2011 - 12 - 13 : Santa Lucia - Sagra della cuccia
In occasione dell'incontro del 13 dicembre 2011 alle ore 18.00 presso i locali dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese, siti in Trapani via Vespri 32, per la ricorrenza di S.Lucia e per la conseguente ' Sagra della cuccia ' si ritiene opportuno riportare qualche notizia in merito alla Santa ed alle tradizioni che accompagnano la ricorrenza.
La storia narra che S. Lucia nacque a Siracusaintorno al 263 e fu martirizzata da Pascasio sotto Diocleziano ed il suo culto iniziò subito. Nel 1039 il suo corpo fu trasportato a Costantinopoli e nel 1204, dopo l'occupazioe della città da parte dei Crociati, il suo corpo fu portato a Venezia dove tuttora si trova nella omonima Basilica; a Siracusa, di cui la Santa è la Patrona, si conservano, all'interno della sua statua, solo piccole reliquie.
Il 13 dicembre è il giorno del suo martirio ed il 13 dicembre è la data della sua festa che viene sentita in molte parti della Sicilia e dell'Italia ma specialmente a Siracusa dove si ha una solenne processione della statua d'argento della Santa opera dell'oreficeria siciliana del XVI secolo.
Santa Lucia è la Santa che protegge la vista e di conseguenza la luce degli occhi e la cui festa anticamente si svolgeva intorno alla data del 21 dicembre periodo del solstizio d'inverno per significare il ritorno alla luce ovvero al fatto che le giornate iniziavano di nuovo ad essere più lunghe.
Il collegamento con il grano e la cuccia deriva invece dalla leggenda. Si narra che nel 1646 la Sicilia, sotto la dominazione degli Spagnoli, fu colpita dalla carestia. In seguito alle preghiere rivolta alla Santa arrivò una nave carica di grano, per alcuni a Siracusa mentre per altri a Palermo, e da questo fatto, ritenuto un prodigio, nacque la devozione alla Santa che venne e continua oggi ad essere associata al consumo della ' Cuccia ' che consiste nel mangiare una pietanza realizzata con grano bollito.
Il 13 dicembre infatti non si dovrebbe mangiare nè pasta nè pane ma solo cuccia; modernamente si consuma anche anche riso sotto forma di timballi o sformati infornati o anche fritti ma il piatto che comunemente si incontra è ' l'arancina '.
L'antica pietanza consistente all'origine solamente in grano bollito ammollato in acqua per 2-3 giorni e cotto generalmente nel latte oggi viene condita in vario modo a seconda del gusto di chi la fa o di chi la consume e pertanto viene condita in vario modo: crema di ricotta, crema di cioccolato, vino cotto, cannella, polvere di cacao, zuccata, ciliegie candite, granella di pistacchio, ecc..
Come di consueto molte delle socie intervenute hanno confezionato per la ricorrenza delle pietanze ispirate alla tradizione che sono state consumate e gradite da tutti i presenti. Non sono mancate nemmeno le tradizionali arancine, panelle e crocchè che hanno trovato numerosi estimatori fra i presenti.
Di seguito si riportano alcune istantanee scattate nel corso della consumazione di quanto gentilmente le signore hanno voluto spontaneamente preparare e di quanto è stato offerto dall'Associazione per l'occasione.
La storia narra che S. Lucia nacque a Siracusaintorno al 263 e fu martirizzata da Pascasio sotto Diocleziano ed il suo culto iniziò subito. Nel 1039 il suo corpo fu trasportato a Costantinopoli e nel 1204, dopo l'occupazioe della città da parte dei Crociati, il suo corpo fu portato a Venezia dove tuttora si trova nella omonima Basilica; a Siracusa, di cui la Santa è la Patrona, si conservano, all'interno della sua statua, solo piccole reliquie.
Il 13 dicembre è il giorno del suo martirio ed il 13 dicembre è la data della sua festa che viene sentita in molte parti della Sicilia e dell'Italia ma specialmente a Siracusa dove si ha una solenne processione della statua d'argento della Santa opera dell'oreficeria siciliana del XVI secolo.
Santa Lucia è la Santa che protegge la vista e di conseguenza la luce degli occhi e la cui festa anticamente si svolgeva intorno alla data del 21 dicembre periodo del solstizio d'inverno per significare il ritorno alla luce ovvero al fatto che le giornate iniziavano di nuovo ad essere più lunghe.
Il collegamento con il grano e la cuccia deriva invece dalla leggenda. Si narra che nel 1646 la Sicilia, sotto la dominazione degli Spagnoli, fu colpita dalla carestia. In seguito alle preghiere rivolta alla Santa arrivò una nave carica di grano, per alcuni a Siracusa mentre per altri a Palermo, e da questo fatto, ritenuto un prodigio, nacque la devozione alla Santa che venne e continua oggi ad essere associata al consumo della ' Cuccia ' che consiste nel mangiare una pietanza realizzata con grano bollito.
Il 13 dicembre infatti non si dovrebbe mangiare nè pasta nè pane ma solo cuccia; modernamente si consuma anche anche riso sotto forma di timballi o sformati infornati o anche fritti ma il piatto che comunemente si incontra è ' l'arancina '.
L'antica pietanza consistente all'origine solamente in grano bollito ammollato in acqua per 2-3 giorni e cotto generalmente nel latte oggi viene condita in vario modo a seconda del gusto di chi la fa o di chi la consume e pertanto viene condita in vario modo: crema di ricotta, crema di cioccolato, vino cotto, cannella, polvere di cacao, zuccata, ciliegie candite, granella di pistacchio, ecc..
Come di consueto molte delle socie intervenute hanno confezionato per la ricorrenza delle pietanze ispirate alla tradizione che sono state consumate e gradite da tutti i presenti. Non sono mancate nemmeno le tradizionali arancine, panelle e crocchè che hanno trovato numerosi estimatori fra i presenti.
Di seguito si riportano alcune istantanee scattate nel corso della consumazione di quanto gentilmente le signore hanno voluto spontaneamente preparare e di quanto è stato offerto dall'Associazione per l'occasione.