2017 - 03 - 18: Prof. Salvatore Valenti - Etno-antropologia ed altari di S.Giuseppe
Sabato 18 marzo 2017 alle ore 18.30 nella sala delle riunioni dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 come previsto dalla programmazione delle attività dal XXXI Corso di cultura per l'anno 2017 un numeroso gruppo di soci e di simpatizzanti si sono ritrovati per prendere parte all'incontro in programma.
Relatore della serata avrebbe dovuto essere il Prof. Gaspare Li Causi che per motivi di salute non ha potuto essere presente. L'incontro è stato spostato quindi a data da destinarsi.
Sostituendolo, ha perciò relazionato il Prof. Salvatore Valenti, Presidente del sodalizio, che in coincidenza della prossima festività di S. Giuseppe e dell'escursione a Poggioreale previste per il giorno dopo ha trattato un tema attinente agli eventi dal titolo'' Etnoantropologia e gli altari di S. Giuseppe ''.
Prima di iniziare la sua relazione ha voluto ricordare ai soci, invitandoli a parteciparvi, i seguenti eventi:
- venerdì 24 marzo p.v. alle ore 17.00 promosso da '' The International Association of Lions Clubs '' e dal comitato '' Alzheimer: conoscerla per saperla affrontare '' presso il Seminario vescovile - Via Cosenza - Casa santa ( Erice ) un incontro sul tema ''Malattia di Alzheimer: '' viri chi tiatru ''- Attività creative di sostegno per pazienti e familiari ''
- giovedì 13 aprile p.v. alle ore 19.00 promosso in compartecipazione dal Rotary Club Trapani - Birgi - Mozia e dall'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese nella sede di quest'ultima, via Vespri 32 , un incontro sul tema '' Tesori dei misteri - Restauri e ricordi '' ncon relazione tenuta dal Signor Platimiro Fiorenza
- venerdì 24 marzo p.v. alle ore 17.00 in prima convocazione e sabato 25 marzo in seconda convocazione nei locali dell'Associzione l'Assemblea ordinaria dei soci
- la partenza per l'escursione a Poggioreale '' Cene di S. Giuseppe '' fissata per le ore 08.00 da Piazza Vittorio Emanuele.
Infine dopo aver rivolto gli auguri di buon onomastico ai Giuseppe ed alle Giuseppine presenti in sala, ha iniziato a trattare il tema della serata nel corso della quale sono state proiettate numerose diapositive, gentilmente rese disponibili per essere inserite nel sito dell'Associazione, relative anche ad una sua esperienza personale attuata nella frazione di Dattilo.
Negli altari e nell'invito di S. Giuseppe elemento fondamentale e principale è sempre il pane ed il frumento.
Gli antichi Greci onoravano Demetra come dea delle messi. Ad essa era dedicato ad Enna un tempio in quanto in quei tempi notevole centro di produzione di frumento; i Romani con lo stesso titolo onoravano invece Cerere.
A Demetra era poi collegato il ratto della figlia Kore da parte di Plutone ed il patto che la stessa vivesse con il marito sei mesi nell'Ade ( autunno ed inverno ) e con la madre sei mesi sulla terra ( primavera ed estate ). Al ritorno di Kore ( Proserpina ) sulla terra veniva poi attribuito il risveglio della natura e da ciò derivò in tempi più recenti anche '' La Festa del mandorlo in fiore '' di Agrigento.
Il pane tuttavia rientra anche nei riti della liturgia cattolica ( l'ultima cena, le particole della comunione ) ed è il protagonista principale di alcune feste locali come quella di S. Biagio Platani dove nel periodo della Pasqua una via della città viene addobbata con archi composti da forme di pane e quella di S. Calogero ad Agrigento nel mese di luglio dove mentre il santo attraversa le vie della città al suo passaggio vengono gettati dai balconi piccole forme di pane e non fiori.
Ritornando a S. Giuseppe ritenuto il protettore delle donne nubili, dei poveri e degli orfani, in suo onore il 19 marzo di ogni anno in diverse località si svolge il cosiddetto '' Invito a S. Giuseppe ed alla Sacra famiglia '' nonchè la tradizionale produzione dei pani allo stesso dedicati.
L'invito si può far risalire all'antica tradizione nella quale i proprietari dei terreni, per propiziarsi un buon raccolto e quindi in definitiva una buona rendita, invitavano i loro braccianti agricoli ad una festa nel corso della quale non solo offrivano loro il pranzo ma anche donavano loro generi di prima necessità.
Poggioreale, ma ciò avviene anche per vari paesi dell Valle del Belice, si distingue ed è famosa per gli '' Scartucciati '' costituiti da una sfoglia di pasta ricoperta da fichi secchi cotti ed opportunamente lavorati e da un'altra sfoglia che ricopre il tutto che successivamente viene intarsiata finemente con un coltellino in varie forme ognuna delle quali ha un proprio ed intrinseco significato. Si creano così delle vere e proprie opere d'arte che sembrano dei merletti finemente ricamati con i quali si ornano ed addobbano gli altari di S. Giuseppe realizzati presso le varie famiglie del luogo.
L'invito di S. Giuseppe che una volta veniva rivolto ad una famiglia meno ambiente della zona oggi si è trasformato in una raccolta di generi alimentari di prima necessità portati dai visitatori agli altari realizzati in una stanza della casa da varie famiglie e successivamente distribuiti ai nuclei familiari che più ne hanno di bisogno. L'invito che prendeva spunto da una grazia ricevuta, da un voto fatto o da una promessa era un atto essenzialmente devozionale con il quale si intendeva dividere il proprio benessere con una famiglia che ne aveva di bisogno.
Il Prof. Valenti è quindi passato ad esporre la propria esperienza vissuta a Dattilo relativamente al tema trattato. Mediante la proiezione di molte diapositive dallo stesso realizzate ha fatto rivivere ai presenti tutte le varie fasi e le particolarità cerimoniali di quell'avvenimento che, partendo dall'istituzione scolastica, ha avuto il merito di interessare, di far partecipare e coinvolgere in quella attività tutte le varie componenti di quella cittadina e soprattutto di riesumare, rinverdire e mantenere viva una tradizione che con il passare del tempo tendeva ad essere irremediabilmente perduta e dimenticata.
Al termine della relazione ha fatto seguito un dibattito con la prtecipazione di molti dei presenti che talvolta hanno, anche con i loro ricordi, apportato altri preziosi contributi.
Al suo termine, prima dei saluti di arrivederci, il Prof. Valenti ha ricordato ai presenti che alle ore 17.00 è stata già prevista nei locali del sodalizio in seconda convocazione l'Assemblea ordinaria dei soci cui avrebbe fatto poi seguito alle ore 18.00 l'incontro predisposto dal calendaio delle attività relativo all'anno sociale 2017, XXXI Corso di cultura.