2014 - 06 - 07: Dott. Onofrio Giovenco - A fauci n'mezzu u' mari ( La falce in mezzo al mare )

Sabato 7 giugno 2014 alle ore 18.40 nella sala delle riunioni-biblioteca dell'Asssociazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 si è svolto il tradizionale settimanale incontro sulla base di quanto calendarizzato dal programma delle attività del XXVIII Corso di cultura per l'anno 2014. 

In assenza del Presidente, Prof. Valenti, i lavori sono stati aperti dalla Vice presidente Prof.ssa Rosalba Musumeci che ha informato i presenti che per l'assenza del previsto relatore, Prof. Ferdinando Maurici, avrebbe relazionato il Dott. Onofrio Giovenco sul tema '' A fauci n'mezzu u' mari '' che costituisce il titolo di un lavoro dallo stesso pubblicato e che al suo interno raccoglie motti, proverbi, filastrocche ed indovinelli di Trapani e delle sue contrade, corredata da poesie e descrizioni dell'autore.   

Dopo aver brevemente presentato l'oratore, che per la prima volta ha partecipato alle attività del sodalizio e che ben si inserisce nelle sue finalità, gli ha ceduto la parola.

Trapanese di origine, ha frequentato il Liceo Ximenes e la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo conseguendo successivamente la specializzazione su '' Federalismo, l'Unità Europea e le Politiche Comunitarie ''. Imprenditore agricolo, non ha però mai trascurato di coltivare la sua vocazione poetica, nata nel periodo della sua giovinezza, e riuscendo a fondere questi suoi interessi è diventato cantore della sua terra e della sua gente nonchè cultore di consuetudini, tradizioni e del dialetto locale. Ha anche pubblicato alcune raccolte di poesie sia in lingua che in dialetto locale.  



















'' A fauci n'mezzu u' mari '' è appunto la raccolta su cui si è incentrato l'argomento della serata la cui funzione, come ha detto l'autore nella sua prefazione, ha lo scopo di trasmettere alle nuove generazioni alcuni messagi del passato imperniati non sulla realtà virtuale ma su quella reale; r
accolta di motti, proverbi, filastrocche ed indovinelli tipici del territorio di Trapani che è stata integrata dallo stesso anche con racconti che le nonne e le madri narravano ai nipoti ed ai figli nelle serate specialmente invernali quando ancora non era entrata nelle case degli italiani la televisione e che, oltre che intrattenimento, erano anche fonte di insegnamento ed ammaestramento.

Si riporta di seguito una sintesi liberamente tratta da quanto è stato detto dal relatore nel corso della serata.

All'inizio della sua esposizione il Dott. Giovenco si è intrattenuto brevemente sulle origini più o meno leggendarie e mitologiche di Trapani e sulle testimonianze e sulle tracce evidenti che il passato storico delle città ha lasciato sul suo territorio.
Le continue invasioni e dominazioni che il suo territorio ha subito da parte delle più diverse etnie ed i sopprusi cui gli stanziali furono nei secoli passati sottoposti, hanno avuto il merito di affinare l'arguzia, l'astuzia ed il buon senso della popolazione che nel suo dialetto espressivo e pittoresco ha saputo integrare e fondere vocaboli e termini di varia natura ed etimologia e che nel suo complesso racchiude in definitiva l'esperienza di secoli.

















I proverbi, la cui espressione è di tipo imperativo, si possono considerare come delle massime alle quali non ci si può sottrarre senza violare il comune buon senso e che quindi derivano dal più profondo intimo culturale del popolo; i motti ed i detti, invece, molto simili ai proverbi, descrivono fatti o situazioni tipiche ma sono privi della forma imperativa. Entrambi, tuttavia, costituiscono pillole di saggezza in cui è condensata l'esperiena del quotidiano.

Nel loro complesso, che spazia su tutte le attività e gli eventi che accompagnano la vita dell'uomo, possono essere applicati a varie situazioni, anche in antitesi fra di loro, ma in ogni caso in essi può essere ritrovata la verità e la convenienza del momento considerato.
Le filastrocche e gli indovinelli erano, nella società poco progredita di allora, una forma di passatempo soprattutto nelle serate invernali trascorse attorno al focolare domestico, con cui in forma ricreativa e con facilità veniva inculcato negli ascoltatori un insegnamento  o una grande verità di vita.
    

Il Dott. Giovenco ha terminato la sua esposizione recitando alcune sue poesie ( due in lingua e due in dialetto ) che sono state molto apprezzate dai presenti ed in particolare quella dedicata a Trapani che, con il consenso dell'autore, i visitatori potranno leggere nella sezione '' L'angolo della cultura '' di questo sito.

E' seguito quindi un dibattito a cui hanno partecipato molti dei presenti che hanno apportato anche il loro contributo in merito e che quindi è risultato molto interessante.



















Al suo termine la Prof.ssa Musumeci ha ringraziato l'oratore per quanto ha riferito che in definitiva si è rivelato in linea con quelle che sono le finalità che il sodalizio promuove con le sue attività.

A ricordo della serata la Vice presidente ha donato al relatore, a nome dell'Associazione, un piatto in ceramica di Burgio sponsorizzato dalla Ditta Bono Antiquariato e il Dott. Giovenco ha ricambiato donando alla Biblioteca una copia del volume da lui pubblicato e su cui si è stato incentrato il tema della serata.

L'incontro si è concluso con l'arrivederci a sabato 14 giugno 2014 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro previsto dal calendario delle attività.

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