2017 - 05 - 20: Prof. Salvatore Costanza: Dalla Costituzione repubblicana all'Autonomia regionale
Sabato 20 maggio 2017 alle ore 18.15 nella sala delle conferenze dell'Associazione per la Tutela delle Tradizion Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 si è tenuto il settimanale incontro previsto dal programma delle attività per l'anno 2017, XXXI Corso di cultura.
Il relatore della serata, Prof. Salvatore Costanza, Presidente onorario del sodalizio, che ha seguito l'Associazione dalla sua fondazione ad oggi, è stato accolto dal Presidente, Prof. Salvatore Valenti e dai presenti ai quali è ben noto avendo annualmente partecipato alle sue attività culturali.
Pertanto, aperti i lavori della serata, il Prof. Valenti gli ha ceduto la parola.
Si riporta di seguito una sintesi liberamentetratta da quano riferito nelcorso dell'incontro.
Il Prof. Costanza ha esordito riferendo che la costituzione della Regione siciliana, da cui è poi scaturrita l'Autonomia Siciliana, di cui ricorre il 70° anniversario, fu approvata, per vari motivi, non ultimo la presenza e la spinta di un movimento indipendentista e separatista che poteva già fin dall'inizio minare l'unitarietà dell'Italia, prima di quella nazionale del 1948.
Ha quindi brevemente ricordato le speranze e le prospettive che in Sicilia animavano le aspettative e quanto venne fatto in quel periodo ( i movimenti dei contadini per la riforma agraria che fu poi realizzata dal governo italiano nel 1950, la necessità di creare una base economica e finanziaria con cui incentivare le varie attività, la problematica industriale che poteva essere adeguatamente supportata dalla allora recente scoperta dei giacimenti petroliferi, ecc. ).
Si è poi particolarmente intrattenuto sulle vicende che da sempre in Sicila hanno contraddistinto il problema agrario ed i vari movimenti contadini ad iniziare dal 1820 con i Borboni che però alla fine finirono per favorire gli speculatori e quindi creare un nuovo ed agiato ceto agrario.
Si ebbero quindi violente reazioni nei confronti sia delle autorità costituite che contro i proprietari che furono però represse.
Lo sbarco di Garibaldi in Sicilia e la sua azione contro i Borboni crearono nei contadini nuove aspettative di maggior giustizia sociale e di una adeguata distribuzione della terra per cui lo stesso fu appoggiato nel suo operato con il risultato che anche questa volta nulla cambiò rispetto a prima dopo l'annessione del regno delle due sicilie allo stato piemontese. Anche questa volta ci furono sommosse che finirono con l'essere represse nel sangue.
Il Prof. Costanza ha quindi proseguito nella sua esposizione accennando a quanto successo nel campo agragrio dopo la presa di Roma, ai Fasci siciliani finiti miseramente, ed infine a quanto avvenuto negli anni 40, con la riforma agraria del 1950 che però non ebbe miglior fortuna in quanto i proprietari scorporarono le terre migliori rendendo disponibili solamente quelle meno fruttifere.
In Sicilia a tale scopo fu creato anche un ente apposito l'ERAS che ben pochi risultati riuscì a conseguire, anche perchè nel frattempo ebbe inizio il graduale trasferimento delle popolazioni dalla campagna alla città che unito ad una elevata speculazione edilizia ebbe in talune località come a Palermo e la famosa Conca d'oro come effetto la distruzione di gran parte dei frutteti vanto di quella parte della Sicilia.
Ha infine concluso la sua esposizione dicendo che, nonostante le opportunità e le speranze che l'Autonomia Siciiana portava in seno, oggi essa altro non è che uno scheletro intessuto di clientelismi, di burocrazia, che di fatto non ha sempre rapporti con la realtà del paese anche perchè l'indirizzo politico al suo interno è stato subordinato non non alle reali necessità della Sicilia ma a quanto veniva di volta in volta stabilito dai partiti in campo nazionale.
Si è pertanto verificata una complessità di fenomeni, e la storia ed i fatti lo hanno dimostrato chiaramente, che a differenza di quanto avvenuto in altre regioni autonome che sono riuscite a prosperare e a decollare economicamente, per cui tutte le speranze e le promesse che erano connesse all'autonomia non solo non sono riuscite a decollare, ma in relazione anche a quanto attualmente avvieve, non decolleranno mai.
Alla conclusione della relazione ha fatto quindi seguito un interessante dibattito che ha visto la partecipazione interessata di molti dei presenti ai quali il Prof. Costanza ha fornito ulteriori chiarimenti e precisazioni.
Prima dei saluti di arrivederci a sabato 20 maggio 2017 alle ore 18.00 nei locali dell'Associazione per il prossimo incontro previsto dal programma delle attività del XXXI Corso di cultura per l'anno 2017, il Presidente, a nome dell'Associazione ed a ricordo dell'evento, ha donato al relatore un piatto in ceramica di Burgio.