2011 - 10 - 15 : Artigiani ed artisti trapanesi a Mazara del Vallo - Dott. Giuseppe Alestra

Sabato 15 ottobre 2011 alle ore 18.30 nella sala delle riunioni ' Antonio Buscaino ' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani, via Vespri 32, alla presenza di un numeroso gruppo di soci ha avuto luogo l'incontro, postecipato da sabato 1° ottobre 2011, con il Dott. Giuseppe Alestra.
Il relatore è stato accolto dal Presidente Prof. Valenti.  Egli non è nuovo alle attività della Associazione avendo in passato più volte trattato argomenti di varia natura ma sempre molto graditi ed interessanti. 
Dopo la presentazione, il Prof. Valenti gli ha ceduto la parola.

Di seguito si riporta una breve sintesi liberamente tratta da quanto esposto dall'oratore che nella parte terminale della relazione ha accompagnato l'argomento con la proiezione di una serie di diapositive relative alle opere ed  ai capolavori realizzati dagli artigiani e dagli artisti trapanesi nella città di Mazara del Vallo ed in ciò è stat coadiuvato dal Dott. Casuccio.

Il Dott. Alestra ha iniziato il suo intervento ringraziando il Presidente e tutti i presenti intervenuti all'incontro precisando altresì che sempre e con piacere partecipa alle attività dell'Associazione.

In premessa, il Dott. Alestra ha precisato che l'argomento trattato è stato scelto con una finalità ben precisa: ricordare con infinito piacere i tempi degli studi liceali effettuati nella città di Trapani, le amicizie più significative contratte, specialmente quelle con i compagni di scuola, e la città adottiva di Mazara del Vallo dove per un lungo periodo ha svolto la sua opera di Primario di Chirurgia volendo così idealmente abbracciare ed unificare i luoghi della sua giovinezza e della sua maturità.

Un pensiero particolarmente commosso ha inoltre rivolto ai compagni che per le vicissitudini della vita non sono più fra i vivi.

Ciò detto, il Dott. Alestra ha iniziato a svolgere l'argomento ricordando alcune delle vicende storiche che hanno in passato portato alla nascita delle città di Trapani e di Mazara del Vallo: la prima quale città di origine degli artigiani e degli architetti che nella seconda hanno prodotto e creato opere notevoli del loro ingegno, della loro manualità e della loro attività. 

Mazar, roccia o grossa pietra ( da cui il termine ' màzzara ' inteso come pietra che serve da sistema per ancorare barche, nasse, ecc.) ubicata una volta fra i fiumi Delia e Màzaro, fu porto dei Fenici che lo assunsero come località di scambio e di riposo da utilizzare nel corso delle lunghe navigazioni nel Mediterraneo e nei loro traffici.

Nel 406 A.C. Mazara passò sotto l'influenza di Segesta che con l'aiuto dei Cartaginesi si impose su Selinunte. Successivamente passò sotto il dominio di Siracusa, ma nel 378 fu riconquistata  dai Cartaginesi che vi restarono fino al 210 A.C.

La dominazione romana ebbe inizio sul finire della 2^ guerra punica e di tale periodo rimangono
alcuni sargofagi in marmo risalenti al 2° secolo dopo Cristo ovvero al periodo degli imperatori antonini.

Nell'827 D.C. con lo sbarco degli Arabi a capo Granitola, nel territorio di Mazara, iniziò la loro dominazione. Essi dettero molto lustro alla città designandola come capoluogo del Vallo di Mazara per cui Trapani divenne una città da essa amministrata.

Grazie agli Arabi ed alle innovazioni di vario tipo da essi apportati Mazara acquistò maggiore  vitalità sia nel campo agricolo che nel campo marittimo grazie alla ripresa degli scambi commerciali con i paesi africani e spagnoli.

Nel 1072 per opera di Ruggero d'Altavilla, dopo alterne vicende, la città fu conquistata definitivamente dai Normanni con la sconfitta del condottiero Mokarta ed in seguito a ciò, per rinforzare la fede cristiana, furono costruite nuove chiese e notevoli opere di difesa.

Alla fine della dominazione normanna, iniziò la dominazione Sveva ed in questo periodo si ebbe una notevole crisi a cui si aggiunse anche il ridimensionamento dell'attività portuale a favore di Trapani.   

Seguì quindi la dominazione Angioina e quella Aragonese. Sotto Pietro III d'Aragona e successivamente di Giacomo II d'Aragona, a cui fu affidato il Regno di Sicilia, le attività commerciali ripresero vigore.

Nel 1296, in opposizione al giuramento di fedeltà ed obbedienza alla Chiesa di Roma facente seguito alla restituzione della Sicilia alla Chiesa romana, fu proclamato re Federico III d'Aragona che provvide a rafforzare l'esercito, la flotta e la sicurezza della città con fortificazioni per contrastare le escursioni degli Angioini.

Sconfitti gli Angioini, Federico III emise a favore della città una serie di concessioni e privilegi.

Con i successori di Federico III per la Sicilia e per Mazara si ebbe un periodo di decadenza economica che continuò anche con il passaggio ai  Borboni. Nel 1817 infine furono aboliti i tre storici Valli della Sicilia ( Mazara, Noto e Demone)  con la conseguenza che a Mazara fu tolto anche il primato giuridico-amministrativo della Sicilia occidentale.

Tuttavia, anche durante tale periodo di decadenza economica, a Mazara si ebbe una notevole fioritura della cultura e delle arti dovuta alla ristrutturazione di alcune chiese esistenti ed alla costruzione di altre nuove.

Le origini di Trapani invece risolgono ad un periodo antecedente il 1260 A.C. e sono attribuite agli Elimi. Essi erano gli originali abitanti di Erice e fondarono in riva al mare un villaggio dove svolgevano le loro attività rivolte alla agricoltura ed alla pesca.
Nel IX secolo A.C. i Fenici della vicina Cartagine nei loro spostamenti dovuti ai viaggi ed alla loro notevole attività commerciale, non ebbero alcuna difficoltà ad installarsi nel villaggio già costruito e ciò fece di Trapani una città emporio dove convivevano pacificamente Sicani ( iniziali abitanti della Sicilia occidentale ), Elimi, Fenici e Cartaginesi favoriti in ciò anche dalla strategica posizione geografica.

Nell'VIII secolo A.C. i Greci, in seguito alla loro espansione, occuparono inizialmente la parte orientale della Sicilia e Trapani sviluppandosi economicamente e commercialmente si sganciò da Erice.
Siccessivamente, rimanendo saldamente legata ai Cartaginesi, si fortificò e da un piccolo borgo divenne una città fortificata di forma quadrangolare tutta circondata dal mare tranne che ad oriente dove tuttavia esisteva un profondo fossato che univa il mare posto a settentrione con quello posto al meridione; nella parte meridionale della città si trovava anche un profondo e ben riparato porto naturale.
Nel 260 A.C. la città venne allargata ed ulteriormente fortificata dai Cartaginesi in quanto una delle due ultime roccaforti cartaginesi in Sicilia ( Trapani e Marsala ) essendo già iniziate le guerre puniche.
La battaglia delle Egadi ( 241 A.C. ) pose fine alla guerra e Trapani, divenuta Drepanum, perse lo splendore e molte delle attività che aveva esercitato e di cui aveve goduto sotto i Cartaginesi a causa della strenua resistenza che aveva opposto ai Romani.

Successivamente ai Romani, Trapani subì il dominio dei Vandali e dei Bizantini.
Con la dominazione araba, ma soprattutto con quella Normanna, Trapani ed il suo porto furono sede di fervide di attività commerciali e culturali grazie ancora alla sua favorevole posizione geografica ed in quel periodo le più potenti  città marinare avevano in essa anche un consolato.
Nel Novembre del 1270 vi approdò Carlo d'Angiò colto dalla peste.

Dopo gli Angioini, passò nel 1282 agli Aragonesi e durante il XIV e XV secolo si ingrandì e divenne politicamente ed economicamente la città più importante della Sicilia occidentale e nel 1459  assunse la denominazione di ' Civitas '.

Nel 1535 arrivò in città Carlo V che le conferì la dicitura ' Chiave del regno ' per l'importanza geo-politica assunta e assicurò il mantenimento dei privilegi goduti.

Nel XVII secolo seguì un periodo di decadenza, ma nel XVIII si ebbe il raddoppio della popolazione che consentì una notevole edificazione e la trasformazione degli antichi quartieri, mentre restava in vita un florido commercio derivante dalla ricchezze delle produzioni locali ed è in questo periodo che si ebbe la nascita di artisti molto noti nel campo della pittura, dell'incisione del corallo, degli argentieri e dei progettisti nel campo edificativo e decorativo.

Da questa carrellata storica non può però essere escluso un cenno alle vicissitudini storiche della Diocesi di Mazara del Vallo che molta influenza ha avuto nel contesto del tema trattato.

La Diocesi di Mazara del Vallo è una delle più antiche della Sicilia in quanto eretta nel 1903 da Rggero d'Altavilla dopo il dominio arabo. Inizialmente era anche molto vasta ed arrivava anche alle porte di Palermo comprendendo pure il territorio di Trapani e di conseguenza risultava molto ricca e quindi poteva a buona ragione essere promotrice di notevoli attività nel campo dell'arte, della decorazione e della edilizia relativa gli edifici sacri.
E' quindi sotto questo aspetto che essa entra nel contesto di questo argomento.

Nel maggio del 1844, con il riordinamento della Chiesa siciliana, la Diocesi di Mazara del Vallo subì un notevole ridimensionamento a causa della creazione della Diocesi di Trapani e dell'attribuzione di parte del suo territorio all'arcidiocesi di Monreale. Una ulteriore cessione territoriale si è avuta nel 1950  con l'attribuzione alla Diocesi di Trapani dei Comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi.

Quanto sopra premesso, il Dott. Alestra è passato ad illustrare, anche mediante la proiezione di diapositive allo scopo predisposte, le opere che gli artigiani, gli architetti e gli artisti trapanesi hanno realizzato nella città di Mazara del Vallo.














































































































































































































































































Al termine della interessante relazione ha fatto seguito un dibattito nel corso del quale molti dei presenti hanno evidenziato ulteriori argomenti attinenti al tema e posto numerosi quesiti.
A tutti il Dott. Alestra ha risposto fornendo ulteriori ed esaurienti chiarimenti e delucidazioni. 

















Al termine del dibattito il Presidente ha donato al Dott. Alestra il testo ' Storia di Trapani ' di Mario Serraino che è stato molto gradito.

L'incontro si è concluso con l'invito a preparare un'altra relazione per le attività del prossimo anno,  con le tradizionali fotografie di rito e con l'arrivederci a sabato 22 ottobre 2011 per il prossimo incontro previsto in calendario.

Sono seguite le seguenti comunicazioni della Presidenza:
- in previsione della predisposizione del calendario delle attività per l'anno 2012 ( XXVI Corso di Cultura ) i soci sono pregati di voler per tempo segnalare il titolo di eventuali argomenti, in tema con le finalità ndell'Associazione, che potrebbero essere oggetto degli incontri settimanali;
- in relazione al viaggio che si terrà domenica 23 e lunedì 24 ottobre 2011 a Piazza Armerina ed Aidone i soci che vi volessero ancora partecipare sono pregati di effettuare la dovuta prenotazione accompagnata da un adeguato anticipo.

Infine a ricordo e  ad omaggio al Dott. Franco Di Marco, già socio dell'Associazione, è stato distribuito ai presenti un opuscolo dal titolo ' Quinte in piazza ' realizzato in collaborazione fra il Comune di Custonaci ed il figlio Dott. Giuseppe Di Marco. Una nota in merito è riportata nella sezione ' L'angolo della cultura ' di questo sito.

Switch to Day Switch to Night