2015 - 03 - 21: Dott. Rosario Lentini , Dott. Ninni Ravazza: Le tonnare e Nino Castiglione
Sabato 21 marzo 2015 alle ore 18.20nella sala delle riunioni dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 nell'ambito delle attività previste dal XXIX Corso di cultura per l'anno 2015 si è tenuto il tradizionale e settimanale incontro che ha visto la presenza in sala di un numeroso gruppo di soci e di simpatizzanti.
Relatori della serata il Dott. Rosario Lentini ed il Dott. Ninni Ravazza e graditi ospiti dell'Associazione anche il Signor Nino Castiglione Junior e consorte, nipote dell'imprenditore trapanese Nino Castiglione Senior cui è dedicata la serata e protagonista del libro scritto dal Dott. Ravazza e del quale il Dott. Lentini ha fatto la presentazione.
Il Prof. Valenti, Presidente del sodalizio, ha aperto i lavori porgendo ai presenti in sala i saluti ed i ringraziamenti dell'Associazione per la loro partecipazione all'evento ed ha ringraziato il Signor Castiglione e Signora per la loro presenza.
Ha quindi brevemente presentato sia il Dott. Lentini che il Dott. Ravazza, dicendo che per il tema della serata non potevano essere scelti relatori più idonei e ben assortiti fra di loro sia per aver più volte in passato partecipato agli incontri culturali dall'Associazione sia per la tematica della serata.
Al Dott. Lentini, che ha più volte illustrato temi relativi alle attività economiche del territorio trapanese, è stato affidato per l'occasione il compito di presentare il libro del Dott. Ravazza '' Le tonnare e Nino Castiglione '' in cui è stata ripercorsa dalle origini e fino alla sua dipartita l'attività e lo sviluppo della sua attività economica ed imprenditoriale che ha interessato ed interessa ancora oggi la città di Trapani sia per la pesca del tonno in passato sia per la sua trasformazione che continua fino ad oggi.
Il Dott. Ravazza, noto per la realizzazione di libri che evocano la pesca del tonno, le tonnare, i pescatori di corallo ecc. e sub impegnato direttamente ed in prima persona in queste attività, ha voluto invece, come nel suo libro, presentare l'imprenditore trapanese attraverso le notizie ricavate dalle interviste concesse sia da chi lo ha conosciuto e che con lui ha lavorato sia con i ricordi dei familiari che con lui hanno fortemente collaborato nello sviluppo della florida attività economica che oggi porta il suo nome.
La parola è quindi passata al Dott. Lentini.
Si riporta di seguito una breve sintesi liberamente tratta da quanto detto nel corso della prima parte della serata.
Il Dott. Lentini ha iniziato ringraziando l'Associazione per l'invito rivoltogli, i presenti in sala ed il Dott. Ravazza per la possibilità datagli di presentare il suo lavoro.
Il Dott. Ravazza non è solo giornalista, ma è da considerarsi narratore naviagato in quanto autore di diverse pubblicazioni che hanno il merito di evocare il mondo della pesca, dei tonni e delle tonnare, del corallo e dei suoi pescatori, visti non solo dall'esterno ma anche da quello al di sotto del livello del mare essendo anche un provetto subacqueo.
Il volume presentato, dedicato all'imprenditore Nino Castiglione Senior, non può essere considerato un racconto, nè romanzo, nè una biografia e nella sua stesura l'autore si è voluto ritagliare un ruolo marginale ma importante in quanto dalle testimonianze rese da chi lo ha conosciuto e lavorato per molto tempo con lui e dai familiari che con lui hanno lavorato alla realizzazione dell'azienda che oggi porta il suo nome ha saputo trarre quelle qualità e quelle caratteristiche che lo hanno contraddistinto nel corso della esistenza sia come uomo che come imprenditore anche talvolta lungimirante.
Nel libro ha quindi saputo bilanciare in un corretto equilibrio sia le testimonianze ricche di affetto, come quelle dei familiari, sia quelle di coloro che con lui hanno lavorato giornalmente a portata di gomito nell'espletamento delle proprie attività lavorative sulla base delle sue direttive. Ne è venuto fuori un personaggio molto variegato che risultava capace di essere, a seconda delle circostamze, mite ed aspro, burbero e paternalista, tradizionalista e futurista, lungimirante, capace di rischiare mettendo molto in gioco ma contemporaneamente non imprudente che sapeva utilizzare il lavoro come metro di valutazione degli uomini e dei risultati della sua attività dove la componente umana era considerata al pari del peso dei capitali impiegati nella edificazione della impresa costruita partendo praticamente dal nulla e improntata talvolta da notevoli innovazioni impensabili al tempo in cui furono introdotte nel processo produttivo.
Nato nel 1908, iniziò la sua attività lavorativa al fianco del padre, commerciante di pesce e nel 1933 fondò vicino al porto peschereccio di Trapani una piccola azienda per la conservazione sott’olio degli sgombri e delle acciughe.
Negli anni ’50, il Conservificio Castiglione iniziò a lavorare il tonno rosso del Mediterraneo, antica aspirazione del fondatore, e dopo anche quello pescato dai giapponesi e importato a Trapani congelato cosa che, a dir poco, fu considerata, a quel tempo, dai più un'idea piuttosto singolare ma poi dimostratasi, a lungo andare, vincente e redditizia.
La diminuzione del numero dei tonni catturati unita alla mancanza di una classe di imprenditori che nei due secoli precedenti avevano impiantato varie tonnare e che iniziarono a trascurare il settore e che non in grado di trovare valide contromisure diede l'inizio ad una situazione che nel giro di pochi anni ne avrebbe decretato la fine irreversibile. Negli anni ’70 solo cinque tonnare sopravvivevano ancora ma stentatamente.
E’ in tale situazione che nelle vicende delle tonnare del trapanese si innesta Nino Castiglione, personaggio emblematico ed appassionato del mare e della pesca del tonno, cui si deve il salvataggio dell'economia del settore che ancora oggi prosegue sotto la guida della Famiglia, del figlio Franco e dei componenti la 3^ generazione.
Già proprietario di una industria ittica, ma con la tonnara nel cuore, nel giugno 1973 insieme ad un commerciante di pesce palermitano, Antonino Cefalù, acquistò dalla società S.I.P. (proprietaria delle tonnare di San Giuliano e Bonagia) tutti i natanti già di proprietà delle società “Fenicia” (tredici) e “Serraino e C. tonnare riunite di San Giuliano Palazzo e San Cusumano” (otto) per la somma di quattro milioni e duecentomila lire e nel 1974 acquistarono anche i diritti di pesca “e di calar tonnare” nei mari di Bonagia e di San Giuliano per la somma di quindici milioni di lire dando luogo alla nascita della società “Tonnare di Bonagia e San Giuliano”.
Tre anni dopo nel 1977, Nino Castiglione, liquidando al socio la somma di 32 milioni di lire, diventò l'unico proprietario delle tonnare ed ampliò l'attività conserviera trasferendola nei locali dell’ex tonnara di San Cusumano.
Nacque così nell’asfittica economia provinciale del trapanese una florida industria a cui si deve la penetrazione del tonno rosso trapanese sul mercato giapponese, dove il prodotto viene consumato crudo con il nome di “sushi”.
Diventato proprietario delle due tonnare trapanesi più produttive, nel 1985 Nino Castiglione rientrò da proprietario anche nella più famosa tonnara del Mediterraneo, quella di Favignana, completando al contrario il cammino iniziato molti anni prima con la sua perdita da parte dei Florio travolti dal loro dissesto finanziario.
Nino Castiglione ebbe la capacità di riportarla agli antichi splendori e adottando nuovi criteri nel suo posizionamento in mare discussi e realizzati anche con il rais Mommo Solina ed i tonnaroti la rese di nuovo produttiva arrivando a catturare una media di 1.500 tonni a stagione.
Era un uomo legato al passato ma proteso continuamente verso il futuro che se pur stravedeva per la pesca del tonno restava sempre a terra da dove vedeva partire e ritornare le barche che andavano nella zona in cui era calata la tonnara.
E' indubbio anche che la sua fortuna oltre che alla sua mentalità imprenditoriale sempre volta al futuro fu favorita anche dalla grande disponibilità economica su cui poteva contare ed a cui poteva attingere che gli istituti di credito del tempo erano disposti ad elargire.
Oggi le tonnare trapanesi non ci sono più, se ne trova ancora qualcuna lungo le coste della Sardegna, non c'è più nemmeno Nino Castiglione Senior deceduto nel 1986 con ancora tante idee in testa da realizzare, ma esiste e prospera la “Nino Castiglione srl.”, che impiega stabilmente un nutrito gruppo di operai, produce, sotto vari marchi, ed esporta tonno in scatola in tutta Italia e tonno fresco in Giappone e possiede una piccola flotta da pesca mediterranea.
Prima di concludere, il Dott. Lentini ha voluto sottolineare come l'impresa fondata nel 1933 e via via progredita espandendosi proficuamente ha sempre avuto una amministrazione di tipo familiare elemento questo fondamentale nella sua espansione continua e che non ha subito fino ad oggi nessun frazionamento restando conservando così una struttura integra anche se ha raggiunto dimensioni e notorietà non solo nazionale ma anche internazionale con le sue linee di produzione recentemente ampliate nei nuovi locali nonchè ammordenate e diversificate con nuovi prodotti.
Ha quindi concluso la sua esposizione dicendo che quanto scritto dal Dott. Ravazza è apprezzabile in quanto ha avuto il coraggio di scrivere dell'attuale e la capacità di ricavare da quanto gli è stato riferito nelle varie interviste qualcosa che probabilmente era stato dimenticato e che è stato quindi riportato alla luce per essere ancora ricordato.
Il Prof. Valenti dopo aver ringraziato il Dott. Lentini, ha dato la parola al Dott. Ravazza.
Aprendo il suo intervento l'oratore ha ringraziato l'Associazione per l'invito ricevuto, il Dott. lentini per quanto detto nel suo intervento e la Famiglia Castiglione presente nella persona di Nino Junior per avergli non solo dato l'input per la stesura del libro ma anche per aver contribuito economicamente alla sua pubblicazione.
Ha voluto quindi ricordare come da giovane sub ha avuto la possibilità di collaborare con Nino Castiglione e il rais Solina nel lavoro di sorveglianza delle reti delle tonnare che una volta veniva essenzialmente seguita tramite l'uso dello specchio essendo la profondità non molto elevata e le acque molto chiare essendo sotto costa. L'aumento della profondità di posa delle reti unita alla minore trasparenza dell'acqua rese necessario ed indispensabile la sorveglianza con i sub non solo per evitare la fuga dei tonni dagli eventuali squarci che si potevano creare in esse ma anche per una più corretta quantificazione dei tonni presenti nelle varie camere della tonnara.
Ha riferito ancora come grazie alla conoscenza di queste notizie era talvolta il punto di contatto e di mediazione fra i desideri e le necessità del Castiglione imprenditore ed il rais Solina profondo conoscitore ed approfondito esperto delle tecnica di pesca del tonno con le reti su cui gravava la responsabiità di dare o meno il via all'inizio della mattanza e per terminare si è dichiarato felice di averlo conosciuto e collaborato nella realizzazione dei suoi sogni.
Infine è passato ad illustrare i passi più salienti del suo lavoro proiettando una serie di diapositive che messe gentilmente a disposizione di seguito ed integralmente si riportano.
Chiusa la relazione del Dott. Ravazza, il Prof. Valenti ha invitato al tavolo degli oratori il Signor Castiglione perchè potesse riferire qualcosa in più sulle attività svolte e portate avanti dall'azienda fondata dal nonno.
Il Signor Castiglione dopo aver ringraziato, anche a nome della Famiglia, l'Associazione, il Prof. Valenti, il Dott. Lentini e il Dott. Ravazza ed i presenti per aver trattato ed ascoltato un tema a lui molto caro ha voluto ricordare che nella gestione dell'azieda di famiglia opera già la 3^ generazione.
Tutti giornalmente partecipano ed esplicano un proprio ruolo ben definito che ispirato ai principi messi in atto e sviluppati dal nonno fondatore non possono non tener conto dell'attuale tecnologia e delle innovazioni che sono state apportate nella realizzazione dei nuovi opifici di recente realizzati in Contrada S. Giuliano.
Ha voluto inoltre ricordare come nel 2013 l'azienda ha festeggiato l'80^ della ricorrenza della sua fondazione in occasione della quale sulla facciata ovest della Tonnara di Bonagia è stata posta una lapide in marmo a ricordo dell'attività svolta dal fondatore.
In conclusione del suo breve intervento ha espresso anche il piacere di invitare i soci dell'Associazione perchè possano effettuare in un giorno da concordare una visita allo stabilimento per rendersi conto dei processi e delle tecniche adoperate nella trasformazione del pescato.
E' seguito quindi un dibattito nel corso del quale si sono avuti vari interventi da parte dei presenti in sala che hanno posto domande, chiesto precisazioni ai relatori ed al Signor Castiglione ed ai quali sono state fornite risposte soddisfacenti ed esaurienti.
Chiuso il dibattito il Prof. Valenti a nome dell'Associazione ed a ricordo della serata ha offerto:
- al Signor Castiglione un piatto in ceramica di Burgio sponsorizzato dalla Ditta Bono Antiquariato di Trapani
- al Dott. Lentini ed al Dott. Ravazza il libro '' Storia di Trapani '' di S. Costanza.
La serata si è chiusa con l'arrivederci a sabato 28 marzo 2015 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro previsto dal programma delle attività del XXIX Corso di cultura relativo all'anno 2015.