogo di culto e di pellegrinaggio facendo terminare la costruzione della Cattedrale nel 1075 ed arricchendola con numerosDotte reliquie. 

San Giacomo è anche denominato ' Matamoros ' per l'aiuto che secondo gli spagnoli hanno da egli ricevuto nella lotta contro i musulmani come si evince dalla riproduzione del santo sotto riportata. 
Il . Di Marco è quindi passato a parlare delle varie tappe del viaggio e dell' itinerario seguito.
Esso prevede la partenza dei pellegrini dalla Collegiata di Roncisvalle dopo aver ricevuto la benedizione e le credenziali del pellegrino che devono essere timbrate sia lungo che alla fine del percorso e che alla fine dello stesso comporterà il rilascio della ' Compostelana ' ovvero del certificato in latino che attesta l'avvenuta esecuzione del viaggio e delle fatiche che esso ha comportato.
Sono simboli del pellegrino e di Santiago la conchiglia su cui può essere incisa una croce a forma di spada, una borraccia ed un logo che riportato ai vari incroci indica la strada da seguire per arrivare a destinazione.  

Tappe significative del percorso sono le seguenti località: Roncisvalle, Pamplona, Estella, Santo Domingo de la Calzada, Burgos, Leon, Astorga, Rabanal, Cruz de Hierro,  Ponferrada, Palais de Rei, Melide, Arzua ed infine dopo l'ultima salita al monte de Gozo da cui si vedono le torri della Cattedrale  finalmente Santiago de Compostela. 
Lungo tutto l'itinerario si possono visitare ed ammirare molti monumenti, visitare le varie città attraversate e soprattutto far timbrare il documento che attesta il viaggio verso Santiago.    
Ivi giunti è d'obbligo entrare nella Cattedrale, assistere alla messa del pellegrino, ricevere la benedizione, abbracciare la statua del Santo, scendere nella cripta in cui le spoglie sono conservate ed infine recarsi all'ufficio del pellegrino per avere rilasciate le credenziali che attestano l'esecuzione del pellegrinaggio che risulta essere valido al fine di lucrare le indulgenze solo se si percorrono in bicicletta gli ultimi 200 Km oppure a piedi gli ultimi 100 Km.

Lungo tutto il percorso nelle varie tappe si è usufruita dell'ospitalità offerta a buon costo dagli ostelli del pellegrino sia per il vitto che per l'alloggio.

Man mano che ci si avvicina a destinazione il flusso dei pellegrini che seguono il percorso aumenta e ciò potrebbe rendere talvolta difficoltosa la sosta negli ostelli laddove vi si arrivasse dopo una certa ora.

Terminato il viaggio si può proseguire ancora per Capo Finisterre dove sulla spiaggia con l'Oceano Atlantico davanti viene raccolta una conchiglia a ricordo del viaggio stesso e dove talvolta i pellegrini bruciano gli abiti utilizzati nel corso del pellegrinaggio a significare con tale atto rispettivamente la chiusura e l'apertura di una nuova fase della propria vita con nuovi e migliori intendi.

Completata l'esposizione è seguito un breve dibattito a cui hanno partecipato molti dei presenti ed alla fine di esso il Dott. Di Marco ha ringraziato i presenti per l'attenzione prestatagli e ha concluso facendo gli auguri per la Pasqua ormai imminente.

Il Presidente ha infine offerto all'oratore il libro ' Storia di Trapani ' di Mario Serraino e sono state fatte le fotografie di rito.












Il Prof. Valenti ha infine, a nome del Consiglio direttivo, fatto a tutti i presenti gli auguri di Buona Pasqua dando appuntamento per l'incontro in calendario per sabato 30 aprile 2011 che sarà trattato dal Prof. Carlo Cataldo.

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