2015 - 02 - 25: Prof. Salvatore Valenti, Dott.ssa Margherita Giacalone, Dott. Renzo Vento - '' Donati al Comune di Trapani inediti di Tito Marrone ''











Mercoledì 25 febbraio 2015 alle ore 17.10 nei locali della Biblioteca Fardelliana di Trapani organizzato dallo stesso Ente ed in collaborazione con l'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 si è svolto un incontro sul tema '' Le opere inedite di Tito Marrone dotate al Comune di Trapani '' al cui termine è seguito un recital degli alunni dell'Istituto di Istruzione Superiore Liceo Scientifico '' V. Fardella '' - Liceo Classico '' L. Ximenes '' curato dalla Prof.ssa Francesca Fiorino.

L'evento ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha gremito i locali messi a disposizione e che ha seguito con interesse gli interventi previsti dal programma che per completezza si riproduce.

Si riporta una breve sintesi liberamente tratta da quanto è stato detto e fatto nel corso della conferenza.

















Per capire lo spirito con cui l'evento ed i vari interventi sono stati programmati si ritiene opportuno riportare una breve biografia di Tito Marrone ( pseudonimo di Sebastiano Amedeo Marrone ).
Nacque a Trapani da Francesco Marrone ( 1851 - 1939 ), insegnante di francese presso il Liceo Classico Ximenes di Trapani, e da Filippa Burgarella ( 1843 - 1906 ) in Via S. Francesco dove una lapide ricorda l'evento e frequentò successivamente lo stesso Liceo dove il padre  insegnava francese.
Nel 1899, ancora giovanissimo, pubblicò il suo primo lavoro di liriche dal titolo'' Cesellature '' .

Nel 1902 la famiglia si trasferì a Roma e Tito iniziò a frequentare i caffè letterari della capitale conoscendo così diversi poeti del movimento letterario denominato crepuscolarismo.
Si laureò presso l'Universita di Roma ed insegnò anche lui Francese e Letteratura francese nelle scuole romane continuando a mantenere i contatti con i parenti di Trapani non dimenticando la sua città di origine a cui dedicò anche qualche lirica. Nel 1906 perse la madre.

La morte di Anna Valle, sua fidanzata, avvenuta nel 1909, segnò la sua esistenza ed il suo ritiro dalla vita letteraria della capitale amareggiato anche dalla scarsa considerazione della critica per le sue poesie. 
Della storia d'amore con Anna Valle, donna di grande cultura, fu testimone Rosso di S. Secondo che ricavò da essa un romanzo con personaggi e nome fittizzi.

Vivendo con il padre che morì nel 1939, continuò però a comporre liriche che non pubblicava, commedie che non portava in scena ritenendole per vari motivi incomplete e a dedicarsi all'insegnamento.

Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1947, e dopo 40 anni di assenza dal mondo letterario, ricominciò a pubblicare le sue opere  riscuotendo successo e ricevendo vari premi letterari anche in concorsi internazionali. Morì a Roma il 24 giugno 1967.

Il Fondo che conteneva la sua produzione letteraria nonchè altra documentazione inedita fu ereditata dalla nipote Silvana Bartolin con la quale vennero stabiliti dei contatti al fine di trasferirli a Trapani. La morte improvvisa della stessa ebbe come conseguenza l'ulteriore frazionamento del Fondo fra i suoi 21 eredi fra cui Regina Ivan. 

Nel 2012, Trapani, memore di un figlio che nel frattempo era stato largamente rivalutato dalla critica per i suoi lavori, gli intitolò l'unico teatro della città, quello della locale Università.

La Sig.ra Regina Ivan nel giugno 2014 espresse il desiderio di donare la parte del Fondo in suo possesso alla città di Trapani cosa che si realizzò nel luglio dello stesso anno con una pubblica cerimonia.
Tutta la documentazione pervenuta, di proprietà ora del Comune, è stata affidata in deposito temporaneo alla Biblioteca Fardelliana dove è iniziata la sua classificazione premessa necessaria per uno studio successivo più accurato ed articolato. 
 
L'idea di realizzare la conferenza odierna è nata quindi da quanto succintamente riportato al fine di celebrare l'evento culturale legato alla donazione e per rendere un giusto omaggio al poeta trapanese.

















Dopo le foto di rito, ha aperto i lavori e diretto gli interventi la Dott.ssa Margherita Giacalone, Direttrice della Biblioteca, che ha rivolto ai numerosi intervenuti un saluto e si è augurata che la Biblioteca stessa possa sempre più integrarsi nel tessuto cittadino al fine di svolgere un ruolo importante nello sviluppo culturale della città ma soprattutto dei giovani e degli studiosi che attivamente la frequentano.




















Ha quindi ceduto la parola alla Dott.ssa Caterina Bulgarella, Assessore alla Cultura del Comune di Trapani, che in rappresentanza del Sindaco e Presidente della Fardelliana, Dott. Vito Damiano, impossibilitato a partecipare per altri inderogabili impegni, ha portato ai presenti il suo saluto nonchè quelli propri essendo anche lei stata allieva della stessa istituzione scolastica.


La Dott.ssa Giacalone ha quindi dato la parola alla Prof.ssa Daniela Melani Dirigente Scolastico dell'Istituto di Istruzione Superiore Liceo Scientifico '' V. Fardella '' - Liceo Classico '' L. Ximenes '' di recente accorpati in una unica istituzione scolastica.

La Prof.ssa Melani, dopo aver rivolto un breve saluto, si è dichiarata lieta di partecipare ad una conferenza che intende ricordare la donazione ed il ritorno a Trapani di una parte dei documenti prodotti da un suo illustre figlio, quale Tito Marrone.
Le città in cui essi sono nati e le istituzioni scolastiche da loro frequentate negli anni fondamentali della loro formazione umana e culturale non dovrebbero mai dimenticarli ed anzi ne dovrebbero essere fiere ed additarli ad esempio ai giovani che si avviano a diventare i cittadini del domani. Trattandosi poi di letterati appartenenti a correnti letterarie già note e definite come nel caso di Tito Marrone anche se essi non rientrano nei nomi comunemente previsti dai programmi ministeriali dovrebbe essere sensibilità degli insegnanti di Lettere farne almeno un cenno, nell'ambito della libertà di insegnamento loro concessa, per ricordare agli allievi la loro opera al fine di non farli cadere definitivamente nel dimenticatoio e farli rivivere solo saltuariamente in occasione di certi eventi.
Ha concluso quindi dicendo che è nello spirito di onorare Tito Marrone che essa ha voluto partecipare alla conferenza odierna e  che gli studenti dell'istituzione scolastica da lei diretta hanno deciso, nell'ambito delle attività culturali anche extrascolatiche che la scuola attuale prevede, di realizzare il recital che chiuderà la ricorrenza odierna.

La Dott.ssa Giacalone ha passato quindi la parola al Prof. Salvatore Valenti, Presidente dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese, che anche in altre occasioni nell'ambito della sua costante attività culturale ha inserito temi relativi alla figura di Tito Marrone.  

Egli si è intrattenuto sul tema: Tito Marrone nella critica e nel crepuscolarismo.
Ha iniziato pertanto parlando sinteticamente del crepuscolarismo, gruppo letterario nato all'inizio del XX secolo. Il termine crepuscolarismo comparve per la prima volta nel settembre del 1910 ad opera del critico G.A. Borgese che recensiva le liriche di M. Moretti, F.M. Martini e C. Chiaves dal titolo '' Poesia crepuscolare ''.
Metaforicamente indicava la lunga fine della parabola della poesia italiana dopo il mattino ( Dante ), il mezzodì ( Ludovico Ariosto ), il pomeriggio ( Vittorio Alfieri ) ed il vepro ( Alessandro Manzoni ) periodi caratterizzati dalle opere dei poeti su menzionati insieme naturalmente ad altri altrettanto noti che hanno fatto la storia letteraria italiana.
Questi poeti non costituirono una scuola o un movimento ma furono accomunati dal rifiuto polemico della retorica carducciana e del mondo estetizzante di D'Annunzio ed uniti dall'adesione a una poesia intimista che illustrava situazioni ricorrenti, che descriveva dettagliatamente gli arredi pretenziosi di un salotto, le stanze di un ospedale, che si lamentava della noia dei pomeriggi domenicali. I poeti non credevano più ai valori tradizionali, si sentivano soli e incompresi e si chiudevano nel proprio disagio e si ripiegavano su se stessi rinunciando a ribellarsi, ricercavano un tono basso e colloquiale, tentavano di ridurre la poesia in prosa pur ricercando il verso ed il ritmo poetico.
Esponenti principali di tale gruppo furono Corrado Govoni, Sergio Corazzini, Guido Gozzano, Fausto Maria Martini,  Marino Moretti.
Tito Marrone può a ben ragione essere considerato un esponente di tale gruppo se non addirittura uno degli iniziatori attorno al quale si coagularono gli altri.
Molteplici furono le sue attività fra le quali quella di critico d'arte teatrale ed oratore ricercato nelle commemorazioni di uomini illustri. Tradusse dal greco alcuni dei drammi classici greci che consentirono poi successivamente  nel 1914 la riattivazione del teatro greco di Siracusa con spettacoli classici da allora in avanti programmati con cadenza biennale. .
La critica del tempo non fu favorevole alla sua poesia che fu trascurata per cui provato anche dalla morte della madre e della fidanzata si ritrasse in se stesso vivendo di persona alcune delle caratteristiche proprie dei crepuscolari. 
Non smise tuttavia di produrre e di scrivere, era molto meticoloso nelle sue annotazioni e critico nei suoi lavori che considerava non completi per cui sotto questo aspetto può essere considerato uno scrittore inedito perchè mai rappresentato.
Uscì dal guscio protettivo che si era creato dopo la seconda guerra mondiale riscuotendo successo e notorietà.

La parola è stata quindi ceduta al Dott. Renzo Vento che iniziando il suo intervento ha ringraziato la Dott.ssa Giacalone  per l'accoglienza che la Biblioteca ha concesso all'evento, la Dott.ssa Caterina Bulgarella, la Prof.ssa Melani, il Prof. Valenti ed i presenti. Egli si è intrattenuto soprattutto sulla biografia del Marrone per la quale ha fornito un valido aiuto il Dott. Rosario Salone. In particolare ha poi trattato sul dissesto economico, i cui motivi non sono mai stati chiariti, che colpì gli interessi della madre.
Le ricerche effettuate al fine di capire meglio personaggio Tito Marrone e la sua evoluzione artistica hanno messo in evidenza che Agostino Bulgarella, fratello della madre, aveva sposato una Genna appartenente ad una famiglia benestante. La figlia Angela a sua volta aveva sposato un membro della famiglia Hopps ed ancora a Mazara vive una Hopps avanti negli anni che ricorda e coltiva queste memorie e fra gli incartamenti del Marrone è stata ritrovata anche una lettera scritta da Giacomo Hopps a Tito Marrone nella quale lo appella come zio.
Altre difficili ricerche effettuate dal Prof. Vento hanno portato anche alla individuazione a Ferrara di una cappella morturia della Famiglia Ferrati in cui probabilmente riposano i resti di Anna Valle, fidanzata del Marrone, morta nel 1909 di tifo ad Albano Laziale dopo una sua venuta a Trapani.
Il Dott. Vento ha infine concluso che molto ancora c'è da scoprire su Tito Marrone e la documentazione donata al Comune di Trapani studiata ed approfondita darà senz'altro occasione di meglio valutare la sua personalità ed il suo valore nel campo della letteratura italiana.

E' intervenuta infine la Dott.ssa Margherita Giacalone, direttrice della Biblioteca Fardelliana, cui il Comune di Trapani ha dato in affido temporaneo per la sua custodia una parte della documentazione inedita lasciata dal Marrone alla sua morte.
Essa ha riferito che il Fondo pervenuto si presentava non in ottimo stato e la documentazione contenuta era disposta disordinatamente.
Pertanto dal suo arrivo è stato messo in atto un lavoro di classificazione su quattro direttrici:
- critica letteraria
- produzione poetica
- produzione teatrale
- corrispondenza.
Da un primo esame già effettuato risulta un contenuto non indifferente relazionato alla produzione poetica in cui si contano molti inediti ,mentre per quanto riguarda la produzione teatrale si sono trovati numerosi spunti, tracce e schemi riguardanti atti unici e drammi che probabilmente sarebbero stati sviluppati dall'autore successivamente.
Ha quindi concluso dicendo che in ogni caso su quanto pervenuto sarà necessario effettuare uno studio accurato ed approfondito per rendere al poeta trapanese il merito che gli è dovuto.

Completati gli interventi previsti dal programma, l'evento è stato chiuso dagli allievi dell'Istituto di Istruzione Superiore Liceo Scientifico '' V. Fardella '' - Liceo Classico '' L. Ximenes '', che, coordinati dalla Prof.ssa Francesca Fiorino, hanno voluto rendere omaggio al loro illustre predecessore, anche lui studente della stessa istituzione scolastica, realizzando un recital nel corso del quale hanno letto delle poesie del poeta che sono state inframmezzate anche dalla  esecuzione di alcuni brani musicali.
Si riportano i titoli delle poesie ed i nomi degli allievi che le hanno declamate ed i nomi degli esecutori dei brani musical.

I singoli blocchi di poesie sono stati presentati e commentati brevemente dalla allieva Eleonora Fontana.
- Mia nonna - Giacoma Aleci
- Erice - Marta Villani
- Una casetta - Dario Guzzardi
- Partenza - Martino Culisano
- Il viso - Alessia Morante
- L'albergo - Francesca Strazzera
- La nostalgia del mare - Elena Drago
- Le saline - Martina Agate
- Una vela - Francesca Strazzera
- Cantilene sul mare: Alessia Morante
- I molini - Elena Drago
- Il canto delle sirene - Francesca Strazzera, Dario Zardi, Martino Culisano, Elena Drago, Carlo Vultaggio.

Al pianoforte:
- Gaspare Toscano ha eseguito un brano di Bach ed un brano di Mozart
- Alessia Manuguerra ha eseguito un brano in do minore da lei composto ed un brano dalla colonna sonora del film '' Amelie ''.

 
A tutti, compresa la Prof.ssa Fiorino coordinatrice di questa parte dell'evento, sono andati gli applausi dei presenti per l'impegno e la intraprendenza manifestata.

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