2011 - 12 - 10 : La famiglia Carducci e la Sicilia - Prof. Renzo Vento
Sabato 10 dicembre 2011 alle ore 18.15 nella sala delle riunioni ' Antonio Buscaino ' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapanoi, via Vespri 32, addobbata in occasione delle festività natalizie nonchè di fine ed inizio del nuovo anno, con la partecipazione di un folto gruppo di soci e simpatizzanti ha avuto luogo l'incontro con il Prof. Renzo Vento.
L'ospite, già noto ai presenti per aver più volte in passato partecipato ai Corsi di cultura dell'Associazione, è stato accolto dal Presidente, Prof. Salvatore Valenti, che dopo averlo presentato gli ha ceduto la parola.
Il Prof. Vento ha iniziato ringraziando gli astanti per aver voluto essere presenti, ha espresso il proprio piacere per essere annualmente invitato agli incontri dell'associazione ed infine ha iniziato a svolgere il tema in programma.
Si riporta una breve sintesi liberamente tratta da quanto esposto nel corso della relazione.
Giosuè Carducci, il più cpnosciuto della famiglia, non è venuto mai in Sicilia pur avendo, come più avanti sarà detto, dei familiari che in essa vivevano ma tuttavia egli fa ad essa riferiemnto in una sua lirica.
Hanno vissuto invece ad Erice per circa dieci anni il fratello Valfredo ed il cugino di 1° grado Valerio. Il primo fu Direttore didattico della Scuola nazionale di Erice istituita intorno al 1865 mentre il secondo fu insegnante nella stessa scuola. Essi furono nominati dal sindaco Salerno che volle come docenti della suddetta scuola insegnati che conoscessero bene la lingua italiana e fu ciò che fece rivolgere la sua ricerca alla Toscana.
Valfredo Carducci, del quale il Prof. Vento ha mostrato una fotografia del tempo, sposò Argia Faveni anch'essa insegnante toscana nella stessa scuola e dal matrimonio nacquero 4 figli: Giosuè, Dante, Clelia, e Ildeconda.
A questo punto della storia, notizie più certe si hanno di Valfredo. Egli riuscì ad inserirsi bene nel tessuto della società ericina rimanendovi per 10 anni. Successivamente promosso ispettore si trasferì a Noto dove pur avendo delle difficoltà in merito al mantenimento dell'incarico rimase per un certo periodo fino a quando non si trasferì a Forlimpopoli a dirigere la Scuola normale ( il magistrale di allora ) dove ebbe per allievo Benito Mussolini, ma questa è un'altra storia.
Dei figli avuti, Dante morì giovinetto e fu sepolto ad Erice nella Chiesa di S. Giovanni ma attualmnte in tale chiesa non si ha alcun riscontro di tale evento; degli altri non si hanno notizie ad eccezione di una figlia che si sposò e si trasferì a Piazza Armerina.
Più travagliata fu l'esistenza del cugino Valerio; dopo il trasferimento a Noto di Valfredo, egli non si trovò più bene ad Erice per cui se ne andò e si sà che morì successivamente a Piazza Armerina.
Il Prof. Vento ha poi tratteggiato la figura ben più importante di Giosuè Carducci e delle amicizie contratte ad Erice dal fratello Valfredo.
Ha infine concluso esprimendo il parere che molto ancora ci sarebbe da scoprire ed investigare in merito a quanto da lui esposto e pertanto tali elementi piuttosto che una conclusione potrebbe costituire invece un punto di partenza per ulteriori ricerche.
Alla conclusione dell'esposizione hanno fatto seguito diversi interventi da parte dei presenti e ad essi l'oratore ha fornito ulteriori precisazioni e chiarimenti nell'ambito di ciò che erano le notizie in suo possesso.
L'incontro si è concluso con l'omaggio al relatore del testo ' Storia di Trapani ' di Mario Serraino e con le foto di rito.
Sono seguite le comunicazioni del Presidente in merito alla ricorrenza di Santa Lucia, martedì 13 dicembre 2011 alle ore 18.00 presso la sede dell'Associazione, e dell'incontro con il Prof. Burgarella il giorno 17 dicembre 2011 presso l'Hotel Tirreno di Pizzolungo cui seguirà la Conviviale di fine anno.
L'ospite, già noto ai presenti per aver più volte in passato partecipato ai Corsi di cultura dell'Associazione, è stato accolto dal Presidente, Prof. Salvatore Valenti, che dopo averlo presentato gli ha ceduto la parola.
Il Prof. Vento ha iniziato ringraziando gli astanti per aver voluto essere presenti, ha espresso il proprio piacere per essere annualmente invitato agli incontri dell'associazione ed infine ha iniziato a svolgere il tema in programma.
Si riporta una breve sintesi liberamente tratta da quanto esposto nel corso della relazione.
Giosuè Carducci, il più cpnosciuto della famiglia, non è venuto mai in Sicilia pur avendo, come più avanti sarà detto, dei familiari che in essa vivevano ma tuttavia egli fa ad essa riferiemnto in una sua lirica.
Hanno vissuto invece ad Erice per circa dieci anni il fratello Valfredo ed il cugino di 1° grado Valerio. Il primo fu Direttore didattico della Scuola nazionale di Erice istituita intorno al 1865 mentre il secondo fu insegnante nella stessa scuola. Essi furono nominati dal sindaco Salerno che volle come docenti della suddetta scuola insegnati che conoscessero bene la lingua italiana e fu ciò che fece rivolgere la sua ricerca alla Toscana.
Valfredo Carducci, del quale il Prof. Vento ha mostrato una fotografia del tempo, sposò Argia Faveni anch'essa insegnante toscana nella stessa scuola e dal matrimonio nacquero 4 figli: Giosuè, Dante, Clelia, e Ildeconda.
A questo punto della storia, notizie più certe si hanno di Valfredo. Egli riuscì ad inserirsi bene nel tessuto della società ericina rimanendovi per 10 anni. Successivamente promosso ispettore si trasferì a Noto dove pur avendo delle difficoltà in merito al mantenimento dell'incarico rimase per un certo periodo fino a quando non si trasferì a Forlimpopoli a dirigere la Scuola normale ( il magistrale di allora ) dove ebbe per allievo Benito Mussolini, ma questa è un'altra storia.
Dei figli avuti, Dante morì giovinetto e fu sepolto ad Erice nella Chiesa di S. Giovanni ma attualmnte in tale chiesa non si ha alcun riscontro di tale evento; degli altri non si hanno notizie ad eccezione di una figlia che si sposò e si trasferì a Piazza Armerina.
Più travagliata fu l'esistenza del cugino Valerio; dopo il trasferimento a Noto di Valfredo, egli non si trovò più bene ad Erice per cui se ne andò e si sà che morì successivamente a Piazza Armerina.
Il Prof. Vento ha poi tratteggiato la figura ben più importante di Giosuè Carducci e delle amicizie contratte ad Erice dal fratello Valfredo.
Ha infine concluso esprimendo il parere che molto ancora ci sarebbe da scoprire ed investigare in merito a quanto da lui esposto e pertanto tali elementi piuttosto che una conclusione potrebbe costituire invece un punto di partenza per ulteriori ricerche.
Alla conclusione dell'esposizione hanno fatto seguito diversi interventi da parte dei presenti e ad essi l'oratore ha fornito ulteriori precisazioni e chiarimenti nell'ambito di ciò che erano le notizie in suo possesso.
L'incontro si è concluso con l'omaggio al relatore del testo ' Storia di Trapani ' di Mario Serraino e con le foto di rito.
Sono seguite le comunicazioni del Presidente in merito alla ricorrenza di Santa Lucia, martedì 13 dicembre 2011 alle ore 18.00 presso la sede dell'Associazione, e dell'incontro con il Prof. Burgarella il giorno 17 dicembre 2011 presso l'Hotel Tirreno di Pizzolungo cui seguirà la Conviviale di fine anno.