2013 - 05 - 18 : Prof. Salvatore Valenti - Omero: Libro tredicesimo dell'Odissea

















Sabato 18 maggio 2013 alle ore 18.20 nella sala delle riunioni '' A. Buscaino '' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 si è svolto il settimanale incontro previsto dal programma del XXVII Corso di cultura.
Per la non disponibilità dei relatori previsti, Prof. Carlo Cataldo e Prof.ssa Erina Baldassano, il cui incontro è quindi spostato a data da destinarsi, ha svolto una breve relazione il Prof. Salvatore Valenti, Presidente dell'Associazione, laureato in Lettere Italiane e studioso di storia e tradizioni popolari.
L'argomento trattato è stato il tredicesimo libro dell'Odissea di Omero tradotta in italiano da Ippolito Pindemonte ( 1753 - 1878 ).

Si riporta di seguito un breve sunto di quanto riferito nel corso della relazione.

L'oratore ha iniziato lo svolgimento del tema della serata con alcune note sul Pindemonte. Poeta celebrato quanto il Foscolo ed il Monti, tradusse il poema in modo aderente ed efficace ma non sempre seppe raggiungere l'impeto ed il calore realizzato dal Monti nella traduzione dell'Iliade.
L'opera di Omero, che tratta, come tutti sanno, delle avventure di Ulisse dopo la guerra di Troia sulla via del ritorno ad Itaca, si può considerare divisa in tre parti: la telemachia ( libri I - IV ), i libri del ricordo ( libri V - XII ) e i libri del ritorno e della vendetta ( libri XIII - XXIV ).

Argomento della relazione è proprio il Libro XIII di cui il Prof. Valenti si è soffermato su alcuni tratti leggendone anche i relativi versi.
Gli episosi su cui ha concentrato la sua attenzione sono stati:
- il commiato di Ulisse dai Feaci ( versi 34 - 64 e versi 77 - 81 )
- l'approdo ad Itaca ( versi 138
- 153 )
- la punizione dei Feaci da parte di Poseidone e Giove per aver aiutato Ulisse ( versi 188 - 201 )
- il risveglio di Ulisse che avviene in una coltre di nebbia creata da Minerva( versi 227 - 233 )
- la disperazione di Ulisse che non riconoscendo la propria terra scoppia in lacrime disperato ( versi 244 - 262 )
- l'apparizione di Minerva sotto forma di
un pastorello a cui fa seguito una meravigliosa descrizione di Itaca ( versi 268 - 298 )
- Ulisse che inventa una storiella per giu
stificare al pastorello le ricchezze ed i doni che ha con se e che gli erano stati lasciati dai Feaci ( versi 299 - 338 )
- il palesamento di Minerva che svela ad Ulisse che l'isola su cui si trova è proprio Itaca ( versi 339 - 365 )
- la commozione di Ulisse ( versi 402 - 424 )
- i consigli di Minerva e la predizione della vendetta sui Proci ( versi 460 - 465 )
- la trasformazione di Ulisse da parte di Minerva al fine di non renderlo subito riconoscibile  ( versi 503 - 521 ).

E' con la lettura di questi ultimi versi che si è conclusa l'esposizione del Prof. Valenti.

Al termine di un breve dibattito sono seguite alcune comunicazioni organizzative relative al viaggio in Polonia che si svolgerà dal 21 al 28 maggio 2013 ed all'apertura presso il Museo Regionale Pepoli della mostra che rimarrà aperta dal 18 maggio al 30 giugno '' I grandi capolavori del corallo. I coralli di Trapani del XVII e XVIII secolo ''. 
La serata si è
conclusa con l'arrivederci a sabato 1° giugno 2013 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro in calendario.

 

   

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