2015 - 11 - 11: Prof. Renato Lo Schiavo: Scorribande all'Archivio di Stato di Trapani - San Martino, vinu novu e viscotta



















Martedì 11 novembre 2015 alle ore 18.00 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trpanese sita in Trapani via Vespri 32 ed in coincidenza con la tradizionale ricorrenza di S. Martino, con la partecipazione di un numeroso gruppo di soci si è tenuto l'incontro previsto dal calendario delle attività per il XXIX Corso di cultura.


Ospite della serata il Prof. Renato Lo Schiavo che molto noto ai soci è stato ricevuto dal Presidente e dai presenti con cordialità e simpatia.


















Aperti i lavori, il Prof. Valenti dopo una breve presentazione dell'oratore gli ha ceduto la parola.


Il Prof. Lo Schiavo dopo aver ringraziato per l'invito che ancora una volta l'Associazione gli ha rivoltoi e che ha sempre di buon grado accettato esprime il piacere con cui ogni anno non manca all'ormai tradizionale appuntamento e quindi è entrato a trattare il tema della serata.

Si riporta di seguito una sintesi liberamente tratta da quanto esposto nel corso della serata.

Oggetto della sua disquisizione sono state alcune sentenze emesse dalla Gran Corte Criminale di Trapani nel 1839  quando presidente della stessa era Pietro Carati Ulloa, successivamente anche Procuratore del re, che fra l'altro fu anche l'autore di una relazione ritrovata nel 1950 in cui trattava delle presenza sul territorio di associazioni segrete considerate come antesignane della nascita della mafia.

Le sentenze sono state ricavate dal relatore da una ricerca fatta nell'Archivio di Stato e da quanto in esse riportato ed in merito ai fatti cui afferivano avvenuti in vari città del territorio trapanese, lo stesso ha ricavato alcune riflessioni e considerazioni che mostrano come nella società del tempo veniva considerata la gravità di alcuni reati rispetto ad altri.

In sintesi, da quantio riportato in relazione ai fatti delittuosi considerati, è emerso che anche a quel tempo talvolta risultava difficile avere giustizia, che numerosi erano gli atti di stupro o di tentato stupro denunciati all'autorità e che tale atto delittuoso essendo a quel tempo considerato come reato contro la morale e non contro la persona come oggi avviene era dalla legge valutato meno grave del porto abusivo di arma vietata.

Caratteristiche la forma, i dettagli, la cura e la minuzia delle descrizioni dei fatti che l'oratore ha trovato nei verbali ritrovati all'Archivio di Stato nei vari casi considerati che vanno dakl tentato stupro, all'omicidio volontario in seguito ad un regolamento di conti con il coltello tipo cavalleria rusticana, al rapporto fatto dea una guardia urbana del tempo alla propria intendenza per una presa in giro o per il profferimento di epiteti offensivi contro le persona  che le classificavano come prostitute e cornuti, che dalla corte erano tuttavia considerate espressioni vaghe ed indeterminate come dagli atti si evinceva, dette in seguito ad un banale diverbio in seguito agli effetti nocivi prodotti dal fumo uscente da una cucina in cui si dstava preparando il pasto.

Cose di allora che anche oggi si verificano perchè in fondo in fondo il mondo e le persone non sono di molto cambiate anche se il progresso ha cvompiuto in certi campi passi da gigante.

La conclusione della relazione è stata seguita da una discussione che ha visto la partecipazione di molti dei presenti in sala ed al suo termine a ricordo della serata il Prof. Valenti ha offerto all'oratore il libro '' Storia di Trapani '' di S. Costanza.

Ricorrendo inoltre la festività di S. Martino la serata è proseguita con il tradizionale consumo dei '' mufuletti '' variamente imbottiti a seconda dei gusti dei presenti con olio nuovo, acciughe, pomidoro, formaggio, ecc. cui è ancora seguita la classica inzuppata nel vino dolce e la degustazione dei biscotti anche loro caratteristici per la ricorrenza.

Si riportano di seguito alcune foto scattate nella seconda parte della serata. 

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